Creato da associazioneetra il 06/10/2008

ASSOCIAZIONE ETHRA

ACCADEMIA PSICOSOCIALE E CULTURALE

 

L'ADULTO E LA FIABA: ATTIVARE L'IMMAGINARIO CHE TRASFORMA

Post n°20 pubblicato il 03 Maggio 2011 da associazioneetra

 

LABORATORIO

L'ADULTO E LA FIABA: ATTIVARE L'IMMAGINARIO CHE TRASFORMA

6 e 7 maggio 2011

 

L’aspetto razionale “deve” spiegare ogni esperienza umana. “Deve” dominare le paure e le fragilità.

L’uomo invece  “deve” ri-conquistare la sua energia creativa e  trasformare gli  ostacoli interiori in opportunità di vita attraverso un percorso “magico” come quello della fiaba.

 

     - Le prove della vita

     - Le emozioni

     - La paura del cambiamento di vita

     - Le immagini come  “guide magiche” 

     - La fiaba personale e la fiaba di gruppo.

 

Il Laboratorio si terrà nei seguenti orari: Venerdi 6 maggio dalle ore 15 alle 19;   Sabato 7 maggio dalle ore 8.30 alle 13.30

 

 

 
 
 

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Post n°19 pubblicato il 30 Marzo 2011 da associazioneetra

GIOVEDI 14 APRILE ORE 16

SALA DI RAPPRESENTANZA – PROVINCIA DI TARANTO –

Via Anfiteatro 3 Taranto

DAL DISAGIO…ALL’AGIO FEMMINILE

PERCORSI DI CONOSCENZA PER MIGLIORARE LA PROPRIA VITA


PROGRAMMA

DAL DISAGIO…

  • CONDIZIONE DELLA DONNA OGGI…FAMIGLIA E LAVORO
  • DIPENDENZA AL FEMMINILE
  • AMORE E DIPENDENZA AFFETTIVA
  • LA DONNA NEI CONFLITTI DI GUERRA

…ALL’AGIO..

  • PROPOSTE PRATICHE PER SUPERARE LE DIFFICOLTA’ DELL’ESSERE DONNA

Gruppi di sensibilità femminili

Gruppi per le mamme

Gruppi per le coppie

SPAZIO DI DISCUSSIONE

L’incontro è gratuito

 
 
 

La resilienza psicologica: una forza che nasce dalla sofferenza

Post n°17 pubblicato il 09 Dicembre 2010 da associazioneetra

Il filosofo Khalil Gibran ha scritto: “Le anime più forti sono quelle temprate dalla sofferenza. I caratteri più solidi sono cosparsi di cicatrici.”

La morte di un caro, la perdita del lavoro, una malattia grave sono esperienze di vita che mettono a dura prova l’equilibrio psicologico della persona:emozioni forti e in senso di profonda inquietudine ed incertezza prendono il sopravvento e la persona potrebbe sentirsi come un “puzzle che va in pezzi”. Difficile leggere l’evento, collocarlo nella giusta prospettiva, attribuire responsabilità e onori: tutto sembra nebuloso, il tempo scorre dettato dallo stato d’animo e le cose acquistano un sapore diverso. Alcuni si adattano presto, altri richiedono un processo più laborioso e faticoso: ma da cosa deriva questa differente capacità di resistere agli “urti” della vita?O meglio, perché ci sono individui più o meno resilienti?

