Il Cardiopatico

Io non ho paura

(fondamentalmente non vuol dire un cazzo ma funziona foneticamente)

Io non ho paura. Checché voi possiate dirne io non ho paura.
Lo so che avete la sensazione di avvertirne il fetore.
Lo so che vi punge il naso.. come un porcospino.. un porcospino impaurito che estrae e irrigidisce i suoi aculei.
Ma non sono miei questi aculei.
Non sono miei!
NON SONO MIEI!

Sono vostri..
Ed allora lasciatevi pungere.. anzi.. no.
Non credo che un porcospino si punga con le sue stesse frecce di difesa.
Fatela finita. Voi con le vostre punte. A pungervi a vicenda. Ad aver paura gli uni degli altri. O almeno non venite a recitare la vostra ipocrisia di fronte a me. Sappiatelo: io sono più bravo di voi a recitare, molto più bravo di voi. È  una questione di talento. Di volto. E forse anche di pisello.
Di culo.. non scordiamocelo.. il culo.. è fondamentale.

L’importante, almeno per me, è ribadire che la paura non la si inventa. Non la si descrive. Non la si vive (per quanto la vita voglia dimostrarci il contrario).
La paura fa tutto da sola, basta nominarla, una volta, un’ unica volta a mezza bocca e tutto quello che d’ intorno sembrava coraggioso diventa sciocco.

La paura è come una bestemmia.
Basta nominarla e tutta la ierofania.. va bene questa volta ho esagerato.. tutto il sacro che si percepisce d’intorno d’ un tratto si ritrae, come un pisello nell’acqua gelida.
O come una lumaca in presenza di qualche predatore (non che io sappia quali sono i predatori delle lumache).

La paura..
LA PAURA..

Ecco, tutto il sacro si è ritirato, come tanti piccoli peni ogni manifestazione di dio si è ritirata come in un impulso eremitico.

Ecco, tutto il coraggio non ci appare più come coraggioso.. ma come sciocco. Non fosse altro che spesso si combatte contro una parola, e non contro un nemico reale.

Ecco la paura.

Signore e signori io son qua a dirvi che quello che voi ascoltate non è verità: non ho questa pretesa; non è neanche opinione probabilmente.
È solo ed esclusivamente preghiera.
Io prego la paura, non perché spero mi sia vicina (o lontana).
Prego la paura perché la si può solo pregare..
in quel modo entri in contatto con lei..
ti ci confidi..
e forse ti aiuta anche.

Se non ne hai paura.