Creato da perswellnesscoach il 28/04/2009

NUTRIRSI

NUTRIRSI BENE PER SENTIRSI AL MEGLIO

 

 

« GL....OBESITYI GRASSI "TRANS" »

alcune regole

Post n°14 pubblicato il 06 Maggio 2009 da perswellnesscoach
Foto di perswellnesscoach

Per dimagrire c’è una sola ricetta:     alimentazione equilibrata e regole.

Tutti gli alimenti sono utili, si tratta di assumerli nelle giuste quantità, per non riempirci di calorie che diventano grasso

GLI SPUNTINI CONTINUI VANNO ASSOLUTAMENTE EVITATI, PERCHE’ STIMOLANO LA PRODUZIONE INSULINICA E ......BLOCCANO .....L’ORMONE GLUCAGONE, IMPORTANTE PER IL METABOLISMO DEI GRASSI.

Approfondimenti

Sette chili in sette giorni, la dieta del pompelmo, quella del minestrone, la dieta frutti rossi, quella per lui e che sia antidepressiva, il regime da 900 calorie al giorno... Quello delle diete proposte dalle riviste è una sorta di “universo parallelo” dove alle aspettative si uniscono le delusioni, agli autoinganni si miscelano le modifiche.

 Il risultato è spesso un flop e i chili perduti si riprendono subito, quando non si determinano veri e propri danni. In realtà quella della dieta è una disciplina scientifica che fa parte del capitolo delle scienze della nutrizione.

PRIMA REGOLA

Il bilancio tra calorie assunte e quelle spese deve essere negativoServe soffrire tre giorni con una dieta strong a base di zuppe e minestroni?

 Anche nella dieta migliore è necessario rispettare le quote di nutrienti necessarie al nostro organismo. Il rischio è di essere magri ma malati».

e le  diete che escludono una classe di alimenti, i carboidrati o i grassi?

«Non bene, i carboidrati sono necessari a darci energia immediata»,  i grassi sono fondamentali alla salute delle cellule, alla sintesi di ormoni importantissimi, ma anche a quella di neurotrasmettitori cerebrali. Ecco perché le donne che seguono diete sbagliate sono spesso molto stanche, perdono il ciclo mestruale e diventano tristi: i grassi hanno un ruolo nel funzionamento delle membrane cellulari del sistema nervoso e servono alla produzione di serotonina, il neurotrasmettitore del buonumore. Quella dell’esclusione di una classe di alimenti è una abitudine tutta anglosassone che noi imitiamo.

SECONDA REGOLA
Spesso il peso perduto deriva dal consumo della massa muscolare, mentre l’obiettivo deve essere quello di eliminare il grasso.

«Il carburante dell’organi nel fegato e nei muscoli, e lì si trova in forma pronta per l’uso»

 «Quello che bisogna mobilitare con la dieta, invece, è l’utilizzo del glucosio contenuto nei trigliceridi, i grassi appunto.

Questo meccanismo di utilizzo risponde ad un ritmo orario:

 i grassi e gli zuccheri assunti la sera, e quindi inutilizzati nel dispendio energetico immediato, vengono stoccati sotto forma di grassi.

 Il criterio è quindi di assumere carboidrati e grassi di giorno, quando verranno subitamente utilizzati come energia pronta, e lasciare alla sera proteine e fibre. Perdere grasso permette di ottenere anche un miglioramento della cellulite che affligge molte donne».

Ma in pratica cosa significa?

 «Alcuni studi hanno dimostrato che abbiamo la tendenza a finire sempre quello che abbiamo nel piatto, anche se siamo già sazi»,

«Quindi si potrebbe cominciare a mettersi davanti il 30% in meno.

 Poi dovremmo recuperare il cibo come fonte di soddisfazione.

 Anche qui sappiamo che chi mangia spesso di fronte alla tv è “distratto”, non percepisce odori e gusti, e tende a mangiare di più, fenomeno in parte responsabile dell’obesità infantile.

 Basterebbe osservare il trucco di mangiare lentamente, perché il senso di sazietà interviene a livello cerebrale dopo una ventina di minuti dall’inizio del pasto. Dobbiamo imparare ad ascoltare i messaggi di fame e sazietà...».

CHI MANGIA DAVVERO PER FAME ???
C’è chi di fronte a una delusione si butta nel lavoro per non pensare, chi invece si tuffa in un profiterol.

E lo stesso meccanismo può verificarsi ogni volta in cui siamo nervosi, ansiosi, depressi, arrabbiati.

Gli anglosassoni la chiamano “emotional eating” ed è il meccanismo che insorge quando le emozioni diventano difficili da gestire.

Il cibo può avere un ruolo compensatorio, consolatorio:      riempie e nutre.

Ma come si riconosce la fame dal “bisogno di cibo”?

 Gli esperti dicono che il bisogno emozionale scaturisce nei confronti di un alimento preciso, mentre chi ha fame non fa distinzione.

 Inoltre il desiderio impellente di cibo consolatorio ha una sua durata, di circa mezz’ora.

Superata, il rischio è scongiurato..

 ( .....CHI VOLESSE CHIEDIRMI QUALCOSA.....A DISPOSIZIONE)

 

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

ULTIME VISITE AL BLOG

usr143bal_zacdr.alloropsicologiaforensestrong_passionnichy1955liliyalyakhiononsonoio2perswellnesscoachunamamma1adoro_il_kenyaLess.is.moreITALIANOinATTESASE_LO_VU0Idorianobello
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Tutti gli utenti registrati possono pubblicare messaggi e commenti in questo Blog.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963