Un blog creato da Eugenio1973 il 12/06/2009

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Le giornata dopo la perdita del lavoro nella "Crisi"

 
 
 
 
 
 

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CREDO NEI MIRACOLI!

Post n°13 pubblicato il 08 Aprile 2010 da Eugenio1973
 

Premetto che non sono folle.

Voglio solo raccontarvi una storia.

Circa quattro anni fa due giovani che stavano insieme da un po di anni decidono di convolare a nozze; d'altro canto le premesse ci sono tutte, entrambi sono intorno ai trent'anni (lui poco più, lei poco meno), hanno finito l'università, lui ha un discreto lavoro e lei è alla ricerca di qualcosa, hanno la casa (anche se da ristrutturare) e soprattutto si amano tanto.

Si sposano e di comune accordo decidono di avere un figlio subito; perchè aspettare? 

Succede, però, che nonostante i loro tentativi (vi giuro ci hanno provato tanto tanto tanto), il figlio sperato non arrivava.

E' iniziato allora il calvario delle visite e degli esami. Si scopre così che lui aveva dei problemi: i suoi soldatini erano pochi e poco motili e MAI E POI MAI avrebbero assolto al loro dovere senza un aiuto della medicina.

I due, allora, si sottopongono alle cure del caso e porvano per tre anno ad avere figli seguendo la via medica (una TESE, due FIVET ICSI) ma il risultato sperato non arriva. Forse per via della legge che in Italia limita questo tipo di cure.

Per questo motivo decidono, come molti altre coppie, di provare in un centro estero dove più alte sono le possibilità.

Si sottopongono nuovamente a cure e tentano nuovamente (investendo anche i loro risparmi).

Saranno state le cure, saranno state le leggi meno restrittive o i santi che hanno ascoltato le loro preghiere, fatto sta che il test risulta positivo, hanno la loro gravidanza addirittura gemellare; nulla può scalfire la loro felicità, nemmeno la notizia del licenziamento di lui. E' meglio che le notizie siano arrivate in quest'ordine (GRAVIDANZA SI LAVORO NO) che in quello contrario (LAVORO SI GRAVIDANZA NO).

La gioia era dovuta soprattutto al fatto che, come ci avevano detto i TUTTI dottori dove erano stati, era per loro IMPOSSIBILE (SOTTOLINEO IMPOSSIBILE) avere dei figli senza l'aiuto medico e che anche in quel caso le percentuali di successo erano esigue.

Dopo una splendida gravidanza in cui i due hanno condiviso ogni attimo, vengono alla luce due splendidi bambini.

Quà potrebbe finire la storia.........

...ma non è così.

Dopo cinque mesi dalla nascita dei bambini succede che la mamma si ammala di gastroenterite, si sente male per qualche giorno, ha mal di pancia e nausea. Dopo qualche giorno le nausee non passano e i due cominciano ad avere qualche dubbio..... MA NON E' POSSIBILE.... i sintomi sembrano quelli di una gravidanza ...... MA E' IMPOSSIBILE..... Comprano un test in farmacia .... GIUSTO PER TOGLIERSI IL DUBBIO .......

I MIRACOLI A VOLTE SUCCEDONO IL TEST ERA POSITIVO (è stata la sorpresa nell'uovo di pasqua)

Ora i due si trovano con due figli e mezzo sono felici (una vita nuova è sempre una gioia immensa) ed anche disperati (lui è ancora senza lavoro).

Già, sono ancora disoccupato ma sto per diventare di nuovo papà: SPERIAMO ALMENO CHE SIA FEMMINA.

