Creato da Pitagora_Stonato il 12/07/2010

EREMO MISANTROPO

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I Buoni e I Cattivi

Post n°1244 pubblicato il 28 Settembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

 

 

Max fu per un attimo spiazzato dall'attacco a sorpresa, ma subito si riscosse. «Scappate!» gridò, lanciandosi di corsa verso la foresta, seguito dalla sua squadra. Furono inseguiti da una salva di zolle e di sassi scagliati dai Cattivi. Il fattore sorpresa, che Max credeva di padroneggiare alla perfezione, aveva dato ai suoi avversari un notevole vantaggio.

Max si tuffò dietro un gigantesco albero, lungo il greto di un fiumiciattolo in secca. Era un nascondiglio perfetto per pianificare e mettere in atto un contrattacco.

Douglas fu il primo a raggiungerlo: si lanciò nel bunker a capofitto e si rialzò sorridendo. Era stato colpito più volte, nel corso della fuga, ma era in buone condizioni. Poi arrivò Katherine, ansimante, impegnata a ripulirsi i capelli e la faccia dalla terra. E infine fu la volta di Carol che scivolò nel rifugio con un sorriso allegro e la faccia congestionata. Erano tutti e quattro in quel buco e, nonostante il respiro affannoso, si sentivano pieni di energia e determinazione, con uno scopo ben chiaro nella vita: sopravvivere e lanciare zolle di terra, o esserne colpiti e morire. Sopra di loro il lancio di proietti continuava, ma la mente di Max vorticava per l'incomparabile emozione della battaglia. Non c'era proprio nulla di meglio di una bella guerra, pensò.

Max stava riflettendo sulla mossa successiva da compiere quando enorme proietto colpì il tronco dell'albero che stava alle loro spalle e ricadde a terra. Quando toccò il suolo, però, si srotolò e si sedette. Non era una zolla. Era un procione o, quantomeno, un animale rosa dai denti molto grossi e il manto striato come un procione

«Ehi, Larry» disse Carol a quell'animale, lisciandogli la pelliccia. «Mi dispiace.»

L'animale scosse la testa, frastornato. Evidentemente, qualcuno dei Cattivi aveva appallottolato Larry e lo aveva scaraventato contro la squadra dei Buoni. Max non sapeva se fosse il caso o no di vietare l'uso di proiettili animali, ma prima che potesse decidersi, mentre Larry cercava di sgattaiolare via un po' barcollante, Carol lo afferrò, lo appallottolò di nuovo e lo scagliò contro la squadra rivale.

Dal campo dei Cattivi si levò una voce stridula.

«Larry, traditore!» strillò Judith.

(…)

Max però era dell'idea che si dovesse pur dire qualcosa su quella pratica di lanciare gli animali.

(…)

Max non vedeva il motivo di coinvolgere gli animali in una guerra tra fazioni consenzienti ed era determinato a far qualcosa in proposito. Era assolutamente necessario concordare alcuni criteri con i nemici.

(…) avanzò verso i Cattivi. «Okay» disse. «Ci sono...»

Non fece in tempo a terminare la frase perché Alexander, con un lancio preciso, lo centrò in piena bocca con una palla gelatinosa di origine ignota, stendendolo. Mentre cercava di riprendersi, ebbe modo di dare un'occhiata al proietto, di farsi un'idea più precisa del suo sapore: sembrava una medusa terricola, dai molti tentacoli o arti, con un gusto amaro da medicinale. Anche la similmedusa riuscì a riprendersi e sgusciò via in un buco nei paraggi.

Max si rialzò in piedi. «Aspettate!» disse. «Non potete...»

Fu nuovamente colpito, questa volta da una pietra. Un normalissimo sasso, gettato da Judith, che lo prese in pieno stomaco, mozzandogli il fiato. Max prese a boccheggiare, con la vista annebbiata, piegato in due, e vide la sua corona che era rotolata nella polvere. Mentre era impegnato a prendere fiato, i Cattivi rovesciarono su di lui un'ondata di palle gelatinose, piccoli gatti, funghi a otto zampe e similbisonti. Piovvero tutt'intorno a lui, e almeno altri cinque Larry lo centrarono, tre dei quali nelle parti basse. Max afferrò la corona, girò i tacchi e se la diede a gambe, riuscendo a malapena a ritornare al bunker, dove crollò a terra, stringendosi la parte mediana del corpo.

(…)

Max doveva riflettere su quegli sviluppi. Non gli era piaciuto prendersi le sassate - lo stomaco ancora gli doleva per la pietra lanciata da Judith - ma poi la sua squadra aveva lapidato Alexander, costringendolo alla resa... I Cattivi, adesso, erano rimasti in tre, il che aumentava le probabilità di vittoria della squadra di Max. Dunque, le pietre andavano bene. Sbagliava quando voleva proibire l'uso di pietre e animali come proiettili. Il punto era sì usare qualunque arma a disposizione, ma bisognava anche assicurarsi di vincere. E con Douglas al suo fianco Max era sicuro della vittoria della propria squadra. In ogni caso, se anche avesse voluto cambiare le regole e restringere l'utilizzo di certe munizioni, prima di tutto avrebbe dovuto trovare il modo di farsi ascoltare dai Cattivi. Quando lui aveva sventolato bandiera bianca, però, quelli lo avevano preso di mira, sicché Max concluse che il solo modo di mettere fine a quella guerra consisteva prima di tutto nel vincerla e vincere schiantando il nemico in modo così totale da potergli dire— se Max ne avesse avuto ancora voglia - di non tirare sassi e animali all'occasione successiva. Semplice.


da "Le creature selvagge" Dave Eggers

 

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Commenti al Post:
arw3n63
arw3n63 il 29/09/15 alle 21:16 via WEB
Lanciare animali come arma? Vivi o morti?
 
 
Pitagora_Stonato
Pitagora_Stonato il 30/09/15 alle 10:04 via WEB
Vivi! E' un romanzo per ragazzi tratto da una novella famosissima, da cui è stato tratto un film. Piacevole!
 
   
arw3n63
arw3n63 il 30/09/15 alle 17:52 via WEB
Non lo conosco, vabbè ma non leggo come leggi tu, mi sto addirittura impigrendo.
 
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