La resilienza, termine derivato dalla scienza dei materiali e indicante la proprietà che alcuni materiali hanno di conservare la propria struttura o di riacquistare la forma originaria dopo essere stati sottoposti a schiacciamento o deformazione, in psicologia connota proprio la capacità delle persone di far fronte agli eventi stressanti o traumatici e di riorganizzare in maniera positiva la propria vita dinanzi alle difficoltà. Non è quindi solo capacità di resistere, ma anche di “ricostruire”la propria dimensione, il proprio percorso di vita, trovando una nuova chiave di lettura di sé, degli altri e del mondo, scoprendo una nuova forza per superare le avversità. Si tratta di un processo dunque individuale, ovvero che si costruisce nella persona in base alla personalità, ai modelli di attaccamento e agli eventi di vita e pertanto si verifica in modo differente in ognuno di noi. Molto spesso, infatti può capitare che, quando una persona che conosciamo si trova ad affrontare un evento particolarmente stressante, pensiamo “Io al suo posto non sarei riuscita a sopportarlo!”; tuttavia, come detto, questo dipende dalle nostre esperienze, dai nostri apprendimenti, dalla nostra personalità e pertanto filtriamo ed elaboriamo gli eventi e loro significati in modo differente, reagendovi e integrandoli nella memoria in modo altrettanto differente.

 

Le persone con un alto livello di resilienza dunque,  riescono a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti. L’esposizione alle avversità sembra rafforzarle piuttosto che indebolirle. Esse tendenzialmente sono ottimiste, flessibili e creative; sanno lavorare in gruppo e fanno facilmente tesoro delle proprie e delle altrui esperienze.

Ma cosa fa si che un individuo sia più o meno resiliente?

A determinare un alto livello di resilienza contribuiscono diversi fattori, primo fra tutti la presenza all’interno come all’esterno della famiglia di relazioni con persone premurose e solidali. Questo tipo di relazioni crea un clima di amore e di fiducia, e fornisce incoraggiamento e rassicurazione favorendo, così, l’accrescimento del livello di resilienza. Gli altri fattori coinvolti sono:

• OTTIMISMO: è la disposizione a cogliere il lato buono delle cose, la tendenza ad aspettarsi un futuro ricco di occasioni positive, la propensione a sminuire le difficoltà della vita, cercando sempre di trovare la soluzione ai problemi.
• AUTOSTIMA: una elevata autostima protegge da sentimenti di ansia e depressione e influenza positivamente lo stato di salute fisica. Si riferisce ad una visione positiva di sè

  • HARDINESS: tratto di personalità che comprende tre dimensioni:

- CONTROLLO: convinzione di essere in grado di controllare l’ambiente circostante e l’esito degli eventi, mettendo in atto tutte le risorse per affrontare le difficoltà.
- MPEGNO: definizione e perseguimento di obiettivi.
- SFIDA: visione dei cambiamenti come incentivi e opportunità di crescita.

  • EMOZIONI POSITIVE: capacità di sostituire gemiti e lamenti con emozioni positive.

• SUPPORTO SOCIALE: capacità di costruire relazioni eterogenee e molteplici che possano sostenere l’individuo nei momenti difficili.

Le strade che possono portare le persone ad accrescere il proprio livello di resilienza sono numerose.

Nella ricerca della strategia più idonea per migliorare il proprio livello di resilienza può essere d’aiuto focalizzare l’attenzione sulle esperienze del passato cercando di individuare le risorse che rappresentano i punti di forza personali. Un sistema che facilita l’individuazione delle risorse persona li è quello di cercare di fornire risposte a queste semplici domande:

  • quali eventi sono risultati particolarmente stressanti per me?
  • in che maniera questi eventi mi hanno condizionato?
  • nei momenti difficili ho trovato utile rivolgermi a persone per me significative?
  • nei momenti difficili quanto ho appreso di me stesso e del mio modo d’interagire con gli altri?
  • è risultato utile per me fornire assistenza a qualcuno che stava attraversando momenti difficili come quelli da me sperimentati?
  • sono stato capace di superare le difficoltà ed, eventualmente, in che modo?
  • che cosa mi ha consentito di guardare con maggiore fiducia al mio futuro?

La “resilienza” può quindi essere appresa, sviluppando l’autostima, l’autoefficacia, l’abilità di tollerare le frustrazioni della vita senza lamentarsi, la capacità di risolvere i problemi e di produrre cambiamenti, la speranza, la tenacia, il senso dell’umorismo: La resilienza non è dunque una caratteristica che è presente o assente in un individuo; essa presuppone invece comportamenti, pensieri ed azioni che possono essere appresi da chiunque in qualunque circostanza.

