Creato da Pitagora_Stonato il 12/07/2010

EREMO MISANTROPO

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Io, Pierre Rivière

Post n°1305 pubblicato il 18 Dicembre 2015 da Pitagora_Stonato
 


Cesare Lombroso ebbe un'idea geniale. A corredo dei suoi saggi pensò di costruire il primo testo multimediale a uso ansiolitico. Fece fotografare (si era all'esordio dell'uso della fotografia, si usavano ancora i dagherrotipi) il volto dei criminali e per quelli che non riuscì a immortalare sulla lastra ordinò un ritratto a matita; poi li pubblicò come un'appendice a forma di album; con una breve didascalia sotto ciascuna faccia. Il significato di quell'operazione mediale era alla fine esplicitato. Al lettore impaurito, al cittadino «moderno» Lombroso chiedeva: assomigli tu a quella faccia, hai forse due dita di fronte, il lobo dell'orecchio è attaccato al collo, i tuoi occhi sono forse sormontati da un unico, folto sopracciglio? E siccome 1 maggioranza di quei trepidanti, in cuor loro, rispondeva che no, la loro faccia era ben diversa, ecco che allora, ciascuno di loro poteva finalmente considerarsi parte di una comunità di uomini definitivamente proba, non più violenta ma mite e sensibile.

Finalmente il mondo moderno poteva dormire sonni tranquilli, sarebbe stato compito della giustizia e della psichiatria arrestare quei mostri, e punirli assicurandoli nelle segrete delle galere e dei manicomi. Finalmente il mondo moderno poteva e sapeva distinguere tra bene e male, tra empio e giusto, tra normale e patologico: bastava un segno esteriore a richiamare quella diversità interiore, bastavano labbra carnose per alimentare i peggiori sospetti.

E’ trascorso un altro secolo dalla pubblicazione di quelle fotografie. Eppure non passa giorno in cui un quotidiano o la televisione non ci avvertono che «un ragazzo di buona famiglia» ha compiuto questo o quel misfatto raccapricciante. Chi sono dunque le «famiglie perbene», le «buonefamiglie» del Duemila? Non sono forse l'ultimo retaggio di quella speranza che Lombroso aveva consentito? Non sono forse il denaro, l'appartenenza sociale a facilitare quell'imbroglio così terribile? Non si sono forse illusi molti nostri concittadini che è sufficiente una bella macchina, una professione remunerativa, per far parte di quella comunità di buoni e di normali, cosi come lo erano i nostri nonni che non avevano la fronte corta o strane circonferenze craniche?

L'infinito bisogno di consolazione per dirci quotidianamente, per ripetere all'infinito a noi stessi che non siamo Pietre Rivière, che siamo moderni, che la nostra economia è cresciuta e che anche la nostra anima è migliorata. Questo ci dobbiamo dire tutti i giorni, di questo abbiamo bisogno per salvarci la coscienza. E quando un ragazzo uccide senza motivo, ecco scattare l'alibi di un Dna patologico o di qualche condotta impulsivo-compulsiva che assomiglia a un «raptus». Già, il raptus; come farebbero i giornalisti a spiegare quell'assassinio se non utilizzando ,questa parola che contiene la più vergognosa auto-assoluzione di massa? Il «raptus» (come il determinismo biologico o psicoanalitico) assolve tutti perché promette di trovare una vera e unica causa (il capro espiatorio) per quegli atti inumani, così non c'è e non si deve ricercare alcuna correità nella famiglia, nella scuola, nel quartiere, negli amici: tutti felicemente assolti. Uno solo, il condannato, Pierre Rivière centosettant'anni fa, le ragazze di Foggia, Maso, Simone... oggi. Possiamo finalmente prender sonno sereni, il mostro è stato riconosciuto, descritto, fotografato, rinchiuso, e noi, noi siamo tornati a essere normali, siamo rientrati nella nostra famiglia perbene, le nostre reti sociali si sono di nuovo dimostrate sane e salde.



dall'introduzione di Paolo Crepet a "Io, Pierre Rivière, avendo sgozzato mia madre, mia sorella e mio fratello..."

 

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Commenti al Post:
GnothiTauton
GnothiTauton il 18/12/15 alle 15:56 via WEB
Crepet fa venire il malditesta a vederlo. Leggerlo poi ... Guarda che ogni tanto è meglio rilassarsi. Prova con <<il destino si chiama Clotilde>> di Giovannino Guareschi
 
 
Pitagora_Stonato
Pitagora_Stonato il 18/12/15 alle 16:06 via WEB
Crepet è solo nell'introduzione. Comuqneu mi rilasso, non credere, letture frivole non ne mancano! Di guareschi ho letto "le sorelle Materassi" e mi segno il titolo che hai suggerito.
 
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