Creato da dolceamarolu il 02/01/2009

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IL CAPODANNO CELTICO

Post n°112 pubblicato il 24 Ottobre 2009 da dolceamarolu

Non ho mai condiviso la festività di Halloween trovandola ridicola e non appartenente alla nostra cultura, senza contare poi che la notte del 31 ottobre mi devo ricordare di staccare il campanello per non dover uscire in terrazza a tirare secchiate d’acqua a chi disturba il mio sonno. Ho voluto poi, curiosa come al solito, indagare sulle tradizioni e le origini di questa festa.

Devo dire che ora mi stà molto più simpatico Halloween, soprattutto perché ho scoperto che le origini sono proprio Celtiche e quindi…come potrei disdegnarla adesso? Fermo restando le secchiate d’acqua ovviamente….

Sherlocklu  ha scoperto che….

In Europa la ricorrenza si diffuse con i Celti. Questo popolo festeggiava la fine dell'estate con Samhain, il loro capodanno. In gaelico Samhain significa infatti "fine dell'estate" A sera tutti i focolari venivano spenti e riaccesi dal "sacro falò" curato dai druidi vicino alla reale Collina di Tara. Nella dimensione circolare del tempo, caratteristica della cultura celtica, Samhain si trovava in un punto fuori dalla dimensione temporale che non apparteneva né all'anno vecchio e neppure al nuovo; in quel momento il velo che divideva dalla terra dei morti si assottigliava ed i vivi potevano accedervi. I Celti non temevano i propri morti e lasciavano per loro del cibo sulla tavola in segno di accoglienza per quanti facessero visita ai vivi.

I Celti credevano nelle fate e negli elfi, entrambe creature considerate però pericolose: le prime per un supposto risentimento verso gli esseri umani; i secondi per le estreme differenze che intercorrevano appunto rispetto all'uomo. Secondo la leggenda, nella notte di Samhain questi esseri erano soliti fare scherzi anche pericolosi agli uomini e questo ha portato alla nascita e al perpetuarsi di molte altre storie terrificanti. Si ricollega forse a questo la tradizione odierna e più recente per cui i bambini, travestiti da streghe, zombie, fantasmi e vampiri, bussano alla porta urlando con tono minaccioso: "Dolcetto o scherzetto?"

L'usanza di Halloween è legata anche alla leggenda di Jack, un pigro ma astuto fattore, sempre propenso a indispettire la gente. Si narra che osò sfidare il diavolo, il quale, terrorizzato, fu costretto a rifugiarsi su un albero. Al fine di impedire che il diavolo discendesse, il furbo Jack incise una croce sul tronco. Soltanto dopo un lungo battibecco i due giunsero ad un compromesso: in cambio della libertà, Lucifero avrebbe dovuto risparmiare la dannazione eterna a Jack. Durante la propria esistenza il fattore,sicuro che non sarebbe andato all'inferno, commise tanti peccati che, quando morì, non andò in Paradiso. Rimasto sulla terra, colse una zucca e vi intagliò un volto,inseritavi una candela, ne fece una lanterna. Cominciò da quel momento a peregrinare senza tregua alla ricerca di un luogo di riposo. Halloween sarebbe dunque il giorno nel quale Jack,va alla caccia di un rifugio. Gli abitanti di ogni paese sono tenuti ad appendere una lanterna fuori dalla porta per indicare all'infelice anima che la loro casa non è posto per lui.

Ma ho scoperto anche che l’intaglio delle zucche ha anche una tradizione della mia Toscana che era legata ad un gioco chiamato “dello zozzo. Nel periodo compreso tra settembre e novembre si svuotava una zucca, le si intagliavano delle aperture a forma di occhi, naso e bocca; all'interno della zucca si metteva poi una candela accesa. La zucca veniva poi posta fuori casa, nell'orto, in giardino ma più spesso su un muretto, dopo il tramonto e per simulare un vestito le si applicavano degli stracci o addirittura un abito vero e proprio. In questo modo avrebbe avuto le sembianze di un mostro provocando un gran spavento nella vittima dello scherzo, in genere uno dei bambini, mandato fuori casa con la scusa di andare a prendere qualcosa.

 I SOLITI BURLONI TOSCANI, ALTRO CHE!!!

 
 
 
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