Il Dubbio

Post it.

Oggi è una bella giornata. C'è il sole.

Mi sento profondamente trasformato, per quanto, il prima ed il dopo, (con)vivano nella continuità del mio esistere.

Mi accorgo di quanto il corpo ed il pensiero, vivano in simbiosi antitetica: più l'uno degrada verso la fine, più l'altro cresce verso la conoscenza (e se ne appaga felicemente).

Gli opposti che convivono indissolubilmente. 

Riflessione.

Se c’è qualcuno che comincia a dubitare di Te, forniscigli un motivo vero e troverà la ragione (e il coraggio) per allontanarsi.

(letta sul lunotto posteriore di un auto impolverata) 

Post it.

A ri-ecchime ....

Non voglio tacerVi il piacere che ho provato nel leggermi "cercato". Nessuno ha pensato che avessi "deluso": ciascuno ha pensato che avessi avuto una ragione ad allontanarmi.

E questo, mi ha gratificato molto.

Voglio ringraziare tutte le persone che hanno avuto belle parole per me: le belle parole non sono mai troppe e, soprattutto, servono a far dimenticare quelle brutte.

Probabilmente, non sarò presente come prima, ma quando scriverò, avrò un motivo in più per farlo.

Grazie: Vi voglio bene.

Post it.

Secondo me, i commessi nei negozi di "ristorazione", usano i guanti per proteggersi le mani, anzichè garantire la nostra igiene .....

Oggi, con gli stessi guanti "sterili", il negoziante ha (nella successione indicata):

- tagliato il prosciutto

- fatto la confezione

- lavato i bicchieri

- ramazzato in terra

- tagliato il pane

- servito una tazza di caffè

Mah .... 

Post it.

Neanche gli animali sanno essere freddi e distaccati.

Riflessione.

Ma, la chiave: è stata inventata per aprire o per chiudere le porte?

Post it.

Ho un libro di magia.

Mi è stato regalato un po' di tempo fa.

Devo ripassare un po' di formule ....

(hai visto mai che funzionano per davvero)

Post it.

Sovente.

Diario postumo.

... e poi, il tempo me lo ha raccontato a modo suo. Quel silenzio. Quella penombra. Quella luce che rischiarò il Tuo sguardo all'improvviso. Forse era illividito dal rancore, ma non me ne accorsi. Ti guardai. E questo bastò perché quel livore tracimasse sulle labbra avvizzendo il tuo sorriso. Forse, fu in quell'istante che l'orgoglio insorse persuadendoti a dirmi addio senza che lo sapessi, baciandomi appassionatamente. Rasserenandomi il respiro nelle trame delle tue tenerezze ...

Riflessione.

Persona.

Personaggio.

Personalità.

Autenticità della finzione, o finzione dell'autenticità?

Post it.

Ho capito perchè in amore vince chi fugge.

Chi fugge, si evita un sacco di casini.

Post it.

Io: ... beh? ... .come mai così assorto ?...

Mio figlio: ... sto pensando alla scultura che ho visto .. .un'opera d'arte! ...

Io: ... mi sorprendi ... dove sei stato? ...

Mio figlio: ... al museo di arte moderna

Io: ... ah ... e cosa Ti ha spinto? ...

Mio figlio: ... più che spinto, mi ha attirato ...si ... catturato ...

Io: ... ah ... e ... cos'era? ......

Mio figlio: ... il culo della hostess ... seguimi, seguimi ...

Riflessione.

Esercizio metasemantico. 

E morsi la gnuce amena

Sebbene l’avessi in buca.

E intanto che resse in scena

Villò nella bice aduca.

Il linguaggio "metasemantico", è una sorta di lingua in cui parole vere e inedite, si fondono nella musicalità del suono e del ritmo, affidando a questi, più che al significato delle parole, il contenuto semantico delle espressioni. Fosco Maraini, ne è stato il geniale progenitore (uno dei suoi libri più famosi, è la "Gnosi delle fanfole". Da leggere).

Post it.

Quanto tempo perso ...

Avrei potuto studiare.

Riflessione.

I calendari che Ti obbligano a strappare i fogli con la data, inevitabilmente finiscono per essere buttati.

A meno che, con determinata intenzione, non se ne conservano le pagine durante l'anno.

Post it.

Mio figlio: ... ma si può sapere che cosa stai leggendo? ....

Io: ... Cartesio ... I principi della filosofia ...

Mio figlio: ... cioè? ....

Io: ... penso ... dunque ... esisto ....

Mia moglie: .... allora non mi ero sbagliata .....

Post it.

OOOOOooooooooohhhhhhhhhhhhhhhhhhhh ......

Post it.

Ma che bella serata.

Diario postumo.

... e mi hai strattonato in questa solitudine con il silenzio ostinato e impenetrabile dell'indifferenza, consegnandomi all'ossessione delle immagini e delle parole così apparentemente frantumate: a volte false, a volte grottesche, eppure così profondamente coese da rivelare, oggi, una premeditazione subdola e minacciosa nella confusa giustapposizione dei segni ...

Post it.

La sveglia non ha suonato.

Sono scivolato davanti al letto.

Il latte non c'era.

Ho fatto una fila di due ore all'esattoria comunale.

Ho aspettato l'autobus inutilmente.

Ho scoperto che non avevo contanti nel portafogli.

Ho scoperto di aver dimenticato bancomat e carta di credito.

Ho patteggiato una corsa con il tassista.

Ho finito tutti i soldi.

Ho saltato un appuntamento di lavoro.

Il bar aziendale era chiuso.

Uff ......