Oggi pomeriggio è finito il mondiale superbike e come previsto Kawasaki ha festeggiato il mondiale piloti con Tom Sykes, esattamente 20 anni dopo il titolo con Scott Russell.
Sykes ha meritato il titolo più degli altri perché da 2 anni è il pilota più in forma e costante (lo scorso anno Biaggi lo ha battuto solo di 0,5 punti), arriva sempre in fondo quando la moto non si rompe ed ha fatto crescere una moto che, al suo arrivo nel 2010, era la meno competitiva.
Io ero a Imola 2010 e Sykes partiva in pole. Malgrado una moto inferiore, quel giorno Tom ha fatto 2 manche incredibili e da quel momento l'ho preso in simpatia, anche perché Kawasaki è sempre stato un marchio 'ignorato' o 'meno pompato' rispetto a Honda e Yamaha.Nel 2011 Tom ha riportato la verdona sul podio (gara 2 in Germania, sotto un diluvio torrenziale) e lo scorso anno ha sfiorato il titolo, vinto poi oggi. Good work Tom!
Sykes era l'uomo da battere quest'anno dopo il ritiro di Biaggi e a maggior ragione lo sarà pure l'anno prossimo con il titolo in tasca. Doppietta? E perché no...
Vicecampione del mondo è Eugene Laverty, autore di una splendida doppietta a Jerez.
Laverty ha pagato troppi errori nella prima parte del mondiale, ma ha reagito bene nella seconda. Purtroppo Aprilia ha dimostrato ancora una volta di non conoscere le buone maniere, dato che dopo aver cacciato Gigi Dall'Igna come un lebbroso, ha umiliato Laverty invitando Melandri nel box venerdì pomeriggio per fargli conoscere la squadra con cui il giostraio romagnolo correrà nel 2014. L'incazzatura deve aver motivato Laverty ad andare più forte, ma nelle interviste a fine gara su Italia 1 – Italia 2 Eugene aveva gli occhi umidi.
Spero solo che non vada in moto gp a fare la comparsa con moto di secondo piano a prendere schiaffi come Bombolo nei film di Tomas Milian.
Anche Guintoli ha fatto un buon campionato, malgrado un 4° e un 3° posto finale a Jerez.
Forse nemmeno Sylvain stesso pensava di arrivare così in alto a fine stagione.. Il problema alla spalla lo ha frenato, è vero, ma le interviste a fine gara dello scorso gran premio erano state emblematiche e già allora si era capito che Guintoli non ci credeva più, o comunque sapeva che vincere il titolo sarebbe stata una missione impossibile. In ogni caso, sia lui che Laverty hanno fatto più punti di Biaggi 2012, segno che non son andati piano e che quest'anno il titolo è stata una faccenda tra 3 piloti, mentre lo scorso anno Checa, Rea e Melandri avevano fatto più punti.
Ora Sylvain correrà insieme a Melandri e sono convinto che Guintoli potrà mettersi dietro il giostraio romagnolo.
Quest'anno mi sono piaciuti molto anche Davies, che ha fatto delle belle cose con Bmw, Camier e Cluzel sulle loro Suzuki, davvero molto bravi e convincenti.
Davies ha fatto una doppietta nella seconda gara della stagione e anche se Melandri ha fatto più punti di lui, Chaz ha dimostrato di essere valido e promettente.
Camier e Cluzel hanno corso con una moto inferiore a Kawasaki e Aprilia, ma hanno fatto piazzamenti e, il caso di Cluzel a Silverstone in gara 2, addirittura podi. Forse un pò più di fortuna avrebbe potuto portare Jules a vincere quella manche.. Magari l'anno prossimo è la volta buona.
Tra i promossi ci metto pure Ayrton Badovini e Carlos Checa, reduci dalla via crucis con la Ducati Panigale. Botte, incidenti e sfighe varie, ma sempre impegnati fino alla fine. Checa si è appena ritirato dopo un brutto infortunio e un intervento al bacino, mentre Ayrton ha patito ancora una volta una moto non riuscita. Ciò nonstante, Badovini ha fatto un podio e nella seconda parte della stagione ha fatto vedere qualche exploit temporaneo.
Radio box dice che il prossimo anno le Ducati saranno portate in pista dalla squadra che quest'anno ha corso con Bmw e i piloti saranno Chaz Davies e Sylvain Barrier. Solo una parola: auguri.
