All'inizo solamente oblio e notte, mutismo e oscurità.
Non intravedeva granchè.
Intuiva, però, che si era generato più spazio e che una leggera brezza aveva ripreso a soffiare nella sua testa ma tutto ciò, casomai, aveva solamente creato un senso di vuoto ancora maggiore, inaspettato.
Ma aveva scelto di dare ascolto al proprio essere, di accarezzare le sue emozioni.
E adesso forse li ha intravisti.
Per cui ha ripreso a riannodare i fili della sua immaginazione.
Fili differenti, di materiale diverso, di svariati colori.
Taluni sono sporchi di zucchero e cioccolato, e rimangono leggermente attardati, spauriti come sono del passato sole estivo.
Alcuni, passionali e animaleschi bucano il cuore ed escono trionfanti dall'altra parte.
Altri sono argentati, delicatamente tiepidi e lucenti, alquanto seducenti, scivolano appena sotto la pelle e accarezzano i sensi stuzzicandoli ad aprirsi.
I più complicati, infine, fanno giri complicati, passano dalla mente, premono tutti i bottoni e accendono luci in ogni dove, fanno venir voglia di danzare, per poi saltare giù in picchiata in direzione dell'anima passarla da parte a parte e legarla stretta.
E questi ultimi sono celestiali, meravigliosi, rari ed insidiosi.
Bisognerà riannodarli con grande cura e amore. Ad uno ad uno.
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