EREMO MISANTROPO
se non avete nulla da aggiungere astenetevi. Grazie
Messaggi di Aprile 2016
Subito o mai. Daniel Pennac |
Post n°1351 pubblicato il 12 Aprile 2016 da Pitagora_Stonato
La cameriera-genio ora vi canto. Canto della nascosta sapienza, dell'ambizione sepolta e dei sonetti segreti scarabocchiati sul tovaglioli da cocktail, di archi plantari piangenti, di cuochi strepitanti, di clienti ac condiscendenti e di occhi distolti dall'antica Grecia e posati sull'antica greppia; di scottature e pizzicotti e spirito e intelligenza pratica; di una donna unicamente americana che vive un compromesso unicamente americano, io canto. Canto la cameriera-genio. Okay, d'accordo... probabilmente non è un vero genio. Però e istruita E laureata in sanscrito, in etnoastronomia, in musicologia islandese, o in qualcosa di non meno valore sul mercato contemporaneo. Anche riuscisse a trovare lavoro nel suo campo di elezione, non si guadagnerebbe la pagnotta.— e allora preferisce metterla in tavola (la cameriera-genio non va confusa con la cameriera aspirante-attrice, così dominante a Manhattan e a Los Angeles e così diversa dalla consorella per temperamento e Q.I.). Come tipo, la cameriera-genio è dolce e impertinente, spiritosa e sveglia; giovane, sottovalutata, fatalista, stanca, giuliva (non felice, gioconda: c'è differenza, e lei la conosce), un pizzico bohémienne, spesso alcolista-borderline, sovente bella (anche se con i capelli maleodoranti di cucina e di bar); indipendente come un orso di grotta (anche se spera sempre nel «vero amore») e, soprattutto, genuina. Sentimentale in clandestinità, si sdilinquisce per bambini e vecchietti, ma soltanto la paura di disoccupazione la frena dal consegnare a un cliente molesto, insieme al conto, i di lui testicoli. Non disdegna un po' di civetteria di buona qualità, e se flirtate con arguzia e verve, può anche darsi che facciate centro. Tuttavia non dovete mai, dico mai, cercare di colpirla su di lei con il vostro CV. La sua tolleranza verso i pretenziosi yuppie scade alla fine del turno di lavoro, a volte ancora prima. Lei legge gli uomini come un menù, e sa sempre quando le vengono proposti degli avanzi o un soufflé artificiosamente gonfiato. Vi capitasse mai la fortuna di poterla accompagnare a casa sua, in quel monolocale con le librerie da due soldi e i manifesti di Frida Kahlo, scoprirete che mentre nella sala da pranzo pubblica è competente solo in quanto le serve, nella stanza da letto privata è una virtuosa dal palato fino. Cinque stelle e anche più! E dopo, avrete modo di discutere della teoria del caos o del triplice aspetto della Dea Madre nelle forme di arte universali - mentre le massaggiate i piedi tumefatti. Alla fine lascerà la ristorazione per una scuola di perfezionamento o per il matrimonio: ma a meno che non ottenga una borsa di studio o buone condizioni di divorzio, è probabile che torni, qualche anno dopo, a recitare le specialità del giorno con quella sua speciale mescolanza di calore ed ennui. Emissaria erudita dell'uovo fritto, portatrice colta di polenta e gamberetti, angelo annunciatore delle torte di mele, la cameriera-genio è attualmente di turno in centinaia di ristoranti degli Stati Uniti: sorriso pronto, salsa alla cintura. Quindi fate un ripasso al vostro Schopenhauer, fate l'ordinazione.,. e mancia, ragazzi, mancia. Oggi si merita un po' di sollievo. E lei che ora io canto. Playboy, 1991
da "Le anatre selvatiche volano al contrario" -Tim Robbins - B.C. Dalai editore
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Post n°1350 pubblicato il 07 Aprile 2016 da Pitagora_Stonato
Un arabo, e un ebreo aprono insieme un ristorante di fronte alla sede delle Nazioni Unite...
Sembra l'inizio di una barzelletta a sfondo razziale Ma quella dell'Isaac & Ishmael non era una storiella buffa. Certo, aveva i suoi aspetti umoristici, come ogni impresa degna di esser vissuta, e nessuno dei due, l'arabo e l'ebreo, era un vecchio rospo barboso, eppure l’I & I era un'iniziativa importante, un'iniziativa idealistica, forse un'iniziativa eroica
Un arabo e un ebreo decisero di aprire un ristorante insieme. Doveva essere un gesto di insolita cooperazione, una riconciliazione simbolica, una dichiarazione esemplare a sostegno della pace, nel Medio Oriente e oltre. Se si riusciva a dimostrare su piccola scala che due persone tradizionalmente, "naturalmente" nemiche potevano unirsi per uno scopo comune, vantaggioso per entrambi, non era pensabile che anche i contendenti a livello globale potessero esserne indotti a guardarsi negli occhi, a esplorare la strada di un'amicizia reciprocamente vantaggiosa? Questa era la retorica, questa la speranza.
