Creato da Pitagora_Stonato il 12/07/2010

EREMO MISANTROPO

se non avete nulla da aggiungere astenetevi. Grazie

 

Messaggi di Novembre 2015

Cose che io non so

Post n°1282 pubblicato il 13 Novembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

 

(...)

Eliah voleva costruire una statua della Madonna, una di quelle statue che sanguinano. Ce ne sono un sacco in giro. Servono soprattutto per vendere olii miracolosi o reliquie portentose alla gente accorsa in massa per assistere al miracolo. A volte anche solo per vendergli panini e lattine. Ci si arrangia come si può. Quella che voleva fare Eliah non sanguinava dagli occhi, o dalle stimmate. Molto più semplicemente le venivano le mestruazioni. C'era una grande folla di fedeli davanti alla statua. Tutti adoravano il sacro flusso. E guardavano. All'improvviso sopra la statua si accendeva una scritta al neon. Lo sponsor. La Lines, per esempio, o una ditta che produce assorbenti. Il flusso dei fedeli assorbito dalla visione. Il flusso delle vendite che sale. Poi arrestavano Eliah. Toglievano la statua, la portavano via. Il flusso dei fedeli si arrestava Tutti i flussi,uno dopo l'altro, cessavano.

 

(...)

 

tratto da "Cose che io non so" Matteo Galliazzo - "Gioventù cannibale"

 

 
 
 

Balada triste de trompeta

Post n°1281 pubblicato il 10 Novembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

 

 
 
 

... pensa se con una cosė bella giornata uno deve stare chiuso in ufficio...

Post n°1280 pubblicato il 10 Novembre 2015 da Pitagora_Stonato
 


... pensa se con una così bella giornata uno deve stare chiuso in ufficio...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Così ho spostato la scrivania sul marciapiede!

PITSTON

 
 
 

*

Post n°1279 pubblicato il 10 Novembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

 

 
 
 

Ma potrebbe essere pericoloso

Post n°1278 pubblicato il 09 Novembre 2015 da Pitagora_Stonato
 
Tag: mp3

 

 

Diceva che andare in bici le faceva un sacco bene, lo sforzo, la concentrazione, la fatica impedivano il palesarsi delle vocine nel cervello...

 

Dice che ora che ha fatto il fiato e le gambe le vocine nel cervello sono tornate...

 

.... suggerirei di usare le cuffie con l'mp3 come fanno tutti quelli che corrono il sabato e la domenica mattina al parco.

 
 
 

.

Post n°1277 pubblicato il 09 Novembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

 

 
 
 

COME NO!

Post n°1276 pubblicato il 06 Novembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

 

 

"...vivo consumando


un'incrollabile fiducia nel futuro


con un sorriso, vedi,


che sto conciliando


al vago senso che ho di averlo preso in culo."

D.S.

 
 
 

Dico che se invece di sčminali leggi

Post n°1275 pubblicato il 04 Novembre 2015 da Pitagora_Stonato

 

 

seminàli, forse la faccenda sta diventando grave.

 
 
 

La Donna con pių figlie di tutta Gerusalemme:

Post n°1274 pubblicato il 04 Novembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

Hind al-Husseini  (25 aprile, 1916 a Gerusalemme - 13 Settembre, 1994 a Gerusalemme)

 

"Il funerale di Hind, cui presero parte le principali autorità cittadine e palestinesi, fu una fedele rappresentazione di quella che era stata la sua vita. Ma soprattutto, fu una riscossa per le donne. Furono loro, quella volta, le protagoniste di un rito altrimenti prerogativa maschile
Hind amava ripetere alle sue studentesse che il vero leader è colui che lascia degli eredi, e così le aveva cresciute insegnando loro a perpetuare la sua opera, in modo che il collegio non morisse con lei. Sarebbe stata felice di vedere come ogni suo insegnamento avesse trovato in quel giorno di dolore una sua manifestazione
Quando la bara uscì dalla moschea stracolma di fedeli, le donne, con il capo coperto da un fazzoletto bianco in segno di purezza, portavano i doni destinati alla famiglia e quindi anche alle ragazze del collegio: riso, farina, sale, carne, frutta, vestiti, denaro, come vuole la tradizione. Il corteo si avvia in direzione del cimitero. Qui un nutrito gruppo di donne, sfidando i precetti del Corano e l'autorità del muftì, che le ammoniva di allontanarsi, si rifiutò di abbandonare il luogo della sepoltura.
Il muftì ebbe un acceso diverbio con una di loro, un'anziana insegnante di Dar Al Tifel. L'uomo la conosceva bene, era stata allieva del collegio, e aveva trascorso tutta la vita accanto a Hind. «Zeina,» le disse «ti prego, non costringermi a usare le maniere forti, ora vai.» Ma Zeina, con la stessa fierezza che le brillava negli occhi quando Hind le aveva rivolto la parola per la prima volta, appoggiata, alle mura della Città Vecchia insieme agli altri cinquantadue bambini di Deir Yassin, non si spostò di un millimetro. Allora il muftì la spinse dolcemente nel tentativo di allontanarla. La folla rimase ammutolita quando, per tutta risposta, Zeina sollevò il braccio e diede uno schiaffo alla massima carica religiosa musulmana della città.
Zeina e le altre donne l'ebbero vinta, e rimasero accanto a Hind sino alla fine. Quel giorno, molte di loro compresero che quella donna straordinaria, con il suo esempio, aveva trasmesso loro non solo la virtù della pazienza, ma anche il coraggio.
Il cordoglio per la sua scomparsa fu così sentito dalla comunità araba di Gerusalemme, che il lutto durò dieci giorni, invece dei tre abituali, e ogni sera un muezzin andava a pregare sulla sua tomba."

