domande e risposte io sono qui..
io non posso donare cio che non c'e'
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"Eisoteo"
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Post n°3 pubblicato il 13 Novembre 2009 da Eisoteo
Premessa: questo libro è da secoli citato ,cercato ,spiegato ,proposto come il “manuale” dell’inquisitore e di conseguenza il libro per eccellenza per chi vuole conoscere ed addentrarsi nei riti e nella conoscenza delle streghe e del male la sua creazione e le sue conseguenze sono state studiate da criminologi di oggi per trattati sulla giustizia e le devianze che può avere questo modo di concepire la giustizia è stato citato da psicologi e da storici e da chi pur definendosi studioso ha evidenziato l’aspetto crudele e sanguinario della chiesa di allora facendo dei paragoni con la chiesa di oggi …il malleus o i presunti documenti che lo rendono pubblico non è argomento di questo post ma successivi come lo saranno i processi alle streghe . Ma soprattutto è sempre stato citato dando una sommaria descrizione degli autori o almeno di coloro che sono indicati come autori, omissioni e superficialità che ritengo estremamente errata e deviante dato che qualunque testo scritto sia che possa essere una poesia sia che possano essere rituali satanici sono sempre figli di un tempo di un epoca e di una storia legata all’autore… Nota a margine alcuni studiosi affermano con certezza che gli autori potessero essere (parlo sempre al plurale ma se leggete scoprirete il perche di questo mio dubbio) dei misogeni con devianze sessuali , probabile e forse molto probabile su uno dei due l’unico dubbio di questa affermazione che mi propongo nonostante mi trovi favorevole in parte è che da quel che ho letto tali affermazioni sembrano nascere da una visione attuale di ciò che fece questo libro e in particolare uno degli autori e non analisi fatta in un contesto sociale e storico … L’amarezza umana che suscita la storia della caccia alle streghe è che per citare una frase fatta ma perfetta “l’abito non fa il monaco” . Il malleus fu ristampato sino al 1669 .
Strasburgo 1846 In quell’anno viene dato in stampa un libro che per secoli verrà considerato come una certa verità sul metodo per riconoscere e sradicare il male e coloro che lo perpetravano le streghe ,il Malleus maleficarum” (mazza delle donne che producono malefici) piu comunemente conosciuto come “martello delle streghe”. Storicamente nel comune modo di dire i domenicani erano e sono gli studiosi per antonomasia i teologi della chiesa quindi di conseguenza coloro che possiedono la verità cio che dicevano era difficilmente contestato ed i due autori erano i domenicani Jacob Sprenger e Henrich Kramer. Henrich Kramer Cio che possiamo sapere di lui come persona è che era di carattere caparbio ,nei processi era estremamente duro e crudele ,non spiccava per valore intellettuale e morale Nato nel 1430 a Schlettstadt in Germania , dopo la sua investitura nei domenicani aveva avuto compiti di priore e lettore presso la chiesa di Salisburgo . Venne nominato a 44 anni inquisitore potendo utilizzare il titolo di predicatore generale questo e la sua indole fecero si che potesse avere potere ed influenza nelle diocesi del sud della germania ma anche con il tempo in austria boemia moravia e nelle regioni dell’alsazia e della valle del reno Questa sua “espansione” fece si che venne invitato anche dal vescovo di Bressanone Georg Golser,ma dopo aver visto l’arbitrarietà e la crudezza nel condurre i processi che stava quasi creando una sollevazione popolare fu allontanato dalla diocesi. La creazione del libro gli fu possibile appunto per la sua esperienza sul campo per le sue esperienze nella lotta verso la “ peste eretica” e le sue esperienze nelle persecuzioni contro gli ussiti i valdesi e le streghe. Morì a Brno durante un processo nel 1505 Jacob Sprenger Diede il suo nome come autore del testo ma ci sono dei dubbi sul fatto che abbia partecipato in modo materialmente attivo personaggio diverso dal confratello nacque a Rheinfelden vicino a Basilea nel 1436 entrò nel convento domenicano della sua città da giovanissimo ,insegnò teologia a Colonia dal 1478 e ottenne profonda fama di accademico ottenendo anche il priorato della città per 16 anni ,successivamente fu nominato a padre provinciale dei domenicani della Germania ,era una persona ricordata per la sua carità mariana che lo portò a fondare la confraternita del rosario in Germania . Ebbe anche funzione diretta nei processi come inquisitore nell’Alta Renania ma la sua associazione come coautore del libro era in realtà una necessità per Kramer di fornire garanzie sulla ortodossia di cio che era stato scritto sfruttando la fama e la considerazione del collega. Ho letto anche che la chiesa non prese mai ufficialmente in uso questo testo mi permetto di dubitarne dato che risulta da ricerche fatte che Papa Innocenzo VIII appoggiò la stesura del "manuale"e addirittura l’imperatore Massimiliano I d’austria il 6 novembre 1486 fece un ordinanza dove si dava invito a tutti di dare aiuto ai due domenicani nella loro opera. Un grazie per le loro ricerche a Natale Benazzi e Matteo D’Amico che li ha portati a creare il testo edito da piemme “il libro nero dell’inquisizione” che consiglio caldamente per la serietà degli autori e la loro competenza nell'analisi storica ed umana di queste vicende. Adattamento : Eisoteo
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Post n°2 pubblicato il 09 Novembre 2009 da Eisoteo
e il suo DIZIONARIO INFERNALE Il Dizionario Infernale è un libro di demonologia, organizzato in gerarchie perche si pensava che se esistevano le gerarchie celesti quelle infernali erano parimenti organizzate e siccome l’argomento da parte della chiesa era occultato o osteggiato con questo testo si voleva colmare una lacuna . Fu scritto da Jacques Auguste Simon Collin de Plancy e pubblicato per la prima volta nel 1818. Ci furono diverse edizioni del libro, ma probabilmente la più famosa è quella del 1863, nella quale furono aggiunte al libro sessantanove illustrazioni. Questi disegni provano a rappresentare i demoni a partire dalla loro descrizione fisica. Molte di queste immagini furono utilizzate anche nell'edizione di S. L. MacGregor Mathers del libro "The Lesser Key of Solomon", malgrado alcune furono rimosse. L'opera, successivamente fu tradotta in lingua italiana da C.A. Valle
(ndr. Da notare come lo spirito e lo scopo di questo testo muta nelle sue edizioni successive in base alle esperienze dell’autore e dalle influenze sociali da lui avute)
In una recensione del 1822 era scritto: Aneddoti del diciannovesimo secolo o storie, aneddoti recenti, particolarità ed alcuni termini conosciuti, avventure singolari, svariate citazioni, compilazioni e tratti interessanti, da impiegare per ricostruire la storia e la mentalità del secolo in cui viviamo, comparate ai secoli passati.
