Creato da: piamavelli il 04/02/2015
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L'ANFORA IMPERFETTA (Bruno Ferrero)

Post n°62 pubblicato il 15 Novembre 2017 da piamavelli

Ogni giorno, un contadino portava l'acqua dalla sorgente al villaggio in due grosse anfore che legava sulla groppa dell'asino, che gli trotterellava accanto. 
Una delle anfore, vecchia e piena di fessure, durante il viaggio, perdeva acqua. 
L'altra, nuova e perfetta, conservava tutto il contenuto senza perderne neppure una goccia.
L'anfora vecchia e screpolata si sentiva umiliata e inutile, tanto più che l'anfora nuova non perdeva l'occasione di far notare la sua perfezione: "Non perdo neanche una stilla d'acqua, io!". 
Un mattino, la vecchia anfora si confidò con il padrone: "Lo sai, sono cosciente dei miei limiti. Sprechi tempo, fatica e soldi per colpa mia. Quando arriviamo al villaggio io sono mezza vuota. Perdona la mia debolezza e le mie ferite". 
Il giorno dopo, durante il viaggio, il padrone si rivolse all'anfora screpolata e le disse: "Guarda il bordo della strada". 
"E' bellissimo, pieno di fiori". 
"Solo grazie a te", disse il padrone. "Sei tu che ogni giorno innaffi il bordo della strada. Io ho comprato un pacchetto di semi di fiori e li ho seminati lungo la strada, e senza saperlo e senza volerlo, tu li innaffi ogni giorno...". 
****************************************************************************************************************
Siamo tutti pieni di ferite e screpolature, ma se lo vogliamo, Dio sa fare meraviglie con le nostre ímperfezioni. 

 
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"NON ABBIATE PAURA" (MT. 14,27)

Post n°61 pubblicato il 13 Ottobre 2017 da piamavelli

Era una famigliola felice e viveva in una casetta di periferia. Ma una notte scoppiò nella cucina della casa un terribile incendio.

 Mentre le fiamme divampavano. genitori e figli corsero fuori. In quel momento si accorsero, con infinito orrore, che mancava il più piccolo, un bambino di cinque anni. Al momento di uscire, impaurito dal ruggito delle fiamme e dal fumo acre, era tornato indietro ed era salito al piano superiore.

Che fare? Il papà e la mamma si guardarono disperati, le due sorelline cominciarono a gridare. Avventurarsi in quella fornace era ormai impossibile... E i vigili del fuoco tardavano.

Ma ecco che lassù, in alto, s'aprì la finestra della soffitta e il bambino si affacciò, urlando disperatamente: "Papà! Papà!".

Il padre accorse e gridò: "Salta giù!".

Sotto di sè il bambino vedeva solo fuoco e fumo nero, ma senti la voce e rispose: "Papà, non ti vedo...".

"Ti vedo io, e basta. Salta giù!", urlò, l'uomo.

Il bambino saltò e si ritrovò sano e salvo nelle robuste braccia del papà, che lo aveva afferrato al volo.



                     Non vedi Dio. Ma Lui vede te. Buttati

 
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INNO ALL'AMORE DI SAN PAOLO

Post n°60 pubblicato il 13 Ottobre 2017 da piamavelli

Dalla Prima Lettera ai Corinti

"Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, 
ma non avessi l'amore, 
sono come un bronzo che risuona 
o un cembalo che tintinna.
E se avessi il dono della profezia 
e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, 
e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, 
ma non avessi l'amore, 
non sarei nulla. 
E se anche distribuissi tutte le mie sostanze 
e dessi il mio corpo per esser bruciato, 
ma non avessi l'amore, 
niente mi gioverebbe. 
L'amore è paziente, 
è benigno l'amore; 
non è invidioso l'amore, 
non si vanta, 
non si gonfia, 
non manca di rispetto, 
non cerca il suo interesse, 
non si adira, 
non tiene conto del male ricevuto, 
non gode dell'ingiustizia, 
ma si compiace della verità. 
Tutto copre, 
tutto crede, 
tutto spera, 
tutto sopporta. 
L'amore non avrà mai fine".

 
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Un'ora

Post n°59 pubblicato il 06 Febbraio 2016 da piamavelli

(Da Associazione mariana " Regina dell'amore", Macerata)

 

Figlio: papà, posso farti una domanda ? 

Papà: certo, di cosa di tratta ? 

F: papà,quanti soldi guadagni in un'ora ? 

P: non sono affari tuoi. Perché mi fai una domanda del genere ? 

F: volevo solo saperlo.Per favore, dimmelo. Quanti soldi guadagni in un'ora ? 

P: se proprio lo vuoi sapere, guadagno 100 dollari in un'ora. 

F: oh ! ( con la testa rivolta verso il basso). Papà, mi presteresti 50 dollari ? 

Il padre si rifiutò. 

P: la sola ragione per cui me lo hai chiesto era per chiederni in prestito soldi per comprare un            giocattolo o un'altra cosa senza senso, adesso tu fili dritto per la tua stanza e vai a letto.                Pensa al perché stai diventando così egoista. Io lavoro duro tutto il giorno per questo                      atteggiamento infantile.                                                                                                                               

Il piccolo bambino andò in silenzio nella sua stanza e chiuse la porta.

L'uomo si sedette e diventò ancora più arrabbiato pensando alla domanda del ragazzo. Come ha avuto il coraggio di farmi una domanda simile solo per avere dei soldi ?  Dopo un po' l'uomo si calmo' e cominciò a riflettere : "forse c'èra qualcosa di cui aveva davvero bisogno di comprare con 50 dollari, non chiede dei soldi nolto spesso". L'uomo andò nella stanza del piccolo bambino e aprì la porta. 

P: stai dormendo, figlio ? 

F: no, papà. Sono sveglio. 

P: stavo pensando che forse sono stato troppo duro con te,prima. È stato un giorno faticoso per me oggi e mi sono scaricato su di te. Questi sono i 50 dollari che mi hai chiesto. 

Il piccolo bambino si sedette subito e cominciò a sorridere. 

F: oh, grazie,papà !  

Dopo, da sotto il suo cuscino,tirò fuori delle banconote stropicciate. L'uomo vide che il bambino aveva già dei soldi e iniziò ad infuriarsi di nuovo. Il piccolo bambino  iniziò lentamente a contare i suoi soldi e dopo guardò il padre. 

P: perché vuoi altri soldi se ne hai già ? 

F: perché non ne avevo abbastanza ma adesso si. Papà, ho 100 dollari adesso. Posso comprare un'ora del tuo tempo ? Per favore, vieni prima domani. Mi piacerebbe cenare con te. 

Il padre rimase impietrito.Mise le sue braccia attorno al suo bambino e lo imploro' di perdonarlo. 

 

Questa è solo una storia per ricordare a tutti noi che non bisogna sempre lavorare così duramente nella vita. Non ci rendiamo conto che il tempo ci scivola via tra le dita, senza averne speso un po' con le persone più importanti della nostra vita, quelle vicino ai nostri cuori. Se noi morissimo domani, la società per cui lavoriamo ci potrà facilmente sostituire, ma la famiglia e gli amici che ci lasciamo dietro sentiranno la mancanza per il resto delle loro vite. Iniziamo a pensarci. Alcune cose sono più importanti.

 
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