 

Da "Miral" di Rula Jebreal

 
 
 

Bella era bella, morta era morta

Post n°1273 pubblicato il 02 Novembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

 

 

«Signora Troya, adesso si calmi».

«Mio marito mi ha lasciata, non sono più la signora Troya».

«Beh, in ogni caso, come cognome faceva abbastanza cagare» era intervenuto, consolatorio,Jacopo.

«Non incominciamo con la storia del mio cognome» aveva ammonito Perla. «Si può sapere piuttosto dove hai trovato questo medico Mike Tyson che ti ha conciata così?».

«Era un'offerta su Groupon, facevano il settanta per cento di sconto; in pochi minuti, diceva, eliminate il codice a barre dal vostro labbro superiore; sembrava una cosa così semplice, invece.., in autobus, mi guardavano tutti».

«Groupon? Autobus? Mamma, non siamo così povere, cazzo, ci potevi almeno andare in taxi».

«A proposito del codice a barre...» aveva ancora tentato Jacopo.

«Sei una cretina ma', papà ha fatto bene a mollarti».

«Lo so, lo so, hai ragione, non capisco cosa mi sia preso, deve essere che l'offerta prima diceva: "Ottanta per cento di sconto, Sushi per due, atmosfera romantica" e ho pensato che solo due mesi fa ci sarei andata con tuo padre... Ahhh... sto così male».

«Ti porto un bicchiere d'acqua, prendi la pastiglia, poi vedrai che ti sentirai meglio».

«Non voglio la pastiglia, non voglio diventare una grassa donna di mezz'età impasticcata, ci deve essere un'alternativa, cazzo!».

«Da quando in qua dici "cazzo", ma'?».

«Da adesso, voglio cambiare, muovermi, non voglio più stare così: ferma, come un fiore piantato in un vaso. Voglio essere un'altra, voglio dire e fare cose diverse, voglio smettere con gli psicofarmaci: Perla, figlia mia, aiutami a trovare un'alternativa, ci deve essere un'alternativa».

«Beh, l'alternativa ci sarebbe...» aveva spiegato Jacopo, tirando fuori dalla tasca la scatoletta di liquirizia.

Valentina l'aveva fulminato con lo sguardo.

«E perché no?» aveva, invece, incoraggiato Perla. «Magari si prende bene, chi può dirlo?».

Così Jacopo aveva rollato un paio di canne, una grossa come un cannolo alla crema da far girare tra loro ragazzi e una più piccola, a uso esclusivo della madre di Perla, perché preferiva non doversi mettere in bocca qualcosa che fosse transitato tra la carne rigonfia dell'ex signora Troya.

«Come devo fare?» si era informata lei, afferrando tremante il sottile cilindretto bianco.

«Accendi e aspira ma', aspira come se non ci fosse un domani, poi chiudi gli occhi e lasciati andare» aveva spiegato, didattica, Perla.

Così la signora aveva acceso, aspirato, poi aveva chiuso gli occhi e si era lasciata andare contro lo schienale del divano.

«Non sento niente».

«Dalle tempo, deve salire, rilassati».

«Sì, hai ragione devo rilassarmi, rilassiamoci tutti».

E si erano rilassati.

Perla aveva tirato fuori dal frigo delle birre gelate e, quando era arrivata la fame chimica, un paio di pizze ai quattro formaggi erano finite nel forno a microonde. Il tempo era passato piacevolmente: fumando, bevendo, mangiando e teorizzando un po' su tutto; tanto che le femmine del gruppo a un certo punto erano giunte a stabilire come la vita, in fondo, potesse essere perfetta anche senza maschi. Insomma, a ben vedere: i maschi erano una categoria molto sopravvalutata.

Anche Jacopo, in qualità di unico maschio presente, aveva aderito entusiasta alla tesi nella convinzione che, quando lo sballo fosse sceso e il gruppo si fosse sciolto, Valentina - l'unica femmina della cui opinione lui si preoccupasse avrebbe cambiato idea.


da "Bella era bella, morta era morta" di Rosa Mogliasso

 

 
 
 

AREA PERSONALE

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

IN LETTURA

 

 

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Novembre 2015 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963