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SOCIALMILANO
IL PORTALE DELLE INIZIATIVE SOCIALI NELLA TUA ZONA
ACCADE IN UN CONDOMINIO DELLA ZONA TRE Milano
RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO
«Con il PG5934/2014 COMUNE DI MILANO Sportello Unico SI ORDINA DI SOSPENDERE LE OPERE IN CORSO E DI TENERLE SOSPESE FINO ALLA REGOLARIZZAZIONE DEL PROGETTO ED AL RICEVIMENTO DEL PROVVEDIMENTO DI REVOCA.
PER SAPERNE DI PIU’,CLICCA QUI
CENTRI SOCIO RICREATIVI CULTURALI
Tra le molte iniziative messe in campo dal Comune a favore dei tanti anziani che vivono in città, non potevano mancare momenti da dedicare allo svago, al relax, al benessere e alla cura della propria persona
I Centri Socio-Ricreativi sono aperti a tutti i cittadini che hanno compiuto i 55 anni di età.
Per frequentarli basta sottoscrivere l'iscrizione annuale, che costa € 10,00 e dà diritto a partecipare alle attività organizzate anche tutti i giorni.
Vai alle SEDI
Referendum Radicali: gli ultimi tavoli milanesi
Leonardo Donofrio, Presidente Associazione Istruzione Unita Scuola e portavove del Comitato over 70, oggi 21 settembre 2013 a Piazza San Babila ha firmato tutti i 12 referendum radicali
ALLARME DEL SINDACATOPENSIONATI I.U.S
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Incostituzionalità del lavoro gratuito su Anziani in Movimento
Leggi UFFICIO VERTENZE COMITATO ANZIANI IN PIAZZA
info anzianiinpiazza@libero.it TEL. + 393466872531
«Non esiste una forma di lavoro che possa essere compiuta senza compenso. La linea di demarcazione fra lavoro e volontariato esiste: si chiama denaro»
Cresce la tendenza nelle aziende pubbliche a chiedere servizi e prestazioni lavorative a titolo gratuito o simbolico rivolgendosi a geometri, architetti, sviluppatori informatici, ingegneri. Incarichi per i quali il professionista non potrà pretendere alcunché a titolo di compenso o rimborso.
Ebbene, se da un lato questi presunti annunci di lavoro – di enti pubblici, università, Comuni e così via – offrono incarichi per i quali non è previsto un compenso, dall’altro è bene ricordare che l’articolo 36 della Costituzione impone una retribuzione proporzionata per ogni prestazione lavorativa resa.
Facciamo dunque chiarezza, per chi si affaccia al mondo del lavoro e si trova a dover decidere se farlo davvero in forma gratuita.
Lavoro vs. volontariato
Non esiste una forma di lavoro che possa essere compiuta senza compenso. La linea di demarcazione fra lavoro e volontariato esiste: si chiama denaro. Il lavoratore svolge una prestazione professionale dietro compenso, ha un contratto di subordinazione o di collaborazione col datore di lavoro e una retribuzione ben definita; il volontario presta la propria opera gratuitamente, come impegno più o meno civico.
Nulla vieta ad un professionista di svolgere la propria attività a titolo volontario, ma la legge sul volontariato del 1991 chiarisce che l’organizzazione per cui si svolge volontariato deve essere senza fini di lucro: «per attività di volontariato deve intendersi quella prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, tramite l’organizzazione di cui il volontario fa parte, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente per fini di solidarietà».
«L’attività del volontariato non può essere retribuita in alcun modo [...] possono essere soltanto rimborsate dall’organizzazione di appartenenza le spese effettivamente sostenute per l’attività prestata».
=>Leggi di più sulle aziende No profit
Insomma se la realtà per cui si presta la professionalità è lucrativa, allora si ha diritto ad una retribuzione. Anche gli enti Pubblici sono tenuti al pagamento delle prestazioni lavorative senza eccezioni.
Eventuali zone d’ombra sono rappresentate dalle associazioni non profit, che svolgono attività produttive, spesso su commissione di enti pubblici che non hanno fondi e alla fine utilizzano i contratti di stage per usufruire di prestazioni professionali senza pagarle. Ma lo stage ha la finalità di formare un giovane, e non deve essere confuso con un’attività professionale senior. Tra l’altro è improprio per una no profit prestare lavoro per un ente pubblico.
