EREMO MISANTROPO

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"Dio la benedica Mr.Rosewater" Kurt Vonnegut

Perché tante anime tornano volontariamente sulla Terra dopo avervi fatto fiasco e trovato la morte, fatto fiasco e trovato la morte, fatto fiasco e trovato la morte? Perché il Cielo è così vuoto. Su quelle porte opaline si dovrebbero incidere queste parole:
UN PICCOLO NIENTE, O SIGNORE, VA LONTANO.
Ma le uniche cose scritte sul portale infinito del paradiso sono i graffiti delle anime vandaliche. "Benvenuti alla Fiera mondiale bulgara!" dice una protesta scritta a matita. "Meglio rossi che morti" opina un'altra. "Non sei un uomo finché non hai mangiato carne nera" suggerisce un'altra.* E questa è stata corretta in modo tale da presentarsi così: "Non sei un uomo finché non sei stato carne nera". "Dove si può fare una buona scopata da queste parti?" chiede un'anima prava, provocando la risposta seguente: "Prova 'La ballata dell'ultimo menestrello' di Alfred Lord Tennyson".**
Il mio personale contributo:

Quelli che scrivono sui muri del paradiso

Palline di merda dovrebbero fare.

E quelli che leggono questo arguto avviso

Quelle palline dovrebbero mangiare.

*Con un chiaro sottinteso sessuale. [N.d.T]
** Gioco di parole su lay, nel doppio senso di "scopata" e "ballata". [N.dT]

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(....)Tolse la rivista dalle mani di Fred (...)
Harry non mostrò di aver udito. Guardava con aria torva la foto di una francesina in bikini.
Fred, rendendosi conto di sembrare, a Harry, un individuo squallido e asessuato, cercò di dimostrargli che si sbagliava. Gli mollò una gomitata, da uomo a uomo. "Ti piace quella, Harry?" domandò.
"Mi piace cosa?"
"Quella ragazza lì."
"Quella non è una ragazza. E un pezzo di carta."
"A me pare una ragazza." Fred Rosewater gli lanciò un'occhiata maliziosa.
"Allora ti lasci imbrogliare facilmente" disse Harry. "È fatta con l'inchiostro su un pezzo di carta. Quella ragazza non è sdraiata lì sul banco. E a mille miglia di distanza, non sa nemmeno che siamo vivi. Se questa fosse una ragazza vera, io per campare non dovrei far altro che starmene in casa a ritagliare fotografie di grossi pesci"

Aida

Quella sera lui e Sylvia andarono al Metropolitan per la prima di una nuova rappresentazione dell'Aida. I costumi erano stati pagati dalla Fondazione Rosewater. Alto e tirato a lucido, Eliot aveva un magnifico aspetto nel suo frac, con il faccione roseo e cordiale, e gli occhi azzurri accesi dagli effetti dell'igiene mentale.

Tutto andò bene fino all'ultima scena dell'opera, durante la quale l'eroe e l'eroina venivano chiusi in una cripta e lasciati là a morire soffocati. Mentre la coppia condannata si riempiva i polmoni, Eliot le gridò:" Durerete molto di più se non vi sforzerete di cantare".

da "Dio la benedica Mr. Rosewater" Di Kurt Vonnegut

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Credevo che la violenza fosse nelle urla,nelle botte, nella guerra e nel sangue.Adesso so che la violenza è anche nel silenzio,e qualche volta è invisibile a occhio nudo.La violenza è il tempo che risana le ferite,la sequenza irriducibile dei giorni,l’impossibile ritorno indietro.La violenza è quello che ci sfugge,che tace, che non si manifesta,la violenza è ciò che non ha spiegazione,che resterà opaco per sempre.(Delphine De Vigan)