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Molte vite , molti maestri

Post n°96 pubblicato il 04 Febbraio 2010 da marcotorino2008

Molte vite , molti maestri è la storia vera di un paziente in cura dal Dottor Weiss per un acuto stato di depressione , accompagnato da attacchi di panico e angoscia . Curato con terapie convenzionali , Catherine non ottiene alcun risultato .Il Dottor Weiss la sottopone a sedute di ipnosi e in uno stato di trance la donna rievoca ricordi di vite precedenti .Ha iniziato cosi un vertiginoso viaggio nel tempo , nella memoria segreta di vite trascorse , alla scoperta delle ragioni più profonde di un intero ciclo di reincarnazioni .Catherine scopre che esiste l' Al-di-là , dal quale ognuno torna alla vita al momento di reincarnarsi , e dove si trovano i Maestri , i dolci custodi dell' umanità.Grazie a questo viaggio interiore Catherine guarisce con sorprendente rapidità dai suoi disturbi : con molte Vite , Molti maestri Brian Weiss ci mostra le potenzialità della sua terapia regressiva ma soprattutto ci fà riflettere su come la vita " vada oltre i nostri 5 sensi e sia qualcosa di più di quello che appare ".........Perchè a volte quando andiamo in un posto ci sembra di esserci già stati , perchè in vite precedenti abbiamo già vissuto li....Possiamo ricordare la vita precedente fino ai 6 anni , poi da quando inizia la scuola i pensieri si perdono nella vita di tutti i giorni e non ricordiamo piu' niente.Solo determinati sensitivi possono vedere il passato karmico o anche con l' astrologia karmica capire chi eravamo e quali sono i nostri debiti karmici .Si progredisce pagando i nostri debiti .Certo questi sono discorsi che per molti possono sembrare strani , dipende sempre dal livello spirituale che ognuno ha .....anche tanti anni fà sembrava impossibile parlare con i telefonini eppure c'è stata questa trasformazione .....il credere o non credere dipende da noi , ognuno è libero di fare quello che vuole della propia vita.Il sogno è una cosa molto importante perchè è un contatto spirituale con l' aldilà , infatti molte volte le persone care che ci sono mancate ci vengono a trovare ......i sogni possono essere anche premonitori e avvissarci su cose che devono ancora succedere , ti ricordo che devi mettere una matita e un foglio bianco sul comodino e scrivere quello che ti ricordi per poi interpretarlo.....Ma non grattarti la testa altrimenti non ti ricordi più il sogno...SO CHE VI è UNA RAGIONE PER TUTTO . FORSE NEL MOMENTO IN CUI UNA COSA AVVIENE NON ABBIAMO NE' L' INTUIZIONE NE' IL PRESENTIMENTO PER COMPRENDERNE LA RAGIONE , MA COL TEMPO E LA PAZIENZA , ESSA VIENE ALLA LUCE.

Sappi dunque che dal gran silenzio ritornero'........Non dimenticare che a te verrò di nuovo ......Un breve momento , un pò di riposo sul vento ,e un' altra donna mi porterà in grembo.

Kahlil Gibran

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Commenti al Post:
claryssa_k
claryssa_k il 05/02/10 alle 09:34 via WEB
.....HO LETTO ATTENTAMENTE..... grazie di cuore, CLARA.
 
claryssa_k
claryssa_k il 05/02/10 alle 10:32 via WEB
...Ma un interrogativo implicito rimane: si può davvero passare attraverso un grande dolore o una forte delusione e rimanere indenni? Essere gli stessi di prima? Forse, no. Si può assomigliare a ciò che si era prima, eventualmente anche arrivare a credere di non essere cambiati, ma non è così. O perlomeno non è così semplice.Quando ci si impaluda a riflettere sulla propria reale essenza, mettendo in dubbio il proprio modo di esperire le emozioni e i sentimenti che quotidianamente germogliano; quando lo si fa per qualcosa che va oltre il paio d’ore, intendo, allestendo un’infinita serie di processi contro se stessi, in luogo di un più semplice (e salubre) esame di coscienza; quando si perdono di vista i propri riferimenti e gli ideali che hanno animato le giornate andate cominciano a sbiadire troppo in fretta; quando si pensa ad un momento passeggero di sconforto e invece ci si ritrova a lottare contro i buchi neri della propria personalità; quando certe piccole paure mutano in fragorose instabilità fisiche ed emotive e si abbattono sulla nostra inquieta esistenza; quando le notti non sono più fatte per dormire ma per concentrarsi su se stessi ritirandosi dentro se stessi, e le ore di luce se ne trascinano stancamente dietro le conseguenze; in tutti questi casi è oltremodo difficile tornare a essere la fotocopia di se stessi, anche quando tutto intorno a noi riprende una parvenza di normalità (ma che cos’è in fondo la normalità? E rispetto a cosa va misurata?).Come un taglio sottile e ben nascosto, eppure in perenne suppurazione. Una cicatrice discreta a ricordo dello sconforto e delle umiliazioni attraverso cui ci si è dovuti snodare (e a volte si tratta di un percorso doloroso e di non breve durata), monito tacito,eppure tangibile sull’eventualità che possa accadere di nuovo. Non si è mai completamente al riparo da se stessi. Sapete che vi dico...? Non è tanto se è possibile o meno tornare ad essere quelli di un tempo (paradossalmente, quando si supera un dolore importante ci si fortifica l’animo al punto da non provare affatto il desiderio di poter tornare indietro), quanto piuttosto se sia possibile continuare lungo il proprio cammino coerentemente con quanto si è stati prima, la risposta nel mio caso, è sì.Non esattamente come prima, ma in maniera diversa, parimenti bella comunque. Più autentica, invero, più conscia del dolore e delle difficoltà affrontati per uscirne,+matura, meno idillica; meno risoluta, ahaha forse, ma ugualmente fiduciosa. Più consapevole della propria forza, non della propria infallibilità.Gente cara ...di fronte al deserto emotivo di oggi, al vuoto a cui a volte ci si adegua per sopravvivere in compagnia, è già qualcosa.“Ci sono dolori da cui è impossibile guarire… il nostro è uno di quelli, ma questo non ci impedisce di camminare insieme agli altri con le spalle diritte e i piedi fermi a terra…Una cicatrice è un segno indelebile, non una malattia.” “Non criticate ciò che non potete capire” --- CLARA.
 
MICHELL1975
MICHELL1975 il 05/02/10 alle 21:15 via WEB
ciao max..passo per augurarti una buona serata..un sorriso.:-)))
 
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