=>Approfondisci: Stage e Tirocini, compenso e requisiti 2013
Su questi temi la Cassazione è intervenuta stabilendo che “ogni attività lavorativa è presunta a titolo oneroso salvo che si dimostri la sussistenza di una finalità di solidarietà in luogo di quella lucrativa e fermo restando che la valutazione al riguardo compiuta dal giudice del merito è incensurabile in sede di legittimità se immune da errori di diritto e da vizi logici.” (sentenza 26.01.2009 n° 1833). Anche in questo caso la differenza la fa il fine: solidale piuttosto che lucrativo. La cassazione ha dato ragione a chi chiedeva il compenso proprio perché l’onerosità è la regola, mentre la gratuità rappresenta l’eccezione
Fonte PMI
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RASSEGNA STAMPA DAL 19 NOVEMBRE 2014
RASSEGNA STAMPA DAL 19 novembre 2014 Finalmente la rassegna stampa di tutti i quotidiani italiani! Le prime pagine di tutti i giornali italiani in un'unica finestra, tutta l'informazione da tutti i punti di vista. Utilizza il menu in alto per muoverti tra le varie testate giornalistiche italiane e scopri le notizie di oggi. Dai uno sguardo a tutta l'informazione italiana in un click! Da questo sito potrai ogni giorno vedere le notizie dei principali quotidiani. Non perdere tempo a digitare mille indirizzi, segui quotidianamente la nostra rassegna stampa. Utilizza il menu per muoverti fra le varie testate. Sono già stati inseriti numerosi quotidiani nazionali in modo da permetterti un'ottima rassegna stampa quotidiana. Verranno successivamente inseriti altri quotidiani nazionali e esteri, potrai anche tu suggerire il tuo quotidiano preferito per migliorare la tua rassegna stampa. Tutti i loghi appartengono ai legittimi proprietari
LINK http://www.rassegnastampaquotidiani.com/
Quesiti relativi alle associazioni
Ecco i Quesiti
1. EFFETTI DELLA MANCATA TENUTA DEL MODELLO
PREVISTO DAL DM 11 FEBBRAIO 1997
2. EFFETTI DELLA MANCATA TENUTA DEL RENDICONTO
PREVISTO DALL’ARTICOLO 5, COMMA 5, DEL DM 26
NOVEMBRE 1999, n. 473
3. VIOLAZIONI FORMALI DEGLI OBBLIGHI STATUTARI
CONCERNENTI LA DEMOCRATICITÀ E L’UGUAGLIANZA
DEI DIRITTI DI TUTTI GLI ASSOCIATI.
PER SAPERNE DI PIU', CLICCA QUI
Atm, il caro biglietto colpisce gli over 70
MILANO-ForUM Email - NUOVE TARIFFE URBANE ATM SETTEMBRE 2013
Tu che ne pensi? By e-mail. Dillo a anzianiinpiazza@libero.it
Sport e Atm: aumento dei costi per gli anziani
by Sito ufficiale del Gruppo Consiliare Radicale–Federalista Europeo
Leggi tutto Bilancio di previsione 2013 – 2015 del Comune di Milano
BUONA LETTURA
Codice fiscale Mod.AA5/6
I soggetti diversi dalle persone fisiche non obbligati alla dichiarazione di inizio attività Iva (enti, associazioni, fondazioni, condomini, parrocchie, ecc.), che non esercitano un’attività rilevante ai fini dell’Iva ma sono comunque obbligati a indicare il codice fiscale, ne devono fare richiesta a un qualsiasi ufficio dell’Agenzia.
Come si richiede il codice fiscale: CLICCA QUI
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COMUNICAZIONE DA PARTE DI ENTI ASSOCIATIVI(Eas)
Il modello per la trasmissione dei dati, denominato "modello Eas", deve essere inviato, in via telematica, diretta o mediante intermediari abilitati a Entratel, entro 60 giorni dalla data di costituzione degli enti. Il modello deve essere, inoltre, nuovamente presentato quando cambiano i dati precedentemente comunicati; la scadenza, in questa ipotesi, è il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui si è verificata la variazione.
Infine, caso di perdita dei requisiti qualificanti (previsti dalla normativa tributaria e richiamati dall’articolo 30 del Dl n. 185/2008, il modello va ripresentato entro sessanta giorni, compilando la sezione “Perdita dei requisiti”.
PER SAPERNE DI PIU ', CLICCA QUI
Modello EAS 2014
Gli Enti associativi devono comunicare all’Agenzia delle Entrate la variazione dei dati rilevanti ai fini fiscali indicati nella precedente dichiarazione, ai fini dalla non imponibilità di corrispettivi, quote e contributi. La trasmissione deve avvenire necessariamente per via telematiche utilizzando il modello EAS (scaricalo), con nel quale vanno indicati i requisiti fiscali per l’accesso alle agevolazioni di cui ai Dpr 917/1986 (art. 148) e 633/1972 (art. 4, co. 4, secondo periodo e 6), per ottenere le quali sono obbligati a presentarlo gli enti associativi privati senza personalità giuridica che svolgono attività commerciale o solo attività istituzionale ricevendo quote dai soci.
Inviato da: amandaclark82
il 30/12/2016 alle 15:23
Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 26/08/2016 alle 11:36
Inviato da: nicole_zanellato
il 19/02/2014 alle 10:57
Inviato da: anzianiinpiazza
il 01/07/2013 alle 16:48
Inviato da: leonardo_donofrio
il 26/06/2013 alle 05:27