EREMO MISANTROPO

La conoscenza. La verità. La paura. Il peccato. La colpa. La sofferenza. La coerenza. La consapevolezza. La libertà di essere se stessi.

La conoscenza della sofferenza.

Per un attimo ho avuto la tentazione... e poi le ho ceduto.

È vero nella bibbia si parla di frutto della conoscenza e non si specifica quale.Sì ma la conoscenza delle cose non porta solo sofferenza e poi un eterno paradiso terrestre sarebbe noioso, la sofferenza ci ricorda di essere vivi e apprezzare i momenti buoni.

Purtoppo, ormai, se sento parlare di mela nella Genesi mi viene un diavolo per capello, ma non è solo la mela, è in generale la volutamente fuoriviante lettura che ne è stata fatta, per non parlare della sua traduzione. Rimane un fatto, la conoscenza ha avuto un costo elevato.

Sì vabbè ma a volte sul fatto ci si ironizza sopra. Anche le pubblicità riportano Eva e la mela :-) "Secondo il catechismo della chiesa cattolica il frutto proibito dell'albero della conoscenza evoca simbolicamente il limite invalicabile che l'uomo, in quanto creatura, deve liberamente riconoscere e con fiducia rispettare. L'uomo dipende dal Creatore, è sottomesso alle leggi della creazione e alle norme morali che regolano l'uso della libertà.Il peccato consiste nell'abuso della propria libertà disobbedendo al comandamento di Dio." Quindi mi par di capire che la conoscenza del bene e del male equivale alla libertà di scegliere, cioè il desiderio di conoscenza, di libertà e non sottomissione, il libero arbitrio e non la fiducia imposta ma libera.

Esattamente come nella tua conclusione. Smettere di essere animaletti da cortile.