EREMO MISANTROPO

Tragicamente vero

Il bue (Federico) dice cornuto all'asino (colui che si sforza di apparire profondo ma è solo oscuro)

Potrei darti ragione, ma solo in parte... Lunedì spiegherò, dal profondo della mia ignoranza, perché Federico, che mi è molto caro, non è così oscuro come appare dalla copertina. Almeno secondo me e per quel che ho letto.

Non lunedì, martedì.

Io e Federico.

Federico mi è sempre apparso come una meta irraggiungibile senza averlo mai letto. Mi limitavo di leggere quello che si diceva del suo pensiero, quello che si diceva della sua persona, della vita, tutto quello che leggevo al riguardo era scritto in termini assai complessi; talvolta l’ausilio di un piccolo dizionario di termini filosofici sarebbe stato d’aiuto, ma sai come sono i dizionari, soprattutto quelli tecnici? Ti spiegano un termine con altri tre termini dei quali non conosci il significato, dunque alla fine non leggi l’articolo iniziale ma passi il tempo sulle pagine del vocabolario.

Questo Federico era insomma descritto in maniera così difficile e criptica che davvero ho pensato a lungo di non essere all’altezza di affrontare la sua lettura.

Poi ha vinto la curiosità, ho abbandonato tutte le tesine, relazioni, discussioni, dispute su Federico e ho l’affrontato in prima persona circa una decina di anni fa. “Al di là del bene e del male”. Un colpo di fulmine? Un colpo di fulmine!

Il secondo capitolo in particolare.

Sono seguiti (non in questo d'ordine): Umano troppo umano, Aurora(non tutto), Ecce Homo, Così parlò Zaratustra (* di cui segue approfondimento), La gaia scienza.

Ho avuto problemi di comprensione? No non credo, non escludo neanche l'ipotesi che in realtà io non abbia capito nulla, eppure l'italiano è chiaro, il pensiero è chiaro, anche piacevole come lettura, come sintassi, musicale talvolta(complimenti ai traduttori a questo punto).

* Così parlò Zaratustra: il libro che spesso citava mio padre, o meglio mio padre tedescofilo pronunciava: "Also sprach Zarathustra" avendolo letto in lingua madre, cosa di cui si faceva vanto; deve esserci ancora in libreria il libro "Also sprach Zarathustra", ho fatto mille raccomandazioni che il libri che potessero avere un qualche, seppur minimo, valore antiquario non venissero venduti.

Ecco in questo caso posso dirti, sì è un poco oscuro, ma al pari di Dante Aligheri. Insomma cosa pensi tu al riguardo, Dante è più chiaro o più oscuro di Nietzsche?

Il problema di fondo è che si è fatto di Nietzsche esclusivamente un filosofo, un "dottore", mentre, secondo me, per come l'ho letto io, Federico è soprattuto un poeta, un poeta lirico per la precisione. Non c'è la musica e la rima? Pazienza ci sono gli argomenti, lo spettro delle emozioni umane, i sentimenti... e perbacco! Dove è oscuro, concediamogli, in quanto poeta, di aver usato una metafora o a una similitudine. Che facciamo priviamo i poeti delle metafore?

Concludendo, non è che Nietzsche sia oscuro, è che lo descrivono così.

ps.tutte le volte che ho scritto nietzsche, ho usato il copiaincolla.