 
 
 

AVATAR DI James Cameron

Post n°12 pubblicato il 30 Marzo 2010 da Eugenio1973
 

AVATAR DI James Cameron

Jake Sully è un marine costretto su una sedia a rotelle che accetta di trasferirsi sul pianeta Pandora (distante 44 anni luce dalla Terra) in sostituzione del fratello morto. Costui era uno scienziato la cui missione era quella di esplorare il pianeta mediante un avatar. Essendo l'atmosfera del pianeta tossica per gli umani sono stati creati degli esseri simili in tutto e per tutto ai nativi che possono essere guidati' dall'umano che si trova al sicuro dentro la base. Pandora però non è solo un luogo da studiare. È soprattutto un enorme giacimento di un minerale prezioso per la Terra su cui la catastrofe ecologica ha ridotto a zero le fonti di energia. Uomini d'affari avidi e militari si trovano così uniti nel tentativo di spoliazione del pianeta. C'è però un problema: gli indigeni Na'vi non hanno alcuna intenzione di farsi colonizzare. Il compito iniziale dell'avatar di Jake sarà quello di conoscerne usi e costumi e di farsi accettare all'interno delle loro comunità. Sarà così in grado di riferire se sia possibile sottometterli. Jake conosce così Neytiri, una guerriera Na'vi figlia del capo tribù. Da lei impara a divenire un guerriero molto diverso dal marine che è stato e se ne innamora ricambiato. Da quel momento la sua visione dell'impresa cambia.
James Cameron è tornato e, ancora una volta, ha lanciato la sua sfida molto personale al mondo del cinema. Così come in Titanic, snobbato a torto dalla critica più vetero-conservatrice, anche in Avatar decide di basare l'impresa su una sceneggiatura che a un primo sguardo non può non apparire decisamente semplice (anche se chi ha fatto facili e ironici riferimenti a Pocahontas ha dimenticato che la giovane indiana d'America visse, nella sua storia d'amore con John Rolfe, il percorso esattamente opposto a quello qui narrato).
Cameron si rivela, proprio grazie agli stereotipi narrativi di cui fa ampio uso, un vero autore. Potrebbe sembrare un ossimoro ma non è così. Perché pesca citazioni a piene mani dalla storia del cinema (non rinunciando, ad esempio, a citarsi richiamando in servizio la Sigourney Weaver, un tempo Ripley, offrendole un'entrata in scena provocatoria con sigaretta accesa o attingendo per il personaggio di Tsu'tey al Vento nei Capelli di Balla coi lupi) ma riesce a trasferirle nelle proprie ossessioni narrative. Che sono quelle (tanto per citarne solo alcune) della scoperta di Nuovimondi' da Abyss al già citato Titanic o del cosa significhi sentirsi alieno e sul cosa accade quando la prospettiva si rovescia.
Ma è soprattutto il mistero delle dinamiche organiche naturali e del loro rapporto con la Scienza e con i suoi prodotti (siano essi macchine come in Terminator o corpi che sono al contempo un sé e un altro da sé' come gli avatar) che lo affascina. Non facendogli però dimenticare che al pubblico (anche al più vasto, indispensabile per riassorbire gli enormi capitali investiti e trarre un profitto) non è sufficiente offrire la tecnologia più avanzata (che qui non manca). Non basta stupirlo'.
Anche se nel modo più accessibile è fondamentale suscitare un pensiero. In Titanic ci si immergeva alla ricerca di un tesoro e se ne riportava invece una traccia di memoria (il ritratto) che spingeva poi lo spettatore a interrogarsi su una nave che diveniva, senza superflue sottolineature, il simbolo della divisione in classi di una società. In Avatar, pensato 15 anni fa ma realizzato negli ultimi 4, la recente lezione della guerra in Iraq lascia le sue tracce profonde. Ancor più del discorso ecologico che sottende tutto il film (con la sua visione di un'energia panica da rispettare) è quello sulla facile etichettatura di nemici applicabile a coloro che posseggono le fonti energetiche che abbisognano ai più forti che maggiormente segna la narrazione. È storia di sempre, si dirà, già vista (al cinema) e sentita. Ma ci vogliono registi capaci di osare, consapevoli che tutte le storie sono già state narrate ma che alcune meritano di essere ribadite con tutta la forza della spettacolarità che è possibile mettere in campo.
Avatar non sarà il film che rivoluzionerà la storia del cinema ma Cameron merita rispetto e ammirazione. Sa perché e su quali temi rischiare, in un'epoca in cui la grande maggioranza cerca l'incasso sicuro. Onore al merito.

