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« Banche venete? La punta ...Germania privilegiata »

Il debito pubblico come strumento di sottomissione dei popoli

Post n°80 pubblicato il 27 Dicembre 2017 da ecoeconomia
 
Foto di ecoeconomia

Se avessimo la certezza che gli stati che hanno mantenuto la propria sovranità monetaria emettessero debito in esatta proporzione alla nuova moneta stampata o comunque emessa questo post potrebbe risultare pretestuoso e vanamente complottista.
Ma così non è! da quando la produzione di cartamoneta, tra l'altro per lo più ormai virtuale, è stata slegata dapprina ad un proporzionale deposito di riserve auree e poi almeno valutarie, la moneta emessa dalle banche centrali ha assunto connotati misteriosi. I cittadini hanno ben poche fonti per sapere come e in che quantità viene emessa la moneta per non parlare della destinazione. L'unico dato certo è che specie in paesi come l'Italia il debito pubblico è in continuo aumento e questo giustifica ogni manovra che va sempre più a impoverire la popolazione: tasse, imposte, balzelli vari, tagli alla sanità ed alla scuola ed ai servzi pubblici per non parlare delle pensioni , salvo eccezioni dorate, sempre più misere e posticipate nel tempo.
Dei 55 miliardi che lo stato risparmia sugli interessi del debito pubblico grazie a i tassi vicini allo zero di BOT e CCT nessuna traccia ...la cosa certa è che la BCE emette e l'Italia crea debito pubblico.
Questa stato di incertezza e di crisi ben propagandato dai mass media allineati (oltrechè finanziati) rende la popolazione sempre più propensa ad accettare qualsiasi imposizione: dai servizi essenziali sempre meno disponibili, alla falce del fisco e della burocrazia e per finire ai contratti di lavoro, segmento nel quale siamo ormai tornati ai secoli bui della mercificazione della manodopera sia manuale che intellettuale.
Ma, tornando alla moneta, siamo sicuri che Gran Bretagna, Svizzera,  e persino Stati Uniti (per non parlare dei paesi cosiddetti emergenti,....)abbiano emesso debito pubblico nella stessa misura adottata in area euro per volere della Germania, ovvero in un rapporto uno a uno con la moneta battuta? Eppure il sistema bancario di questi paesi, guarda caso, ha potuto molto meglio sostenere la ripresa del ciclo economico come se, con un sostegno quasi senza fondo, gli stati avessero liberato le banche non solo dei titoli di stato ma anche dei cosiddetti asset tossici (ovvero obbligazioni o peggio futures sulle stesse obbligazioni con sosttostante crediti inesigibili)...ma certo è stato così!!!E soprattutto senza emettere pariteticamente debito!!!
Allora è chiaro: il debito pubblico , la formazione dello stesso non segue regole univoche nelle varie nazioni, in sostanza il rapporto tra moneta battuta e debito pubblico emesso non è regolato da norme precise ed univoche. Quello che è certo è che gli stati che hanno mantenuto la sovranità monetaria hanno vissuto una fase di ripresa che è impossibile non collegare a proprie specifiche manovre monetarie, mentre in area euro questa politica restrittiva ha ampiamente favorito la Germania e pochi altri stati che hanno evitato di vedere la proprio moneta schizzare verso l'alto impedendo di fatto l'eplosione delle proprie esportazioni, mentre paesi più deboli, come l'Italia, vessati da una moneta forte che rende poco appetibile persino una risorsa come il turismo e stretti nella morsa di un debtio pubblico ancorato a parametri rigidi, stanno da anni soffocando e precipitando verso una china sempre più ripida di povertà diffusa , inefficienze pubbliche e colonizzazione o peggio spoliazione delle migliori attività produttive.
Forse è tempo di svegliarsi e riprendere il controllo delle sorti della propria nazione.

 
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