Months after Munich

Hi guys,

after years of silence I'm here to write big news! I'm married and I'm extremely happy.

Here a nice photo of magic moment with my new hausband Massimo.

Kiss

Elena

Ebbene si anche per me è arrivata l'ora dei saluti: tanti arrivederci che spero davvero non diventino degli addi. Ieri sera ci siamo trovati per  "festeggiare" la mia partenza. Come? Alla tedesca naturalmente. Biergarten, tanta, tanta birra e cibo a volontà. Poi uno alla volta tutt gli amici di qui sono sfilati per i saluti. Sono contenta di tornare a casa, ma è sempre difficile salutare le persone speciali che si incontrrano lungo la strada e che rendono la nostra vita luminosa anche quando sei lontano da casa e ti mancano un sacco di cose. Vorrei ringraziarli uno per uno: grazie agli italiani. Michele con la sua energia vulcanica, Daniele il primo contatto umano qui a Monaco, Barbara presenza femminile alleata, Salvatore e i suoi discorsi in tedesco.  E poi Cristina indispensabile per sopravvivere in ufficio :-), Patrick con le sue imitazioni (grandee, mi piaci ;-)), Philipp con la sua piantina di basilico in cucina (mitico), Jhon con le sue avventure del week end, Tony ultimo arrivato e mio sostituto sia in ufficio che in casa :-), Luis e le sue discussioni illuminanti su qualsiasi cosa. Michael, amico prezioso.  Inge con i suoi quadri. Ivan, Guido e Toshi e la loro passione per la cucina italiana, il gruppo SAN Paulo, Imad, Qing, e la loro simpatia e Joerg boss ma non solo...Infine un grazie a Petra, insostituibilie amica, presenza quotidiana, la prima persona con cui ho abitato da sola, mi mancherà un sacco! Un grazie davvero a tutti. 

Tutti mi chiedono come sono andati questi mesi e se sono contenta di tornare a casa.  Ripensando indietro mi verrebbe da dire che questi mesi sono volati tra le tante cosa da fare, da scoprire. In realtà sono passati con velocità diverse. Ci sono stati i periodi difficili quando volevo solo tornare a casa, ci sono stati periodi euforici in cui volevo provare di tutto e quelli sereni. Si sono volati ma rimarranno nel mio cuore per sempre, li porterò con me nel viaggio di ritrono e li conserverò come una delle più belle esperienze fatte finora.

Un bacio a tutti vi scriverò dall'Italia per l'ultimo post di questo blog.

Eccomi qui di nuovo. Come preannunciato ieri sera siamo stati all'Opera a vedere La Traviata. Eravamo tutti emozionati perchè per tutti era la prima volta che si entrava nel famoso teatro dell'opera di Monaco. L'atmosfera si sentiva già all'ingresso dove un moltitudine di uomini e donne in vestito da sera (di quelli incredibili ceh si vedono solo nei film) prendevano l'aperitivo sulle scale e nella hall del teatro. Noi mestamente entriamo cercando di mimetizzarci nella folla per non dare troppo nell'occhio con i nostri vestiti casual. Per l'occasione avevo messo le scarpe con il tacco unico accessorio formale che possiedo qui a Monaco. Il teatro è bellissimo, non molto grande, tutto nella tonalità del rosa, pieno di stucchi, lampadari di cristallo e decorazioni di ogni genere. Anche tutte le sale di attesa, le scale, etc sono curate nei minimi particolari e sembrava di essere immaersi davvero in un altro tempo e un'altra dimensione. Entrati iniziamo la caccia ai nostri posti. Prendiamo l'ascensore che ci porta all'ultimo piano (i nostri biglietti erano per la galleria) o meglio il maggiordomo (si chiamerà così?!) addetto all'ascensore guarda i biglietti e ci porta al terzo piano. Entriamo in galleria titubanti e iniziamo a leggere i numeretti che contraddistinguono i posti sulle sedie. Ad un tratto si interrompono giusto in prossimità dei nostri posti. Alziamo gli occhi increduli e scopriamo che abbiamo dei posti in piedi! Non sappiamo se ridere o piangere per la beffa, decidiamo di prendere la cosa con ottimismo e iniziamo a prepararci per 3, dico 3, lunghe ore in piedi (ricordate che scarpe avevo messo ???). All'inizio speriamo che rimanga qualche posto libero, ma qui sembrano davvero appassionati di Opera tanto che non c'era nemmeno un cm^2 libero e anche tutti i posti in piedi erano pieni. la cosa sorprendente è che c'erano signore e signori sulla 70ina in piedi accanto a noi. Allora ci diciamo che non possiamo sfigurare e stoici seguiamo tutta l'opera.

Devo dire che ne è valsa la pena. Per me era la prima volta e mi è piaciuto tantissimo. Nonostante la fatica siamo stati attentissimi per tre ore senza battere ciglio. Fortunatamente per me era tutto in italiano (anche se alcuno frasi non le ho capite per nulla) e pensate, c'erano i sottotitoli, o meglio i supertitoli (come li abbiamo battezzati noi) in tedesco. In pratica sopra al palco c'era uno schermo in cui scorreva la traduzione delle canzoni. Nonostante il divieto sono riuscita a strappare qualche foto :-)

Alla fine eravamo sfiniti, non riuscivamo nemmeno a fare le scale per uscire. Per rinfrancare corpo e spirito siamo andati a cena. Ho provato la fonduta di formaggio, buona! anche se devo dire che preferisco quella di carne :-(

Stasera mi aspetta un'altra serata in compagnia per il mio parto party che questa volta sarà davvero un parto party in onore di Anna ;-)

Ci sentiamo presto per gli ultimi post da Monaco

Baci