EREMO MISANTROPO
se non avete nulla da aggiungere astenetevi. Grazie
Messaggi di Novembre 2015
Post n°1293 pubblicato il 30 Novembre 2015 da Pitagora_Stonato
- Sei sicuro? Lo sai quello che stai andando a fare? - E' semplice basta credere molto in Dio e respirare piano. Tu credi in Dio? - No - Allora respira pianissimo
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"Sono lammalicato... ma ho finito il lanno e il neutlo lobelts"
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Post n°1290 pubblicato il 26 Novembre 2015 da Pitagora_Stonato
Ritratto sentimentale di Primo Levi
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Strage di Beslan è il termine con cui ci si riferisce al massacro avvenuto fra il 1° e il 3 settembre 2004 nella scuola Numero 1 di Beslan, nell'Ossezia del Nord, una repubblica autonoma nella regione del Caucaso nella federazione russa, dove un gruppo di 32 ribelli fondamentalisti islamici e separatisti ceceni occupò l'edificio scolastico sequestrando circa 1200 persone fra adulti e bambini. Tre giorni dopo, quando le forze speciali russe fecero irruzione, fu l'inizio di un massacro che causò la morte di più di trecento persone, fra le quali 186 bambini, ed oltre 700 feriti.
(...)
Vittime
Nella scuola sono state prese in ostaggio 1127 persone le quali sono state private di cibo ed acqua. Le vittime fra gli ostaggi furono inizialmente 331,[15][32][33] di queste 186 erano bambini. A causa delle ferite riportate durante la prigionia, altri due ex-ostaggi sono morti nel 2005, ed un altro nell'agosto del 2006, portando il computo totale a 334 morti.[34] Inoltre ci furono 11 morti fra la polizia russa e 31 fra i sequestratori. Circa 800 persone sono sopravvissute al sequestro, molti dei quali sono rimasti mutilati ed alcuni bambini orfani.[35] Il primo dei molti funerali fu celebrato il 4 settembre, il giorno successivo la fine della crisi, e molti altri la domenica successiva. Il lunedì seguente vennero sepolte oltre 120 persone.[36] Il cimitero locale era troppo piccolo per ospitare tutte le persone decedute e fu quindi allargato utilizzando un appezzamento di terra adiacente. L'esatto numero di persone che ricevette assistenza ambulatoriale immediatamente dopo la strage non è conosciuto, ma è stimato attorno a 700. Un analista militare moscovita, Pavel Felgenhauer, in una colonna del Moscow Times il 7 settembre 2004 concluse che il 90% delle persone prese in ostaggio rimase in qualche modo ferita. 437 persone, inclusi 221 bambini, subirono dei ricoveri ospedalieri. 197 persone furono ospitate al Children's Republican Clinical Hospital a Vladikavkaz, la capitale dell'Ossezia del Nord, e ad oltre una trentina in condizioni critiche fu effettuato un massaggio cardiaco. Altre 150 persone furono trasferite al Vladikavkaz Emergency Hospital. 62 persone, inclusi 12 bambini, furono curati in due ospedali locali di Beslan. Sei bambini con ferite gravi furono invece trasferiti via aerea a Mosca per ricevere trattamenti specialistici. La maggioranza dei bambini furono curati per ustioni, colpi d'arma da fuoco, ferite da detriti e mutilazioni causate da mine e bombe.[37][38] Alcuni dovettero subire amputazioni di arti o occhi. Molti bambini rimasero permanentemente disabili a seguito delle ferite subite.[35] L'enormità di feriti mise a dura prova l'intera macchina sanitaria locale con un'inadeguata disponibilità di bende e medicazioni.[39] Un mese dopo l'attacco, 240 persone (di cui 160 bambini) erano ancora ricoverati negli ospedali di Beslan e Vladikavkaz.[40] I bambini e i genitori sopravvissuti ricevettero assistenza psicologica al Vladikavkaz Rehabilitation Centre.[41]
Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Strage_di_Beslan
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L’Isis minaccia l’italia e dichiara: “Sgozzeremo i vostri politici”
