Creato da Pitagora_Stonato il 12/07/2010

EREMO MISANTROPO

se non avete nulla da aggiungere astenetevi. Grazie

 

Messaggi del 20/10/2015

Nudo che scende una scala

Post n°1264 pubblicato il 20 Ottobre 2015 da Pitagora_Stonato
 

 

La gente fa i conti con le proprie disgrazie fisiche, le dita mozze dei piedi e delle mani, le cicatrici, le ustioni, la febbre, il cancro, i microbi, le infezioni, le ferite e le ossa rotte. Non fa mai i conti con i lividi e le cicatrici accumulati nell'involucro interiore a formare un completo universo di reazioni, un mondo riflesso in cui nulla sfugge all'interpretazione personale, poiché passa attraverso questo caleidoscopio della memoria, queste sensibili lastre fotografiche della psiche, questo assemblaggio di chimici emozionali attraverso cui ogni parola, ogni avvenimento, ogni esperienza, viene filtrata, digerita, deformata, prima di essere di nuovo proiettata sulle persone e sui rapporti.

Il movimento dell'io e dei suoi tanti strati, descritto da Duchamp nel suo Nudo che scende una scala, i molteplici io cresciuti in modo diseguale, non uno a uno, parallelamente, in una sola direzione, ma composti da numerose giustapposizioni che rivelano le infinite spirali del carattere, così come la terra rivela i suoi strati, un'infinita costellazione di sentimenti che si espandono altrettanto misteriosamente dello spazio e della luce nel regno dei pianeti.


da "le quattro stanze del cuore" Anaïs Nin

 

 
 
 

Le quattro stanze del cuore - Anaïs Nin

Post n°1263 pubblicato il 20 Ottobre 2015 da Pitagora_Stonato
 

 

 


... l'amore non muore mai di morte naturale. Muore perché non sappiamo come nutrirlo, muore di cecità ed errori e tradimenti. Muore di malattie e ferite, muore di stanchezza, si avvizzisce, si appanna, ma non muore mai di morte naturale. Ogni amante potrebbe essere portato in tribunale come assassino del suo proprio amore. Quando qualcosa ti ferisce, ti rende triste, io mi precipito per schivarlo, per correggerlo, cercando di sentire quello che senti tu, e tu invece ti volti e con un gesto di impazienza mi dici: "Non ti capisco"


**


Un intenso e vivido presente è il miglior esorcista del passato


**


Sorrideva di fronte a questo grande desiderio che ha l'uomo di costruire città, quando è tanto più difficile costruire rapporti, a questo bisogno di conquistare nuove terre quano è tanto più difficile conquistare anche un solo cuore, soddisfare un bambino, creare una perfetta vita umana. Il bisogno dell'uomo di inventare, circumnavigare lo spazio quando è tanto più difficile vincere lo spazio che separa gli esseri umani, il bisogno dell'uomo di organizzare sistemi filosofici quando è tanto più difficile comprendere anche un solo uomo, e quando i più grandi abissi dell'umana natura giacciono per metà inesplorati.


**


Tutte le grandi fughe che ti allontanano dalla vita, alla fine ti scaricano in luoghi di espiazione.


**

... come spesso la gente dimentica le sue prime intuizioni, fino al momento in cui la fine di un'amicizia, la fine di un amore, risvegliano quella prima impressione a lungo sepolta, che ricompare a testimoniare come, negli esseri umani, i sensi animali percepiscano chiaramente i pericoli, le trappole, ma vengano spesso messi da parte per seguire un cieco impulso, nella direzione opposta a quella dell'autoconservazione. A testimoniare che gli esseri umani possiedono un senso del pericolo, ma che un qualche altro desiderio, un qualche altro impulso, li richiama e li trascina precisamente verso quelle trappole, verso l'autodistruzione


Le quattro stanze del cuore - Anaïs Nin

 
 
 

Oggi musica

Post n°1262 pubblicato il 20 Ottobre 2015 da Pitagora_Stonato
 

 
 
 

Dentista paragnosta

Post n°1261 pubblicato il 20 Ottobre 2015 da Pitagora_Stonato
 

 

Peccato mi vien da dire, solo due appuntamenti, perché è così tanto carino questo giovane dentista!

 

Lì sul lettino con la bocca spalancata e la lampada sugli occhi l'ho osservato per bene, bel viso, begli occhi, bel sorriso (senza mascherina), bella forma della testa, bell'orecchio (uno, quello dalla mia prospettiva), bell'incarnato...

 

Non riusciva a sistemare quel foglio di gomma in bocca

 

Allora  ho detto : "facciamo senza?!"

Ha riso; maliziosamente (che fa provoca?)

(non ci credo ora di aver detto una cosa del genere)

 

dal quel riso in poi ... e ad un certo punto ho pensato:

 

"e se è capace di leggerti il pensiero?!?!"

 

 

 

 
 
 

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