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« L'ITALIA E L'EURO | LE RIFORME STRUTTURALI » |
L'talia non può continuare a restare nell'euro alle condizioni attuali in cui la Germania non concede altra alternativa che quella di: risanare il debito pubblico, fare riforme strutturali e sperare nell'incremento del PIL per crescita economica.
Abbiamo gia' visto ( vedi post precedente -Studio di V. e C. Reinhart e K. Rogoff ) che nei Paesi che hanno un debito pubblico superiore al 90% del PIL vi è una decrescita annua mediamente dell'1,2% il che vuol dire per l'Italia che ha previsto per il 2015 una crescita dell'0,2-0,3% e dell'1% nel 2016 una perdita del PIL dell' 0,9%-1% nel 2015 ed un pareggio nel 2016.
A questo stadio occorre illustrare a tutto il paese che non c'è scampo.
Quali alternative ci restano?
Premesso che occorre fare le riforme strutturali ed eliminare gli sprechi per ridurre le spese potremmo:
- continuare a restare nell'euro e introdurre un'imposta patrimoniale del 20% per ridurre il debito pubblico;
- uscire dall'euro e introdurre un'imposta patrimoniale del 30%;
- convincere la Germania affinchè la BCE faccia una politica inflazionista e da banca garante per i paesi piu'indebitati.
07.11.14
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