LA FRASE...
"...Se non saremo noi ad occuparci di politica, sarà la politica ad occuparsi di noi, nel modo che meno desideriamo..."
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Premetto:
"Nonostante ci sentiamo profondamente lontani da tali iniziative, siamo costretti a riportare quest'ultima notizia.
Siamo sempre pronti a parlare di LIBERTA', ma spesso chiunque tende ad interpretarla a suo uso e consumo, noi del blog E42 vogliamo dimostrare che la libertà di parola è un diritto che tutti devono avere, anche quando questa viene negata a persone profondamete distanti da noi, nell'azione e nel pensiero."
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Oggi l'ANSA ha battuto la seguente notizia:
"Niente slogan su Dio sugli autobus italiani: l'Uaar (Unione atei e agnostici razionalisti) ha interpellato tutte le concessionarie per la pubblicita' sui mezzi pubblici delle citta' italiane e da tutte ha ricevuto un rifiuto per il primo slogan: ''La cattiva notizia che Dio non esiste, quella buona che non ne hai bisogno''. Ma l'Unione atei non ha intenzione di fermarsi. ''Siccome abbiamo raccolto piu' di 30.000 euro tra gli italiani, per pagare la pubblicita' sugli ateobus - spiega Raffaele Carcano, segretario nazionale dell'Uaar - abbiamo deciso di coinvolgere soci e simpatizzanti nella ricerca di un nuovo slogan che possa viaggiare per le nostre citta'. Per partecipare, basta andare sul nostro sito e proporre il nuovo messaggio: il comitato di coordinamento dell'associazione sceglie i migliori e li mette ai voti, di nuovo sul suo sito''. Intanto l'Unione atei si dice pronta all'azione legale. ''Dobbiamo tutelare la liberta' di espressione - conclude Carcano - perche' si tratta di un principio costituzionale che viene regolarmente messo da parte tutte le volte in cui qualcuno dice pubblicamente che Dio non esiste. Intanto sono stati affissi i manifesti atei a Pescara, con lo stesso slogan che avrebbe dovuto circolare sugli 'ateobus', ma non senza accese polemiche in citta''.
Siamo, ancora una volta, senza parole. Si può essere credenti oppure no. Si può giudicare di cattivo gusto la pubblicità oppure no. Tutto questo è irrilevante. Comunque la si pensi, il boicottaggio delle concessionarie è un segnale preoccupante e vergognoso.
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By NFA
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