Colchide

The JellyFish Girl.


Ed è l'ottone che rifulge come l'oro, ingannando. Ma ne riconosco l'odore e riconosco la sconfitta. Non perdo mai il sorriso per fatti così gravi ed inquetanti... Lo perdo per sciocchezze, per piccoli gesti nascosti alla vista, per cose non dette e per quelle dette con troppa forza. Ma nessuno e niente sarebbe in grado di buttarmi giù dal dirupo.Posseggo uno scoglio, anzi no... Posseggo una medusa talmente forte, talmente corazzata e piena di appigli mai sdrucciolevoli, talmente salda dentro di me, che abbracciandone il ricordo mi permette di sfidare qualunque cosa.Ed è mare e sono profumi persi ed è sabbia che scotta sotto i piedi. Uno scivolo, un'altalena ed il tuo costume azzurro cielo. Così ben custoditi dentro il mio cuore... E sono le tue parole semplici e dirette, il tuo sguardo cristallino e sincero ed il mio cuore che non batte per la trepida attesa che esploda il bacio, quello vero, il primo. E come dirti parole che non conosco? Che non ho mai detto? Ora potrei, ma non sarebbe la stessa cosa. Forse scrivendo o cantando, ma continuerebbe a non esserci lo scivolo, il vecchio videogioco, le meduse sul bagnasciuga.E così decido di stravolgere tutto: stelle al posto delle meduse, neve al posto della sabbia e notte al posto del sole. E mi indicherai i pianeti e le stelle che ami, ed io ti farò vedere le nebulose che avvolgono i miei mondi e le nostre mani insensibili si uniranno, una seconda volta.