Nel frontespizio dell'edizione del 1826 era scritto: Dizionario e Libro Universale sulle credenze, i personaggi, i libri, le morti e le cause che portano alle manifestazioni e alla magia degli accordi con l'Inferno; divinazioni, scienze occulte, meraviglie, errori, pregiudizi, tradizioni, credenze popolari, superstizioni varie, e generalmente tutte le particolarità del meraviglioso, del sorprendente, del misteroiso e delle credenze soprannaturali.
Collin de Plancy non credeva inizialmente in molte superstizioni. Per esempio, il libro rassicura i suoi contemporanei sui tormenti dell'Inferno:
Negare che dopo la morte ci siano tormenti o ricompense è negare l'esistenza di Dio; da quando Dio esiste, deve essere stato necessariamente così. Ma solo Dio conosce le pene inflitte ai colpevoli, o il posto che li conterrà. Tutte le catalogazioni fatte fino ad oggi sono solo frutto di una maggiore o minore immaginazione disordinata. I teologi devono lasciare che i poeti raffigurino l'Inferno e non cercare di spaventare la gente con descrizioni orribili e libri raccapriccianti
Ma lo scetticismo di Collin de Plancy crebbe indistintamente con il passare degli anni. Dalla fine del 1830 divenne un cattolico convinto, con la costernazione dei suoi precedenti ammiratori. Egli abiurò e modificò il suo lavoro precedente e revisionò totalmente il suo Dictionnaire Infernal per renderlo conforme ai canoni della Chiesa Cattolica Romana. La sesta ed ultima edizione del 1863 risultò totalmente insipida rispetto alle altre. Contenente numerose citazioni, affermava costantemente l'esistenza dei demoni. Collin de Plancy terminò la sua carriera con una collaborazione con l'Abate Migne per completare un Dizionario delle scienza occulte od Enciclopedia Teologica, descritto da alcuni come un'opera che rispecchia l'autentica dottrina della Chiesa Cattolica
Fonte :wikipedia Adattamento : Eisoteo
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Post n°1 pubblicato il 09 Novembre 2009 da Eisoteo
mi è sembrato corretto per l'avvio di questo blog dare al primo post una spiegazione del blog il perche di questa scelta ha due aspetti il primo un monito (lo si comprende leggendo la spiegazione)a chi cerca la conoscenza con velocità ,il secondo piu banalmente un voler condividere ed ampliare una passione cio che scriverò o che mettero come risposte alle domande giunte sarà sempre preso da testi e non un copia incolla dalla rete a meno che non sia una biografia (in questo caso la rete è meglio) purtroppo la rete è si fonte inesauribile di dati e nozioni ma a pari misura anche di adattamenti e mistificazioni che purtroppo modificano alterano e rendono vana di conseguenza la ricerca storica delle cose e non sempre è possibile separare i siti storici o di ricerca da quelli mistico deliranti . ove possibile sarà sempre riportata la fonte. Eisoteo. |
NOTA
cerco sempre di verificare la possibilità di pubblicazione nel blog
MA qualora vi sia da parte mia una violazione di copyrigt
contattamemi e provvederò alla cancellazione
DAL POST N.1
cio che scriverò o che mettero come risposte alle domande giunte sarà sempre preso da testi e non un copia incolla dalla rete a meno che non sia una biografia (in questo caso la rete è meglio) purtroppo la rete è si fonte inesauribile di dati e nozioni ma a pari misura anche di adattamenti e mistificazioni che purtroppo modificano alterano e rendono vana di conseguenza la ricerca storica delle cose e non sempre è possibile separare i siti storici o di ricerca da quelli mistico deliranti .
ove possibile si cita la fonte.
Inviato da: francy_62
il 17/11/2010 alle 20:29
Inviato da: lareginadelletenebr0
il 24/11/2009 alle 22:46
Inviato da: Eisoteo
il 12/11/2009 alle 14:11
Inviato da: dryadmoon
il 11/11/2009 alle 16:15
Inviato da: Eisoteo
il 10/11/2009 alle 11:29