NEMO

sono tanti anni che mi riprometto di leggere questo libro, mi hai fatto venire voglia di comprarmelo finalmente :)

ciao! sono stata qualche volta nel tuo blog ed ho visto che ti piace moltissimo Jane Austen. Di questa autrice ho letto Emma, Orgoglio e pregiudizio e Ragione e sentimento. Ovvio che Pride and prejudice è il migliore, ho visto anche la recente "trasposizione" cinematografica, molto fedele al testo mi è sembrato, o no? beh però alla fine - premetto che non ho letto Mansfield Park e l'abbazia di Northanger e Persuasione...- ma posso dire che, limitatamente ai tre romanzi letti, i temi sono sempre gli stessi: giovinette intelligenti e consapevoli delle proprie capacità che pensano ad accasarsi bene e ci riescono alla fine, il tutto contornato da pettegolezzi, visitine di cortesia, balli e feste. Altro che vita! ciaooooooo blue

Ciao, allora devi assolutamente leggere 'Il Profumo' di Süskind Patrick. Bellissimo!

Grazie! lo comprerò, ma prima devo leggere Le illusioni perdute di Balzac...l'hai letto? ciaoooo

mi hai fatto venir voglia di leggerlo!! se mi capita fra le mani me lo prendo! ...hai mai provato a liberare un libro? ...clicca qua! un saluto :)

Ciao sicche, sì te lo consiglio, è un pò lunga la storia (mai come la Karenina di Tolstoij, tranquillo), ma è avvincente, è bellissimo! Ora leggerò Le illusioni perdute di Balzac di cui ho letto soltanto Papà Goriot...mi sno informata sul bookcrossing..idea interessante, ma tu hai provato? e ti è tornato indietro poi quel libro e dopo quanto tempo? ciaoooo

Buona serata Dama Musica :-) Avvincente vero?! e poi che altro, per nulla banale vero?! e poi ancora, che personaggi, nel bene e nel male, vero?! Ma l'aspetto più sorprendente inizierai ad assaporarlo a breve, Dantes, ti mancherà. Ciao dolcissima e profonda Mariù. Un bacio dall'ottocento.

beh si ser otello! mi manca questo Dantes, perché il romanzo che sto leggendo adesso, Le illusioni perdute di H. de Balzac non ha proprio niente a che vedere col dinamismo e l'avventura che aveva caratterizzato l'opera di Dumas. E' un romanzo che investe moltissimo sulla psicologia dei personaggi, credo che sarà un libro bellissimo e profondo, anche se più statico come intreccio. Un bacio dall' illusione perduta. ciaooooooo

Dolce Marianna sapevo già che sei una lettrice appassionata e in questo post si vede benissimo la tua grande emozione nel leggere i libri.;o) Mi fido pienamente del tuo giudizio su questo romanzo perché so che i libri li mangi pure a colazione e non lasci neanche la copertina nel piatto. Ahahahah.;o) Capisco il tuo grande piacere nel leggere i libri dell'ottocento. E' un secolo notevolmente diverso dal novecento e credo ancor più dal duemila. Non troveremo più (purtroppo per noi) secoli simili a quello dello scritto che hai citato: un periodo certamente pieno di valori, di forza, di eroismo (come tu giustamente dici) e, permettimi di aggiungere, di romanticismo e di fanciullesca ma talvolta saggia incoscienza. Forse alcuni saranno sbigottiti nel leggere due termini così lontani semanticamente fra loro: cioè "saggio" e "incosciente". Eppure l'etimologia del termine "saggio" deriva non solo da "sapere" ma anche da "sapido". Siamo davvero certi che sapido è solo ciò che sia prudente, controllato e razionale? Non è talvolta più sapido ciò che conserva l'innocenza e dunque l'incoscienza del fanciullo? Lungi da me indicare con questo ossimoro l'attuale immaturità giovanile. Parlo invece di fanciullesca incoscienza ottocentesca: ossia, un modo per indicare lo spirito di iniziativa presente nei personaggi e negli autori di quel momento storico. Si assiste, altresì, ad una fervida e inesauribile volontà d'animo e di cuore presente (a mio modo di vedere) sia nel romanziere che nel personaggio creato che vive e si muove grazie al soffio vitale dello scrittore stesso. E' dunque incosciente colui che impersonificando Don Chisciotte propone una lotta senza frontiere e con pochi risultati contro ciò ke non ritiene giusto? O costui è piuttosto un romantico e audace sognatore che non vuole cedere all'archetipo della pecora sociale? Io vedo proprio quest'ultimo caso nel romanzo ottocentesco: Cioè una voglia di vivere e di lottare pur senza certezza di vincere. E' un individuo che perde tempo chi si comporta in tal modo? E' un soggetto che vive una vita inutile? Domande lecite. Tuttavia, secondo la mia opinione, la vita indica qualcosa di positivo e non di passivo. Per cui lottare per quello in cui si crede è più che legittimo: mi pare calzante usare il termine "vitale". E' più che normale possedere le doti della saggia prudenza e del raziocinio. E', allo stesso tempo, fondamentale mantenere quella fanciullezza tipica del bambino che non parte sconfitto ma ricerca il nuovo e lotta perseverando per quelli che sono i suoi principi: Questo è il romanzo dell'ottocento. Mi pare che sia giusto annotare una contrapposizione decisa con il novecento. Chi dice che l'antieroe sia il prototipo dell'uomo moderno? E' vero che tanti di noi posseggono poco le doti del coraggio. Ma mi piace sperare che attualmente vi siano esseri umani che vivono per i valori in cui credono: veri "eroi" in senso moderno che non devono lottare contro chissà quali mostri o quali epiche avversità, ma che possono camminare con dignità perché provano (non sempre si riesce) a combattere per quello che ritengono importante. Ecco perché concordo con te a non amare il romanzo novecentesco. Ovviamente ci sono capolavori letterari anche in questo periodo come negli altri. Tuttavia, il mio modo di pensare è molto più vicino a quello ottocentesco. Mi coinvolge di più perché vedo, in quella corrente, un simbolo di speranza. Non vedo, affatto, questo pensiero come anacronistico. Anzi, il tuo come il mio è un concetto più che moderno e attuale di concepire e affrontare le vicissitudini: "E' vitalità". Grazie ancora Marianna per le profonde e bellissime riflessioni che mi doni.;o) Baci