Mi sono piaciuti anche Mark Aitchinson e Toni Elías e spero che l'anno prossimo possano avere una moto competitiva sotto le chiappe. Bravo anche Lorenzo Lanzi, che con la vecchia Ducati 1098 nelle ultime 2 gare ha fatto una bella figura, mettendosi dietro la Panigale e non solo.
Indipendentemente dagli infortuni e dai guai fisici di Haslam, Honda è bocciata.
La moto è nelle prime posizioni fino a quando c'è Rea sopra, ma quando Johnny non c'è 'si salvi chi può'. Ogni riferimento a Michel Fabrizio è puramente causale.
La moto è alla fine del ciclo di sviluppo e a fine anno sarà presentata la nuova versione della CBR. Sarebbe ora, perché fino a quando si perde contro le case europee si può dire 'Eh, ma tanto io sono più grande e loro dall'altra parte fanno cagare', ma quando perdi con una connazionale e sei l'ultima casa giapponese nella classifica costruttori delle case regolarmente presenti, allora la musica cambia. Honda ha confermato sia Rea che Haslam e speriamo che stavolta cadano meno e abbiano meno sfiga addosso.
Non mi sono piaciuti Fabrizio e Giugliano.
Michel Fabrizio ha fatto delle belle cose temporanee con l'Aprilia privata, mentre è andato male quando ha sostituito Rea sulla Honda. Ok, la moto non era proprio eccezionale, ma una gara squallida come questa di Jerez non va bene.
Giugliano è migliorato nella seconda parte della stagione e Laguna Seca è stata la sua gara migliore. Peccato che a inizio mondiale alternava una bella prestazione (addirittura secondo a Imola in gara 1) e cadute a non finire. Non era il primo anno in superbike e questo, per me, è un'aggravante.
E infine, il perdente della stagione: Marco Melandri.
Ancora una volta il giostraio romagnolo regala perle di ignoranza sportiva, e non solo, degne del peggior Balotelli. Marco Melandri correva con la moto che lo ha portato a sfiorare il titolo lo scorso anno, ha potuto contare su una squadra di alto livello, aveva una moto buona e che conosceva e che cos'ha fatto? Cagare.
Ha sofferto Davies e ha impiegato molto tempo per affermarsi come primo manubrio, ha inventato scuse al limite per giustificare i suoi flop (chattering, assetto, gomme, asfalto, ecc.) e ha sempre tenuto la sua ignoranza in bella mostra. 'Carlos e Max li conosco e so che sono forti, ma poi vinco io.' diceva il giostraio romagnolo 'Tanto, chi cazzo sono Rea, Sykes, Lavery, Guintoli, Davies, ecc.? Io sono Marco Melandri'. Eh no, giostraio. Non si vince solo con il manager con la Bentley e la morosa tettona..
Adesso Melandri va in Aprilia e i primi effetti nefasti si vedono già: 1) Gigi Dall'Igna, tecnico vincente e preparato capace di vincere 2 mondiali piloti e 3 costurttori in 5 stagioni, cacciato come un appestato; 2) Mancanza di rispetto verso i propri piloti; 3) Una fabbrica Aprilia in cassintegrazione; 4) Aspar Martinez abbandona il progetto ART in moto gp; 5) Voci parlano di un ritiro di Aprilia dalla superbike nel giro di 2 – 3 anni. E non ha ancora messo piede sulla moto!
Una stagione che purtroppo ha visto un pilota, Andrea Antonelli nel campionato Supersport, morire nella gara in Russia. R.i.p. Andrea.
L'immagine che accompagna il pezzo vede Sykes e Laverty stringersi la mano alla fine di gara 2. Ha tanti significati: congratularsi a vicenda con un collega vincitore, incoraggiare un valido avversario che rischia di restare a piedi, un'etica sportiva che non c'è più o che è ridotta ai minimi termini altrove...
Grazie e complimenti infine a Mediaset (Italia 1- Italia 2) che hanno trasmesso tutte le gare corse nella stagione e non hanno fatto rimpiangere il canale che trasmetteva la superbike fino allo scorso anno. Anzi... A Imola li ho incontrati e sono davvero persone preparate e alla mano.