EMOZIONI SENSAZIONI
COME DOVE PERCHE' DELLA VITA« Lo scorrere monotono | Maria, ancora certa » |
Apprendo l'ABC della salvezza, poi mi scopro analfabeta di ritorno; come se del Cristo di Dio ne avessi udito in dilettoso sogno discorrere. Non riuscirò giammai a guadagnar la luce che risplende sull'orlo inarrivabile dell'abisso in cui sono finito agli albori del terreno mio vivere. C'è in me quale una rassegnazione ad essere perduto nel cuore d'una notte senza tempo; c'è come una stanchezza originaria nell'ignavo mio giacere in fondo al baratro. Ti supplico, Signore dei viventi, non lasciarmi morire interamente tra le grinfie crudeli del peccato; non abbandonar l'anima mia in venefico acquitrino di sciagura. Non oso ribellarmi alla mentale inerzia che in quest'arida landa mi trattiene dove non passa il buon samaritano a impietosirsi per me, riverso sulla via, ferito a morte da sfrenato egoismo, solitudine.
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