Ogni tanto, ma solo ogni tanto, al giovedì mattina prendo l'insana decisione di andare in centro a Vicenza...in centro a Vicenza, tra gli spintoni e le bancarelle, si trova il "mercato grande", che comprende 2 piazze e 4 strade principali della città.NOn vi dico il casino...
Tutto comincia nell'autobus...età media 70 anni... tutte signore già pronte a spendere e spandere ad ogni bancarella (non cinese si intende). Tra "This is new shit" di MM e "song two" dei Blur, ascoltavo qua e là i discorsi delle signore...ovviamente parlavano di "magagne" ovvero di tutte le malattie possibili ed immaginabili che si possono avere nella vita...la gara è di chi ne ha di più.
Scendendo frastornata dall'autobus, mi dirigo a passo svelto verso Piazza dei Signori, brulicante di gente...avete presente il caos? Di più...
Anziane, zingare, indiane, tunisine, bambini, cani, passeggini, uomini, giovani...di tutto di più. TRa ragazzine che hanno chiaramente bruciato scuola, e un'anziana che si fumava una malboro, aspetto fiduciosa di riuscire ad entrare(almeno con un piede) dentro ad un panificio... 2,80 euro per 5 pezzi di pane. Già innervosità, decido di dirigermi verso la fumetteria...almeno lì mi riprendo...
Ore 10 e 30...con "Testa alta e schiena dritta camminiano verso il nostro destino" direbbe la Simona Ventura.... e io lo feci dirigendomi al bancale del Pollo arrosto.
Stavano servendo il numero 60...io pescai il fatidico 83...
Appoggiandomi ad un palo davanti al furgoncino, aspettai una 20ina di minuti...
Finalmente toccava a me"Un pollo grande"dico io, e lei: "Finiti...devi aspettare una ventina di minuti abbondanti.A meno che non vuoi crocchette di pollo o spiedini di pollo o...o ...o...".(mi ricordava Buba nel celebre film "Forest Gump"in cui elencava tutti i piatti con i gamberi...solo che il protagonista indiscusso era il pollo...)
Mi immaginavo la scena una volta entrata a casa..."mamma non c'era il pollo...però ho preso le crocchette di patate"...mi avrebbe ucciso...
"Aspettiamo".... E li cercai di treattenermi nel bestemmiare...
Con il pollo in mano, dopo un'ora, ritornai a casa veramente stressata...dentro di me pensavo"mai più..."
Che giornata...
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