Creato da Pitagora_Stonato il 12/07/2010

EREMO MISANTROPO

se non avete nulla da aggiungere astenetevi. Grazie

 

Messaggi di Dicembre 2015

In sintesi

Post n°1311 pubblicato il 29 Dicembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

 

Nietzsche

mi mesce

le visce(re)

PITSTON

 

 

 


anche se non mi ricordo mai dove va messa la "s"

 
 
 

Ricevi messaggi solo dagli amici, dunque

Post n°1310 pubblicato il 25 Dicembre 2015 da Pitagora_Stonato

 

 

Grazie, ho letto solo oggi.

 

Ricambio gli auguri e buon 2016 anche a te

 
 
 

Ecco:

Post n°1309 pubblicato il 23 Dicembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

 

 

 

Chi sa di essere profondo, si sforza di esser chiaro. Chi vuole apparire profondo alla folla, si sforza di esser oscuro. Infatti la folla ritiene profondo tutto quel di cui non riesce a vedere il fondo.

F.N.

 
 
 

Joyeux Noël

Post n°1308 pubblicato il 23 Dicembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

Se stasera non avete nulla di meglio da fare, su TV2000

 

 

 

 

 
 
 

Si può morire di ciliegie?

Post n°1307 pubblicato il 19 Dicembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

Si può morire di ciliegie?

Si può morire di ciliegie?
quante ne devo mangiare di ciliegie
per morire di ciliegie?
Se mai dovessi suicidarmi
m’ammazzerei di ciliegie.

E si può morire di mancanza di gatti?
Per quanto tempo ancora
potrò vivere in assenza di un gatto nella mia vita?
Un giorno o l’altro mi troveranno stramazzato al suolo
e il Coroner dirà:
“Minchia una crisi d’astinenza da gatti di questo livello non l’avevo mai vista”.

E si può morire di mancanza di tuoi baci?
Per quanto ancora potrò sopravvivere senza?
Un giorno andrò in coma da mancanza di tuoi baci
e il medico dirà:
“Minchia trovatela subito!”
“Chi?” chiederà la capo infermiera.
“Ma come chi? La baciante!”.

E si può morire di solitudine?
Quante gocce di solitudine ancora
potranno assorbire i miei occhi?

Oggi ho comprato un chilo ciliegie
le mangerò stanotte
ne mangerò poche
lentamente
e bene.
Tranquilla, bambina
nessuna voglia di crepare.
Per essere un poeta
sono troppo di buon umore.

 

http://www.guidocatalano.it/?p=2263

 
 
 

Baci e bacetti... ahahahah

Post n°1306 pubblicato il 18 Dicembre 2015 da Pitagora_Stonato

 

 

Oggi tutti i clienti che fanno gli auguri e bacetti e bacetti...

 

 

Tutti con la testa già in festa.

 

 

Ma lo sapete che mancano ancora tre giorni lavorativi completi?

 
 
 

Io, Pierre Rivière

Post n°1305 pubblicato il 18 Dicembre 2015 da Pitagora_Stonato
 


Cesare Lombroso ebbe un'idea geniale. A corredo dei suoi saggi pensò di costruire il primo testo multimediale a uso ansiolitico. Fece fotografare (si era all'esordio dell'uso della fotografia, si usavano ancora i dagherrotipi) il volto dei criminali e per quelli che non riuscì a immortalare sulla lastra ordinò un ritratto a matita; poi li pubblicò come un'appendice a forma di album; con una breve didascalia sotto ciascuna faccia. Il significato di quell'operazione mediale era alla fine esplicitato. Al lettore impaurito, al cittadino «moderno» Lombroso chiedeva: assomigli tu a quella faccia, hai forse due dita di fronte, il lobo dell'orecchio è attaccato al collo, i tuoi occhi sono forse sormontati da un unico, folto sopracciglio? E siccome 1 maggioranza di quei trepidanti, in cuor loro, rispondeva che no, la loro faccia era ben diversa, ecco che allora, ciascuno di loro poteva finalmente considerarsi parte di una comunità di uomini definitivamente proba, non più violenta ma mite e sensibile.

Finalmente il mondo moderno poteva dormire sonni tranquilli, sarebbe stato compito della giustizia e della psichiatria arrestare quei mostri, e punirli assicurandoli nelle segrete delle galere e dei manicomi. Finalmente il mondo moderno poteva e sapeva distinguere tra bene e male, tra empio e giusto, tra normale e patologico: bastava un segno esteriore a richiamare quella diversità interiore, bastavano labbra carnose per alimentare i peggiori sospetti.