... ... ... ...meglio che taccia... Pitson |
Oh giovane uomo che stamane sei passato davanti all'ufficio ... Oh giovane uomo con le braghe tela di Genova attillatissime... Oh giovane uomo mi domando perché tanto attillato per poi metterti il giaccone fino a mezza coscia... Oh giovane uomo così stretto e compresso... ma riesce a respirare qualcosa dentro quei calzoni? Pitston
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"La vera tragedia non è la cattiveria dei cattivi, ma la futilità delle buone intenzioni dei buoni"
M.Gramellini |
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Ma meno male che ti amo
Stamattina mi son svegliato e la prima cosa che ho pensato – anzi la seconda la prima è stata “ora devo proprio aprire gli occhi” – la seconda è stata pensa un mondo come questo identico a questo sputato con tutte le sue brutture e le sue bellezze il suo regno animale vegetale e minerale con tutto il suo cielo il suo sole le sue nuvole le sue città i suoi bambini il suo vento l’inchiostro i gatti le lacrime i libri le risate con tutte le sue guerre la stupidità gli dei i prati i mari di ignoranza le montagne di tristezza i laghi di paura i deserti di pazzia i grattacieli di solitudine gli ammezzati di stupidità pensa a un mondo come questo identico sputato dove però io non ti amavo
magari manco ti sapevo
ecco stamattina dopo che mi son svegliato dopo che ho aperto gli occhi ho pensato “ma meno male che ti amo”
e ti confesso che l’ho detto pure ad alta voce l’ho sussurrato nella solitudine della mia stanza
poi lo so a qualcuno potrebbe sembrare cosa di poco conto
beh non lo è.
Guido Catalano
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Post n°1283 pubblicato il 13 Novembre 2015 da Pitagora_Stonato
Perché si prendono certi i impegni inutili e assurdi, che finiscono puntualmente per trasformarsi in figure di merda.
Lo volete sapere perché Martin Heidegger, un individuo così mite e distinto, diventò nazista - lui che non sarebbe stato capace di far male a una mosca? Pur esprimendo un discutibile amore per il suolo natio, non c'è, in effetti, un'oncia di vero nazismo nel pensiero del povero Martin. E allora? Allora lui era nazista perché i nazisti lo chiamavano al telefono. Come va, Herr Professor? Appiamo pizogno ti lei! Zuo penziero è fontamentale per Cermania! Ma davvero? si chiedeva lui, grande esperto di tutte le forme dello stupore umano. Non avranno sbagliato numero? No, era proprio lui che cercavano: l'autore di Essere e tempo. Lo facevano sentire importante. Considerato. Lo invitavano alle loro parate, alle inaugurazioni. Lo passavano a prendere in macchina. La moglie, quella che preparava le torte, era contenta. Gli faceva bene, al Professor, vedere qualcuno. A volte i nazisti lo mettevano su un palco tutto addobbato di svastiche e aquile, a discorrere di cose per loro incomprensibili. E mentre quei criminali sonnecchiavano, aspettando educatamente che lui arrivasse alla fine, prendeva corpo la più grande figura di merda della storia della filosofia.
Ma lui, poveretto, non ci arrivava. Come poteva? Rientrava forse nei suoi doveri di profondo pensatore quello di far caso a quei lugubri addobbi, a quella gentaglia che lo applaudiva, prima di riportarlo a casa? Il suo unico pensiero sarà stato: allora funziona. Allora non sono un cretino. Hitler sarà pure brutto, ma si è accorto di me. Non morirò congelato nell’implacabile tramontana della Realtà. Emanuele TRevi - La cosa vera da " Figuracce" AA VV a cura di Niccolò Ammaniti
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Inviato da: cassetta2
il 17/07/2021 alle 18:53
Inviato da: cassetta2
il 24/04/2020 alle 08:47
Inviato da: arw3n63
il 14/09/2018 alle 19:08
Inviato da: Pitagora_Stonato
il 07/09/2018 alle 13:31
Inviato da: arw3n63
il 30/08/2018 alle 15:56