Avere un alto livello di resilienza non significa non sperimentare affatto le

difficoltà o gli stress della vita, avere un alto livello di resilienza non significa essere infallibili ma è resiliente chi è disposto al cambiamento quando necessario, chi è  disposto a pensare di poter sbagliare, ma anche chi si dà la possibilità di poter correggere la rotta.

 
 
 

L'Associazione Ethra e il Centro Rebis di Roma presentano: LABORATORIO L'ADULTO E LA FIABA: ATTIVARE L'IMMAGINARIO CHE TRASFORMA

Post n°16 pubblicato il 09 Dicembre 2010 da associazioneetra

Con l’avvento della ragione che “deve” spiegare ogni cosa a tutti i costi, che “deve” dominare le paure, le fragilità, l’uomo ha perso quella capacità di attingere la forza e la possibilità di superare ogni cosa da un mondo interno, che, come la magia, è al di fuori dello spazio e del tempo, da un mondo... alchemico che è in grado di suggerirci dove dirigersi, cosa fare...come trasformare... Così e per questo nasce questo corso della fiaba, un metodo pratico in grado di aiutarci in quel continuo mutamento che è la vita.
• Il corpo: tempio di ascolto interiore
• Il viaggio: curiosità e paure
• L’angoscia dell’abbandono e della perdita: come affrontarle e superarle
• L’incontro con la Baba Jaga: le prove della vita
• Le emozioni: la rabbia come esprimerla come superarla
• L’incontro con il mostro: come affrontare la paura del “guardare”
• L’inghiottimento: la paura di entrare nel vivo delle situazioni da modificare
• La paura del cambiamento
• Il premio e la vittoria: come ottenerli
• Dalla fiaba personale alla storia della scala magica
• Come utilizzare le immagini come “guide” magiche
• La fiaba di gruppo: un modo di contattare insieme il nostro inconscio collettivo


Docente: Dott.ssa Tiziana Brigada

 
 
 

LA PERCEZIONE DEL CORPO FEMMINILE DA PARTE DEI MASS MEDIA

Post n°15 pubblicato il 09 Marzo 2010 da associazioneetra

mercoledi 10 marzo  dalle ore 15 alle 19.30 presso la
Biblioteca comunale P.Acclavio di Taranto, ETHRA ACCADEMIA SOCIALE .nell'ambito
del Progetto "Sportello d'ascolto antiviolenza donna"   finanziato dalla
Regione Puglia con Avviso Pubblico perAzioni di Sistema a favore dell’
associazionismo familiare Deliberazione di Giunta Regionale n. 1818 del 31
ottobre 2007, propone un momento di informazione alla cittadinanza circa
l'approfondimento del modulo di sociologia della donna, ad opera delle
operatrici di centro antiviolenza, che seguono il percorso di Acquisizione di
prassi operative  della prima fase dello stesso.
Durante l'incontro, che ha come titolo "LA PERCEZIONE DEL CORPO FEMMINILE DA
PARTE DEI MASS MEDIA", verrà proiettato il documentario della Giornalista
Lorella Zanardi "Il corpo delle donne" a cui seguiranno diversi interventi:" Ma
il corpo è solo corpo?"Approfondimento sull’immagine di donna presentata nel
documentario, confronto con gli aspetti del femminile negli archetipi e nella
letteratura a cura della Dott.ssa Ylenia Manni;  Donna ed identita' di genere a
cura della Dott.ssa Alessandra Gigante; Analisi dello stereotipo femminile
nella comunicazione pubblicitaria a cura della Sig.ra Sabrina Occhinegro.

 
 
 

THE DA ETHRA

Post n°14 pubblicato il 06 Marzo 2010 da associazioneetra
 

Lunedi 8 marzo alle ore 17

presso la nostra sede in Via Regina Elena 119...

primo incontro "IL THE DA ETHRA"

parleremo con Mariangela Caffio della storia di Taranto.