«Hai mai sentito parlare dell'amore cosmico» chiese Spike Cohen, il socio ebreo, l' "Isaac" di Isaac & Ishmael. «Be', tra arabi ed ebrei esiste già un odio cosmico. Da quanto si odiano, l'odio ha permeato la polvere, l'odio è salito fino alle stelle del cielo. Mitigare un simile odio non è cosa facile, ma le cose facili le ho già fatte. Per il bene dell'umanità, per il bene dei nostri nipoti, l'amico Abu e io affrontiamo insieme questa impresa, la più difficile.»
«Mio padre diceva sempre» interloquì Roland Abu Hadee (l'"Ishmael" di Isaac & Ishmael, si capisce) «che nel giardino di Allah crescono ravanelli di ogni sorta. Anche se personalmente non condivido la concezione che di Allah aveva mio padre, questo proverbio mi è sempre piaciuto. Anzi, il ristorante l'avrei voluto chiamare I Due Ravanelli, ma l'amico Spike non ne era particolarmente entusiasta. Isaac & Ishmael è stato il nostro primo compromesso. Ingegnoso, no? Vedete quante cose si possono fare?»
Indubbiamente. D'altra parte, si può pensare che otto organizzazioni diverse sarebbero state altrettanto interessate a dare alle fiamme un ristorante chiamato I Due Ravanelli?
(…)
Fuori, in United Nations plaza, l'acqua era più tiepida, seppure decisamente più sull'acido. La pioggia aveva il colore e il sapore del sudore di rospo, e così era stata per tutto il giorno. Adesso condiva come aceto le unità televisive mobili che cominciavano a disputarsi lo spazio sull'angolo tra la piazza e la 49' street.
L'interesse dei media per la riapertura di Isaac & Ishmael era ancora più vivo che alla prima inaugurazione. Un ristorante intitolato alla fratellanza arabo-ebraica poteva offrire materia per un servizio speciale, ma un ristorante che poteva' saltare in aria da un momento all'altro riducendosi in semi di sesamo sotto lo sguardo delle telecamere rappresentava potenzialmente un servizio da prima pagina.
Come in una coreografia, assieme ai giornalisti arrivarono i dimostranti: piccoli gruppi male in arnese di estremisti palestinesi e sionisti. I poliziotti si preoccuparono subito di tenerli separati, anche se quando le scritte sui cartelli intrisi di pioggia cominciarono a stingere, solo i copricapi permettevano ancora di distinguerli. «Osserva la somiglianza delle scarpe» disse Spike. «Sì» convenne Abu, uscito di cucina. «Per un uccello nell'aria, sono zucchetti contro canovacci da cucina. Per un insetto sulla strada, tra le due parti non c'è nessuna differenza.»
da " Coscine di pollo " Tom Robbins - edizione B.C.Dalai editore - I TASCABILI
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"...anche il re del cioccolato pare sia coinvolto nella faccenda". Non ci credo, no. Garantisco io per Willy Wonka!
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Post n°1348 pubblicato il 05 Aprile 2016 da Pitagora_Stonato
ma poi, viste le premesse sbagliate, non vedo come si possa arrivare a delle conclusioni...
in tema:
"L'essenza del cristianesimo ci è illustrata dalla storia del Giardino dell'Eden. Il frutto che era proibito raccogliere si trovava sull'Albero della Conoscenza. Il significato è che tutte le sofferenze sono dovute al tuo desiderio di capire com'è che vanno le cose. Saresti potuto rimanere nel Giardino dell'Eden se solo avessi tenuto chiusa la tua fottuta bocca e non avessi fatto nessuna domanda. " Frank Zappa (21 dicembre 1940 - 4 dicembre 1993)
ps. il frutto non è una mela |
Inviato da: cassetta2
il 17/07/2021 alle 18:53
Inviato da: cassetta2
il 24/04/2020 alle 08:47
Inviato da: arw3n63
il 14/09/2018 alle 19:08
Inviato da: Pitagora_Stonato
il 07/09/2018 alle 13:31
Inviato da: arw3n63
il 30/08/2018 alle 15:56