La Destra

Sabato 14 Febbraio 2009, la DESTRA tigullio sarà a Rapallo in via Mameli con un Gazebo dalle ore 15,00.

I punti d’onore per i quali combattiamo

Per l’Europa:  

Contro la globalizzazione dell’economia.

Per la sovranità del popolo con diritto di scelta dei propri governanti:

per un mantenimento delle preferenze elettorali.

Per la sicurezza:

No all’immigrazione clandestina.

Immediato reimpatrio di ogni clandestino.

Per poter uscire di casa sani e salvi e farvi ritorno allo stesso modo.

Per una certezza della pena per coloro che delinquono

Per il sociale:

Contro la burocrazia e le tasse eccessive.

Una maggiore sicurezza sul lavoro e un lavoro sicuro.

Aiuti alle famiglie e agli anziani e un “mutuo sociale”.

Per la capacità, la competenza e il merito.

Per una concreta riforma istituzionale:

Repubblica Presidenziale, abolizione di una delle due camere, eliminazione degli enti inutili.

Il movimento politico La Destra terrà una manifestazione Sabato 24 gennaio 2009 a Napoli con tema  CONTRO MAFIE E CASTE.

Rivolto contro tutta la classe politica italiana che non risolve le problematiche del proprio popolo.

Contro le politiche d'arrichimento di alcuni soggetti a discapito dell'intera popolazione

A favore del blocco dell'immigrazione.

A favore della certezza della pena per i criminali.

Praticamente a favore di una società che non esiste ma che è possibile creare volendo!!!!

Vincere

Eppure la guerra è finita nel 45 ma ancora oggi devo leggere sui giornali che il fascismo è stato un male per il paese che il giusto era colui che combatteva il fascismo.

E chi dichiara questo non troppi anni fa salutava i suoi chiamandoli camerati ed alzando il braccio destro a modo di saluto romano.

Ma la coerenza ?

Io non sono mai stato per gesti che non mi appartengono quale saluto romano od altro, ma leggere quel che leggo è ridicolo.

E' un insulto all'intelligenza seppur latente dell'italiano medio.

Comprendo inoltre che il sistema a cascata attuato nel dopoguerra dalla democrazia cristiana sia ormai giunto e si sia radicato anche nei ranghi più bassi del sistema, ma a tutto vi è un limite.

E nessuno e dice nulla? Tutti ad applaudire su delle parole vuote che non cambiano nulla, che non tolgono la fame, che non aumentano il lavoro, che non migliorano la condiz
Sono letteralmente INCAZZATO non tanto per i contenuti di dette dichiarazioni ma per tutta l'ipocrisia che le circonda


Essere di destra nel 2008 è essere una persona sincera che crede in ciò che afferma e che prima di parlare, PENSA, in modo da evitare di rimangiare le parole dette.

In italia occorrerebbe una rivoluzione culturale un innalzamento a valori ormai perduti, è normale nel nostro tempo vedere cardinali scortati, uomini politici scortati eppure i primi sono ""gli apostoli"" del signore e non dovrebbero temere di morire, i secondi sono gli uomini del popolo in teoria eletti dal popolo ma forse hanno timore che il popolo un poco si incazzi. 
 
Rivedo nella italia attuale la stessa situazione che vi era durante la destra storica anche se non credo che vi sarà come allora una rivoluzione parlamentare visto che tutti hanno interessi personali e del sociale poco importa a chiunque.

La nostra classe politica è così piacevolemente moderata e pronta a strumentalizzare qualsiasi caso/cosa che accade per trarre un vantaggio senza neppure conoscere a fondo l'accaduto.

Fanno più schifo che spavento

Vincere

Proviamo a domandarci quali siano le priorità della nostra vita, oggi, nell´estate del 2008.

Probabilmente molti tra noi risponderanno con parole tutt´altro che vane, come Sicurezza, Famiglia, riconoscimento dei propri meriti, Onestà e altri valori che appartengono all´essere umano in quanto tale.

Altri potranno aggiungere, ricordando ciò che ci è stato insegnato dai nostri genitori e a scuola, il "Buon Senso", quel "buon senso" che non a caso viene attribuito come dote massima  proprio al "buon padre di famiglia".

Ora chiediamoci, anzi chiedetevi voi che leggete:

Perché oggi nei primi anni del Nuovo Millennio, intorno a noi vediamo diffuse ovunque le rovine create dal malcostume, dall´odio, dalla  violenza e dal nichilismo?

Ovunque si guardi incombono gli stupri impuniti, le ruberie approvate,  il vandalismo accettato insieme con un paradossale senso di disinteresse, di inutilità e di indifferenza.
La società attuale è stata lanciata in una folle corsa all´autodistruzione, facendo credere a tutti di essere su una splendida giostra.

Chiediamoci:

Questa è la vita, la società che desideriamo per noi e per i nostri figli?

Il primo bene di ogni società è l´individuo, l´uomo libero d’ottenere il meglio dal proprio destino per sé e i propri cari, una società e dunque una patria che aiuti a conseguire il benessere decoroso dei suoi cittadini e delle loro famiglie.

Utopie diranno alcuni.

No. Noi che viviamo oggi non lo crediamo e non lo vogliamo credere.

Il fallimento e poi la scomparsa dei grandi totalitarismi lo dimostrano ed oggi ci porta alla strenua difesa di quei principi primi ai quali fa appunto riferimento "il buon padre di famiglia".

Non più quindi le vecchie categorie, ormai tutte defunte, del Fascismo e del Comunismo.

Non più la dittatura selvaggia dell´uomo sull´uomo, del proletariato affamato e affamatore.

Esse sono tutte morte.

Noi vivi del ventunesimo secolo invece ci rivolgiamo ai vivi del nostro stesso tempo per ottenere delle risposte.

Prendiamo  piena coscienza  che se tenete ai valori fondamentali della vostra famiglia sana e  onesta, all´etica del vostro rispettato lavoro, della civiltà europea ed occidentale e di molto altro ancora, allora vediamo il mondo con la stessa ottica.

Oggi quello che viene proposto dai media privati o pseudopubblici, è lo sfrenato liberismo economico, il disinteresse per l´individuo, l´arroganza del potere e la mancanza totale di etica.
Tutto questo è un ulteriore inganno nei confronti nostri "popolo sovrano", delle nostre famiglie e dei nostri figli ai quali spetta un  futuro migliore di quello che è stato lasciato a noi.

E’ necessario agire per un domani di sicurezza e di libertà, per il rispetto delle identità e non per la perdita delle caratteristiche di ciascuno di noi. Impariamo a rispettarci nelle diversità, senza finti soprusi che vanno a giustificare una perdita d’appartenenza alle proprie tradizioni.

Perché ognuno abbia secondo i propri meriti, perché la vita venga difesa in ogni sua manifestazione, perché ci sia un lavoro dignitoso e giustamente retribuito, perché la salute sia un bene al quale nessuno debba mai rinunciare.

Cerchiamo quindi di realizzare tutto ciò adesso, con il contributo e la partecipazione libera e volontaria di tutti coloro che sono dotati di "buon senso" e di "buona volontà", operando per il bene comune, impedendo l´odio, la violenza e la sopraffazione.

Ecco per cosa ci battiamo e continueremo a batterci sempre.