Source: MoA
Tanto rumore per nulla. Dopo quasi
tre anni, un'analisi con termocamera
e tre con georadar, tre squadre di
tecnici impiegate, sembrerebbe
che la tesi di Nicholas Reeves
sia da rigettare definitivamente:
non esiste alcuna stanza nascosta
nella tomba di Tutankhamon!
La notizia è stata annunciata
oggi da Mostafa Waziry,
segretario generale del Supreme
Council of Antiquities,
durante la 4a
Tutankhamun
International Conference
presso il Grand Egyptian
Museum. A mettere una pietra
tombale (mai definizione
fu più azzeccata) sulla
querelle è stato Franco Porcelli,
docente di Fisica presso il
Politecnico di Torino e direttore
della missione italiana a cui
è stata affidata l'ultima
prospezione nella camera
funeraria della KV62.
Gli esami erano stati effettuati
dal 31 gennaio al 6 febbraio del
2017 e ci è voluto un anno per
elaborare i dati che sono stati
consegnati al Ministero delle
Antichità lo scorso febbraio dal
team del Politecnico in
collaborazione con l'Università
di Torino, 3DGeoimaging
di Torino, Geostudi Astier
di Livorno,
l’azienda inglese Terravision e,
per la consulenza egittologica,
il Centro Archeologico Italiano
al Cairo (Istituto Italiano di Cultura).
In contrapposizione con i risultati
delle analisi precedenti
del giapponese Hirokatsu Watanabe
e della National Geographic, la
relazione indicherebbe la
non discontinuità tra roccia
naturale e mattoni nelle pareti
nord e ovest della camera
funeraria e, dato ancor più
importante, l'assoluta mancanza
di prove che attestino vuoti celati.
Quindi, nonostante le grandi
aspettative fomentate dalla
precedente direzione del Ministero
delle Antichità, al 99% non ci
sarebbero né stanze segrete
né corridoi bloccati verso
tombe riutilizzate.