EYES IN THE MOON

FLASH

Entrando in facebook nel pomeriggio mi è saltato agli occhi un compleanno, mai conosciuta quella persona, mai scritto, aggiunta solo per uno di quei giochini che facevo all'inizio, un anno più di me, solo che quel compleanno non può festeggiarlo più, ha lasciato un bimbo, ha lasciato un impronta e ogni volta che vedo qualche messaggio della sorella qualcosa si fa strada nella mia mente. Oggi ho lavorato, come ieri d'altronte, ho fatto solo la mattina fino alle due circa, però mi sono prosciugato, senza energia, senza forza, mi sono trovato al distributore di metano come uno zombie. Non riuscivo a capire se era solo stanchezza o tristezza, forse un insieme di cose, forse è ora di dormire. Domani vorrei rimanere a casa, mi sento giù, giù giù... 

CRISI...

Buio come la notte che ridipinge il cielo,
mentre il giorno si nasconde,
gli occhi si abituano alle stelle, 
l'aria fredda graffia la pelle,
talmente vicine da sembrare il respiro 
pulsante della notte.
Un solo istante e il mantello nero
si adagia sulle mie spalle, invisibile
in un brivido, meraviglioso nei pensieri, 
sarà solo autunno, magari è soltanto,
una Luna meravigliosa.

 Oggi pomeriggio mentre sistemavo i miei documenti di trasporto mi ha preso un momento così, purtroppo i miei pensieri non mi danno scampo, dalla spiaggia, ai giorni passati, a tante cose che dentro montano impazzite. Mi sono trovato le guance rigate, mi sono strofinato la faccia, ho solo peggiorato la mia condizione, per fortuna il mio ufficio è sì all'entrata scoperto, ma per mia fortuna le persone che sono lì hanno un sottile muro che li dividono da me, così mi sono alzato, sono andato in bagno e sono rimasto lì un pò. Quando sono uscito mi hanno chiesto se stavo bene, ho superato quell'attimo e mi sono rimesso al mio posto. Poi finalmente a casa.

ISTANTI

Istanti che viaggiano veloci, mi sono svegliato alle sette, ormai non accendo più subito il pc per far partire il robot del gioco che facevo su fb, sono rimasto un pò così al buio, alle otto mi sono messo in moto, ho iniziato con le camere, ho pulito sopra gli armadi, poi le finestre, le zanzariere, polvere, pavimenti e straccio. A mezzogiorno ho finito la mia camera, poi appena pranzato ho disfatto il mio letto, fatto bucato, pulito il ballatoio l'antibagno, il bagno e la scala. Ho finito tutto verso le tre, mi sono messo sotto la doccia un pò, sono andato al bar ma sono tornato subito, non avevo voglia di avere contatti, ho finito di vedere un film che avevo iniziato ieri sera, i miei sono tornati tardi, sapevo che una persona non sta bene, ma non pensavo così tanto da dover andare in quel centro che è proprio vicino al mio ufficio non è ottimistico, la cosa mi preoccupa molto, allo stesso tempo non ho il coraggio di sentirla, temo pensi lo faccia solo perchè ho paura che non ce la faccia, mentre lei mi disse che ce l'avrebbe fatta anche per la seconda volta. Questa settimana ho comprato altri tre libri, una raccolta gigante di Kipling, con il libro della giungla e altri racconti, un libro di fantascienza degli anni 30 e una raccolta di racconti gotici tra cui Frankestein di Mary Shelley. Vorrei avere la forza di leggerli tutti e tre insieme, ma allo stesso tempo ho un modellino che ho iniziato ad incollare nella stanza dove tengo i libri e in più vorrei... Forse sono troppe cose e sinceramente in questo periodo la mia testa vaga, ieri sera ho mangiato l'ultimo pezzo di pane che avevo comprato quest'estate, anche scongelato e scaldato sulla piastra con mozzarella e prosciutto è una favola, immancabile il magone mi ha raggiunto, sono proprio un pirla, i miei pensieri girano girano... allungo le gambe sulle lenzuola morbide, abbasso un momento gli occhi mentre penso.

SETTEMBRE

L'aria è molto fredda, sto finendo tardissimo di lavorare, ceno sempre alle 9 passate, non sono dell'umore stasera, forse anche oggi verso le sette ho avuto un momento di difficoltà, stavo guardando i pesci appesi al muro e mi sono perso un momento, poi non so cosa è successo, sarà la pioggia, sarà che ho trovato un album di Venditti live fatto veramente bene, mi sono lasciato un pò portare via. In questo momento vorrei essere in una di quelle case che danno sul mare, in piedi sul balcone ad osservare il mare, con la pioggia che scende, con la stessa musica che sto ascoltando ora. Forse i miei occhi si perderebbero nel buio, ma almeno sarebbe sufficiente.

PENSO...

Che tutte le parole, tutto ciò che ho cercato di dimostrare siano zero, posso solo immaginare quale buio assoluto e quanta gioia in esso. Forse a volte la soluzione è semplicemente il nulla. E di questo gioisco.