E’ trascorso un altro secolo dalla pubblicazione di quelle fotografie. Eppure non passa giorno in cui un quotidiano o la televisione non ci avvertono che «un ragazzo di buona famiglia» ha compiuto questo o quel misfatto raccapricciante. Chi sono dunque le «famiglie perbene», le «buonefamiglie» del Duemila? Non sono forse l'ultimo retaggio di quella speranza che Lombroso aveva consentito? Non sono forse il denaro, l'appartenenza sociale a facilitare quell'imbroglio così terribile? Non si sono forse illusi molti nostri concittadini che è sufficiente una bella macchina, una professione remunerativa, per far parte di quella comunità di buoni e di normali, cosi come lo erano i nostri nonni che non avevano la fronte corta o strane circonferenze craniche?

L'infinito bisogno di consolazione per dirci quotidianamente, per ripetere all'infinito a noi stessi che non siamo Pietre Rivière, che siamo moderni, che la nostra economia è cresciuta e che anche la nostra anima è migliorata. Questo ci dobbiamo dire tutti i giorni, di questo abbiamo bisogno per salvarci la coscienza. E quando un ragazzo uccide senza motivo, ecco scattare l'alibi di un Dna patologico o di qualche condotta impulsivo-compulsiva che assomiglia a un «raptus». Già, il raptus; come farebbero i giornalisti a spiegare quell'assassinio se non utilizzando ,questa parola che contiene la più vergognosa auto-assoluzione di massa? Il «raptus» (come il determinismo biologico o psicoanalitico) assolve tutti perché promette di trovare una vera e unica causa (il capro espiatorio) per quegli atti inumani, così non c'è e non si deve ricercare alcuna correità nella famiglia, nella scuola, nel quartiere, negli amici: tutti felicemente assolti. Uno solo, il condannato, Pierre Rivière centosettant'anni fa, le ragazze di Foggia, Maso, Simone... oggi. Possiamo finalmente prender sonno sereni, il mostro è stato riconosciuto, descritto, fotografato, rinchiuso, e noi, noi siamo tornati a essere normali, siamo rientrati nella nostra famiglia perbene, le nostre reti sociali si sono di nuovo dimostrate sane e salde.



dall'introduzione di Paolo Crepet a "Io, Pierre Rivière, avendo sgozzato mia madre, mia sorella e mio fratello..."

 

 
 
 

E' Natale... si accendono le luci!!!

Post n°1304 pubblicato il 16 Dicembre 2015 da Pitagora_Stonato

 

 

 

 

 

 

 

 

Oh! Come sono felice...

 
 
 

Se la vita ti dà limoni, allora

Post n°1303 pubblicato il 15 Dicembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

 

Il discepolo sedeva di fronte al Maestro, e gli pose una questione che lo rendeva dubbioso.

“Maestro, certamente lei avrà sentito quel detto che dice, se la vita ti dà limoni, tu fatti una limonata”.

“Certamente” rispose il saggio, “Ciò in ottemperanza con le leggi del Dharma e con la natura – Buddha che risiede in tutte le cose. Non c’è nulla di negativo o positivo in sé; noi cogliamo la vita a seconda della nostra disposizione.”

“Ne consegue quindi” chiese ancora l’allievo “che se la vita ti porta arance, tu devi farti una aranciata?”

“Ma certamente” rispose ancora il sant’uomo, “così come per tutte le cose, la Natura ci offre il destro per poterci adattare.”

“E quindi” chiese ancora il novizio, “Quindi, se ci fornisse mandarini ci faremmo una mandarinata, se miele, una melata, se cocomeri una cocomerata?”.

“Di nuovo, e sempre, sì” rispose paziente il Maestro, “il concetto, al contrario dei nomi delle cose, permane ed è sempre identico a se stesso”.

“Maestro” chiese quindi il discepolo, “cosa dovremmo fare qualora la vita ci desse le chiavi?”

 

Si dice che il Maestro rifilasse al giovane una pappina così perfetta da fargli immediatamente raggiungere il Nirvana, lì, senza neppure scendere dal cuscino zafu.

 

 

https://leggodunquesono.wordpress.com/2015/10/22/se-la-vita-ti-da-limoni-allora/

 

Carlo Vanni - Non ci resta che leggere

 
 
 

se stasera non avete nulla di meglio da fare

Post n°1302 pubblicato il 15 Dicembre 2015 da Pitagora_Stonato
 

 

 

mi pare su RAI5 in prima serata

 
 
 

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