Siete invitati.

 
 
 

L’attesa più bella

Post n°10 pubblicato il 27 Aprile 2009 da associazioneetra

 

Quando si parla di “ Percorso Nascita”, ci si riferisce a un lungo periodo ( almeno 18 mesi): il preconcepimento, il concepimento, la gravidanza e il parto.

La gravidanza, il parto e il diventare genitore sono tra gli eventi più intensi e profondi della vita di una persona e ha ramificazioni a tutti i livelli: fisico, fisiologico, emotivo, relazionale, cognitivo e sociale ma rappresentano anche una tappa evolutiva molto intensa il cui vissuto dura nella memoria.

Cambiamenti così intensi sollecitano con urgenza capacità di adattamento e riorganizzazione fisica, interna e pratica nei futuri genitori

OBIETTIVI:

Conoscenza e informazione dei processi fisiologici legati alla gravidanza e al parto;

Conoscenza e informazione dei processi emotivi della gravidanza, del parto e del primo periodo di vita con il bambino;

Atteggiamento positivo verso il parto come evento naturale della vita di famiglia;

Fiducia nelle proprie competenze come futura madre e futuro padre;

Consapevolezza del proprio stato di salute e stile di vita;

Interazione con  altre persone in attesa e con altri genitori che abbiano già vissuto l’esperienza del parto e delle prime settimane di vita con il bambino;

Incoraggiare una buona interazione anche all’interno della coppia.

 

METODOLOGIA:

  • Accoglienza e presentazione del gruppo
  • Gochi di conoscenza
  • Condivisione e discussione
  • Attività pratiche
  • Lavoro corporeo

DESTINATARI:

Questo corso è rivolto alle coppie che si preparano all’arrivo di un figlio e che desiderano condividere la stessa esperienza con gli altri futuri genitori.

DURATA: 8 incontri di 2 ore        Massimo 10 coppie per corso

 

 

 
 
 

Conoscersi per amarsi

Post n°8 pubblicato il 24 Marzo 2009 da associazioneetra
 
Foto di associazioneetra

Percorso di sensibilizzazione alla conoscenza di Sé

Il percorso si propone di consolidare della nostra autostima che passa attraverso la liberazione della creatività, quale forma distintiva dello spirito femminile.

Obiettivi:

  • Rafforzare la propria autostima: sviluppare maggiore consapevolezza delle proprie capacità e del proprio stile di comunicazione;
  • Trovare il coraggio di essere se stesse e di manifestarsi;
  • Essere più sicure e rispondere adeguatamente alle sfide e alle opportunità che la vita offre.

Avere una buona stima di sé si esprime nell’essere consapevoli del proprio valore, nel diritto che ognuno ha (nel rispetto degli altri), di realizzare sé stesso e di avere un proprio posto nel mondo.

Una sana stima di sé influenza le scelte e lo stile di vita personale.

Il primo passo per migliorare l’autostima è riuscire a valutare in maniera realistica le proprie qualità, i propri punti di forza e le proprie debolezze.

Per far ciò è necessario diventare consapevoli delle proprie emozioni e dei propri meccanismi mentali. La via dell’autostima è un processo di trasformazione di sé, è un’esperienza che accade nel momento in cui prendiamo contatto con il sé più profondo. Per attuarlo è necessario sviluppare alcune abilità emotive fondamentali.

  • Riconoscere e valorizzare le proprie risorse
  • Autostima e valore personale
  • Imparare ad ascoltarsi
  • Per-donare Per-donarsi
  • Auto eteroconoscenza per continuare a conoscersi

 Metodologia

  • Laboratorio artistico
  • Giochi di conoscenza
  • Giochi sensoriali

 Destinatari

Questo corso è rivolto alle donne che desiderano aumentare la stima per se stesse e la fiducia nella propria personalità. Alle donne che vogliono scoprire le proprie potenzialità. Alle donne che hanno voglia di trascorrere qualche ora di benessere alla scoperta di se stesse.

 

 
 
 
 

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