Ciao Simone! però che commentone lungo! come al solito profondo come sempre e ben argomentato. Beh mi fa piacere che apprezzi l'Ottocento quanto me, però vorrei sapere se questo Montecristo finirai per leggerlo o sei ancora fermo agli ultimi giorni di Pompei di Lytton, eh? dai, che il mio blog aspetta una tua bella recensione! un abbraccio

Ciao D., posso consigliarti un libro sui Nativi americani? Una bella storia su un Grande Personaggio. Dalla sua tribù, i Nasi Forati, nacque lui: Hin-mut-too-yah-lat-kekht, a tutti noto come Capo Giuseppe. L'unico che sia riuscito a parlare al Congresso. Lì troverai che cosa gli ha detto a quei vecchi europei d'importazione. Helen Howard é l'autrice, 320 pagine che scorrono piacevolmente e fanno riflettere molto.Fammi sapere. Un bacio e un abbraccio... Taffy

Ciao carissimo taffy! uhm, interessante e educativo un libro simile, apre la mente, ne sono sicura!me lo procurerò prestissimo..intanto tu devi leggere il Conte di Montecristo! ok? smack

Ciao Mari, come stai? cosa ne pensi dell'ultimo della tamaro? diciamo che sarebbe la seconda parte di vai dove ti porta il cuore...sai che io adoro questa scrittrice, ho letto tanto di lei e oggi ho letto una intervista su ungiornale spagnolo sulla sua vita...me lo consigli?besito del rebaño de cabras en plena calma :-D

Ciao carissima Beli! che piacere ritrovarti...el rebano en plena calma? devo preoccuparmi forse? mannaggia una volta tanto che mi chiedi un consiglio non posso neppure dartelo come si deve! ammetto con vergogna che della tamaro non ho praticamente letto niente...chiedimi dei classici dell'800 ti prego! un bacio (e Pavese?)

diciamo che pavese l'ho messo in un angolo per evitare al mio scoiattolino di mettersi dietro i mobili!! hihihi, ora il poco che leggo è un libro sui sogni e il senso di quello che sogno!

Ecco, immaginavo che sarebbe finita così...povero Pavese, dalla casa in collina all'angolo di Belindina...ahahaha smack

Devo al Conte di Montecristo la mia passione per la lettura: ho letto questo romanzo che ancora frequentavo le elementari (una vita fa). Ricordo la frenesia... l'ho letto tutto d'un fiato (mi nascondevo anche in bagno per dimostrare a mia madre che non stavo sempre leggendo!). Da molto tempo oramai, con la speranza che questa scintilla possa ancora scoccare, ogni volta che qualcuno compie 10 anni, il mio regalo è automaticamente questo libro ...con la stessa dedica BENVENUTO NEL MAGICO MONDO DELLA LETTURA.

AH CHE BELLO VALE! è così coinvolgente! mio Dio quanto mi è piaciuto! Beata te che l'hai letto già da piccina, chissà quanti altri libri bellissimi hai letto, perché non me ne consigli qualche altro, anche lungo? un bacione!