Vi sono persone che vivono in uno stato di tranquilla disperazione, simulando una pace interiore che hanno perduta per sempre, ad esempio dopo aver tradito un amico nel modo più egoistico e vergognoso. Hanno poi fatto del proprio meglio per rimuovere quella colpa, oppure hanno elaborato cento giustificazioni per autoassolversi; ma stanno barando con la propria coscienza, e lo sanno. Tradendo l'amicizia, hanno ucciso la parte migliore di se stesse: non osano perdonarsi né chiedere perdono, e si condannano da sé a una punizione che non ha fine e che non redime, perché non conduce all'espiazione.
Espiare, vuol dire riconoscere il male commesso e assumersene la responsabilità, lealmente e coraggiosamente. Ma il falso ego non accetta una tale soluzione; preferisce aggrapparsi a mille scuse, andare avanti facendo finta di niente. E si condanna, senza possibilità di remissione, all'inferno della cattiva coscienza.
Ve ne sono molte, di persone che vivono così. Ossessionate, possedute dalle furie infernali della propria cattiva coscienza.
Inviato da: sembrosolopazza
il 23/07/2008 alle 21:11
Inviato da: faraone.ramses
il 15/07/2008 alle 16:37
Inviato da: eclissi.sound
il 12/07/2008 alle 12:01
Inviato da: faraone.ramses
il 10/07/2008 alle 15:58
Inviato da: robin_hood_1900
il 08/07/2008 alle 09:44