 
 
 

Alessandra Amoroso-Mi Sei Venuto A Cercare Tu (CON TESTO)

Post n°11 pubblicato il 29 Marzo 2010 da Eugenio1973
 

Alessandra Amoroso-Mi Sei Venuto A Cercare Tu (CON TESTO)

La canzone mi sei venuto a cerccare tu tratta dall'album senza nuvole


Testo:
Mi sei venuto a cercare tu
Con quelli occhi grandi
Ma nella testa,
un nuovo vivere inaccettabile
E tu che non avevi neanche
idea dei sogni miei
Mi sei venuto a cercare
ma io non ti voglio pìù
Io non ti voglio più,no

Hai preso tutto quello che
potevo darti di me
E mi hai lasciato
senza preoccuparti senza senso
E ora che lo dici a tutti che c'è un'altra
Mi sei venuto a cercare tu
Ma io non ti voglio più

E sbaglierò come sempre,sempre
E sbaglierò come seeeempre,su di te
E non piangere ancora!
Si scolora l'aurora!
E non vale la pena credere a una lacrima di te
E non piangere adesso!
Non ti serve stavolta!
Che non vale la pena crederti
Ma cosa vuoi da me

Mi sei venuto a cercare tu
Di giorno tremavi
E mi credevi inafferabile,intramontabile
E mentre vivo la mia storia insieme a lui
Mi sei venuto a cercare
Ma io non ti cerco piùùùù ohhh

E sbaglierò come sempre,sempre
E sbaglierò come seeeepreee,su di teee!!
E non piangere ancora!
Si scolora l'aurora!
Che non vale la pena credere a una lacrima di te
E non piangere adesso!
Non ti serve stavolta!
E non vale la pena crederti
Ma cosa vuoi da me..

Mi sei venuto a cercare tu

E non piangere ancora
Che non vale la pena credere a una lacrima di te

Mi sei venuto a cercare tu

Non ti serve stavolta
Che non vale la pena crederti
Ma cosa vuoi da me

Mi sei venuto a cercare tu

Con quelli occhi grandi
Sei il mio errore inaccettabile,incontrollabileeeee
eee mmmmhhhmmm .

 
 
 

QUALCOSA SU DI ME

Post n°10 pubblicato il 13 Febbraio 2010 da Eugenio1973

VOGLIO DARVI QUALCOSA DI PERSONALE CHE MI RIGUARDA.

VI MOSTRO QUALCOSA CHE TROVO MERAVIGLIOSO; NEL VIDEO ALLEGATO AL PRESENTE POST VI MOSTRO MIA MOGLIE DURANTE I PRIMI MESI DI GRAVIDANZA.

QUESTO E' IL VIDEO CHE LE HO DEDICATO IN QUEI GIORNI.

UN CARO SALUTO

 
 
 

Tirocinio

Post n°9 pubblicato il 01 Febbraio 2010 da Eugenio1973
 

Da qualche giorno ho iniziato il tirocinio di infermiere in ospedale; è un pò faticosa ma molto interessante (sto imparando tante cose che è difficile apprendere dai libri).

La cosa che mi piace di più è poter essere utile a chi ne ha bisogno. I primi giorni non ci fanno fare un granchè, dobbiamo limitarci ad osservare.

Nonostante questo riusciamo ad renderci utili: ho accompagnato dei degenti a fare delle visite in altri reparti, ho sistemato loro i letti e, comunque, ho cercato in ogni modo di rendermi utile per cercare di rendere più sopportabile il loro soggiorno.

Mi sto impegnando per cercare di apprendere il più in fretta possibile.

La cosa che in questi giorni mi sta pesando di più è la lontananza dai miei due angioletti: hanno tre mesi e, da quanto sono nati non li avevo mai lasciati (specie di notte). Ora, invece devo lasciarli dal lunedì al venerdi perchè la sede del tirocinio è lontana da casa e non posso fare avanti e indietro ogni giorno.

E' stato però meraviglioso ritornare a casa ed essere accolto dai loro sorrisi (mi hano riconosciuto subito e mi hanno fatto le feste.

Un caro saluto a tutti.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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