Creato da Pitagora_Stonato il 12/07/2010

EREMO MISANTROPO

se non avete nulla da aggiungere astenetevi. Grazie

 

Messaggi di Novembre 2015

Sangue - la morte non esiste

Post n°1293 pubblicato il 30 Novembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

 

- Sei sicuro? Lo sai quello che stai andando a fare?

- E' semplice basta credere molto in Dio e respirare piano. Tu credi in Dio?

- No

- Allora respira pianissimo

 

 

 
 
 

disse il saggio mandalino:

Post n°1292 pubblicato il 29 Novembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

 

"Sono lammalicato... ma ho finito il lanno e il neutlo lobelts"

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

da "Una stella tranquilla "- Pietro Scarnera

Post n°1290 pubblicato il 26 Novembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

Ritratto sentimentale di Primo Levi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

Chissŕ chi si ricorda:

Post n°1289 pubblicato il 23 Novembre 2015 da Pitagora_Stonato
 
Tag: beslan

Strage di Beslan è il termine con cui ci si riferisce al massacro avvenuto fra il 1° e il 3 settembre 2004 nella scuola Numero 1 di Beslan, nell'Ossezia del Nord, una repubblica autonoma nella regione del Caucaso nella federazione russa, dove un gruppo di 32 ribelli fondamentalisti islamici e separatisti ceceni occupò l'edificio scolastico sequestrando circa 1200 persone fra adulti e bambini. Tre giorni dopo, quando le forze speciali russe fecero irruzione, fu l'inizio di un massacro che causò la morte di più di trecento persone, fra le quali 186 bambini, ed oltre 700 feriti.

 

 

(...)

 

 

Vittime
Morti ufficiali
Ostaggi334
Polizia e civili8
Soccorritori2
Forze speciali11
Sequestratori31
Totale 386
-
Feriti stimati
Forze speciali30
Altri700
Totale 730

Nella scuola sono state prese in ostaggio 1127 persone le quali sono state private di cibo ed acqua. Le vittime fra gli ostaggi furono inizialmente 331,[15][32][33] di queste 186 erano bambini. A causa delle ferite riportate durante la prigionia, altri due ex-ostaggi sono morti nel 2005, ed un altro nell'agosto del 2006, portando il computo totale a 334 morti.[34] Inoltre ci furono 11 morti fra la polizia russa e 31 fra i sequestratori. Circa 800 persone sono sopravvissute al sequestro, molti dei quali sono rimasti mutilati ed alcuni bambini orfani.[35]

Il primo dei molti funerali fu celebrato il 4 settembre, il giorno successivo la fine della crisi, e molti altri la domenica successiva. Il lunedì seguente vennero sepolte oltre 120 persone.[36] Il cimitero locale era troppo piccolo per ospitare tutte le persone decedute e fu quindi allargato utilizzando un appezzamento di terra adiacente.

L'esatto numero di persone che ricevette assistenza ambulatoriale immediatamente dopo la strage non è conosciuto, ma è stimato attorno a 700.

Un analista militare moscovita, Pavel Felgenhauer, in una colonna del Moscow Times il 7 settembre 2004 concluse che il 90% delle persone prese in ostaggio rimase in qualche modo ferita. 437 persone, inclusi 221 bambini, subirono dei ricoveri ospedalieri. 197 persone furono ospitate al Children's Republican Clinical Hospital a Vladikavkaz, la capitale dell'Ossezia del Nord, e ad oltre una trentina in condizioni critiche fu effettuato un massaggio cardiaco. Altre 150 persone furono trasferite al Vladikavkaz Emergency Hospital. 62 persone, inclusi 12 bambini, furono curati in due ospedali locali di Beslan. Sei bambini con ferite gravi furono invece trasferiti via aerea a Mosca per ricevere trattamenti specialistici. La maggioranza dei bambini furono curati per ustioni, colpi d'arma da fuoco, ferite da detriti e mutilazioni causate da mine e bombe.[37][38]

Alcuni dovettero subire amputazioni di arti o occhi. Molti bambini rimasero permanentemente disabili a seguito delle ferite subite.[35] L'enormità di feriti mise a dura prova l'intera macchina sanitaria locale con un'inadeguata disponibilità di bende e medicazioni.[39] Un mese dopo l'attacco, 240 persone (di cui 160 bambini) erano ancora ricoverati negli ospedali di Beslan e Vladikavkaz.[40]

I bambini e i genitori sopravvissuti ricevettero assistenza psicologica al Vladikavkaz Rehabilitation Centre.[41]

 

Fonte   https://it.wikipedia.org/wiki/Strage_di_Beslan

 

 

 

 
 
 

Dalla prima pagina

Post n°1288 pubblicato il 23 Novembre 2015 da Pitagora_Stonato
 
Tag: pitson

L’Isis minaccia l’italia e dichiara: “Sgozzeremo i vostri politici”

 

...

...

...

...meglio che taccia...

Pitson

 
 
 

DETTAMI DELLA MODA (olé!Torero)

Post n°1287 pubblicato il 20 Novembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

 

 

Oh giovane uomo che stamane sei passato davanti all'ufficio ...

Oh giovane uomo con le braghe tela di Genova attillatissime...

Oh giovane uomo mi domando perché tanto attillato per poi metterti il giaccone fino a mezza coscia...

Oh giovane uomo così stretto e compresso... ma riesce a respirare qualcosa dentro quei calzoni?

Pitston

 


 
 
 

L'ultima riga delle favole

Post n°1286 pubblicato il 18 Novembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

 

 

 

"La vera tragedia non è la cattiveria dei cattivi, ma la futilità delle buone intenzioni dei buoni"

 

M.Gramellini

 
 
 

.

Post n°1285 pubblicato il 16 Novembre 2015 da Pitagora_Stonato
 
Tag: jenus

 

 
 
 

Ma meno male che ti amo

Post n°1284 pubblicato il 15 Novembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

Ma meno male che ti amo

 

Stamattina mi son svegliato

e la prima cosa che ho pensato

– anzi la seconda

la prima è stata

“ora devo proprio aprire gli occhi” –

la seconda è stata

pensa un mondo come questo

identico a questo

sputato

con tutte le sue brutture

e le sue bellezze

il suo regno animale

vegetale

e

minerale

con tutto il suo cielo

il suo sole

le sue nuvole

le sue città

i suoi bambini

il suo vento

l’inchiostro

i gatti

le lacrime

i libri

le risate

con tutte le sue guerre

la stupidità

gli dei

i prati

i mari di ignoranza

le montagne di tristezza

i laghi di paura

i deserti di pazzia

i grattacieli di solitudine

gli ammezzati di stupidità

pensa a un mondo come questo

identico

sputato

dove però

io

non

ti

amavo

 

magari

manco

ti sapevo

 

ecco

stamattina

dopo che mi son svegliato

dopo che ho aperto gli occhi

ho pensato

“ma meno male che ti amo”

 

e ti confesso

che l’ho detto pure ad alta voce

l’ho sussurrato nella solitudine della mia stanza

 

poi lo so

a qualcuno

potrebbe sembrare

cosa di poco conto

 

beh

non lo è.

 

Guido Catalano

 

 

 
 
 

"La vita, in fondo, non č che uno slalom tra figure di merda" niccolo ammaniti

Post n°1283 pubblicato il 13 Novembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

 

Perché si prendono certi i impegni inutili e assurdi, che finiscono puntualmente per trasformarsi in figure di merda.

Lo volete sapere perché Martin Heidegger, un individuo così mite e distinto, diventò nazista - lui che non sarebbe stato capace di far male a una mosca? Pur esprimendo un discutibile amore per il suolo natio, non c'è, in effetti, un'oncia di vero nazismo nel pensiero del povero Martin. E allora? Allora lui era nazista perché i nazisti lo chiamavano al telefono. Come va, Herr Professor? Appiamo pizogno ti lei! Zuo penziero è fontamentale per Cermania! Ma davvero? si chiedeva lui, grande esperto di tutte le forme dello stupore umano. Non avranno sbagliato numero? No, era proprio lui che cercavano: l'autore di Essere e tempo. Lo facevano sentire importante. Considerato. Lo invitavano alle loro parate, alle inaugurazioni. Lo passavano a prendere in macchina. La moglie, quella che preparava le torte, era contenta. Gli faceva bene, al Professor, vedere qualcuno. A volte i nazisti lo mettevano su un palco tutto addobbato di svastiche e aquile, a discorrere di cose per loro incomprensibili. E mentre quei criminali sonnecchiavano, aspettando educatamente che lui arrivasse alla fine, prendeva corpo la più grande figura di merda della storia della filosofia.

Ma lui, poveretto, non ci arrivava. Come poteva? Rientrava forse nei suoi doveri di profondo pensatore quello di far caso a quei lugubri addobbi, a quella gentaglia che lo applaudiva, prima di riportarlo a casa? Il suo unico pensiero sarà stato: allora funziona. Allora non sono un cretino. Hitler sarà pure brutto, ma si è accorto di me. Non morirò congelato nell’implacabile tramontana della Realtà.


Emanuele TRevi - La cosa vera


da " Figuracce" AA VV a cura di Niccolò Ammaniti

 

 
 
 

AREA PERSONALE

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

IN LETTURA

 

 

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Novembre 2015 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963