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Esperimento con i bambini di meditazione.

Post n°15 pubblicato il 23 Marzo 2007 da sacerdotessangelica
 

Questo articolo non e' mio, ma del sito www.aneglinet.com
Ma siccome siamo tutti genitori, e conosciamo le paure dei nostri bimbi, vale la pensa ascoltare la testimonianza di questa GRANDE maestra ( magari ce ne fossero di piu'):

Provero' a farlo anche con i miei bambini..da stasera stessa! immagine



Esperimento reale
tra Angeli e bambini

Segue il resoconto di un esperimento che Anna,
insegnante di terza elementare,
ha voluto fare con i suoi alunni.
Vale la pena di seguirne gli sviluppi e,
sarebbe proprio il caso, di insegnarlo anche ad altri bimbi e...
farlo anche noi!

Anna si era resa conto che i bambini
hanno molte paure:
hanno paura dei ladri,
hanno paura quando papà e mamma la sera escono
e li lasciano soli,
hanno un'infinità di paure inespresse.
Paure di ... volte noi non ci accorgiamo,
anche perché abbiamo così poco tempo
per stare con loro.
Il bambino ha tante cose dentro
e non le dice a nessuno.
Ecco il resoconto del suo magnifico esperimento.

Un giorno un mio alunno ha raccontato
che nella sua casa sono entrati i ladri,
hanno distrutto i garage,
hanno sfondato una finestra.
Egli aveva memorizzato queste scene
e gli è rimasta la paura
che possano ritornare.
Ho pensato allora
che bisogna insegnare ai bambini
a recitare qualche bella preghiera,
ma non in modo noioso e ripetitivo,
bensì giocando
ed utilizzando la fantasia.
Pertanto ho detto loro:
"La preghiera è una parola
a cui corrisponde
una
vibr-azione
dell'aria"
e nel contempo ho disegnato una linea ondulata sulla lavagna."

"Quando io parlo
voi non potete vederla,
ma nell'aria si crea un'onda
come quelle del mare.
Quest'onda si chiama
vibrazione.
Ebbene quando parlo io,
trasmetto delle onde
a voi;
quando voi rispondete,
trasmettete delle onde
a me.
Anche la preghiera
è una vibrazione
che va ovunque noi la vogliamo mandare.
Adesso v'insegno a difendervi dai ladri.
Chiudete gli occhi
e chiamate gli Angeli.
Mandategli una vibrazione
di richiesta d'aiuto,
ed ecco che Loro arrivano
fino a voi.
Rispondono alla vostra onda.
Adesso sistemiamoli:
un Angelo lo mettiamo di guardia
alla porta del garage,
così non ci pensiamo più.
Datemi delle idee
anche voi su come dobbiamo difenderci"

Appena lasciato spazio alla loro fantasia,
non c'è più stato bisogno
che io dessi delle indicazioni,
ognuno di loro ha indicato dei punti
dove sarebbe stato opportuno
piazzare degli Angeli.

"Benissimo bambini",

dico loro,

"Adesso chiudiamo gli occhi
ed andiamo nella casa
dove sono passati i ladri
e mettiamo un po' d'ordine.
L'unione fa la forza,
e allora andiamoci tutti insieme
e vediamo cosa possiamo fare."

Il paese è piccolo,
quella casa la conoscevano tutti.
Abbiamo perci protetto le sue porte,
aggiustato la finestra
e posto fiori
dappertutto,
quindi abbiamo purificato l'ambiente
con la luce.
Fatto tutto questo,
mi sono resa conto
di quanto fosse stato
importante.
Ho visto la felicità
di questi bimbi
e mi sono detta che si pu pregare
anche in questo modo,
senza annoiarli.

Un giorno un allievo mi ha confidato:

"Mio padre e mia madre
ieri sera sono usciti
e io tremavo dalla paura"


Gli risposi:

"Quando sei solo
ed hai paura,
raccogliti in un angolo,
chiana gli Angeli
e poi li sistemi per bene.
Un Angelo sulla porta
ed uno ad ogni finestra,
quindi stai tranquillo
perché Loro
ti proteggeranno
e non ti potrà accadere nulla di male"

Il giorno dopo il bambino mi disse:

"Lo sai maestra?
Ho fatto come tu mi hai detto.
Ho messo anche un Angelo
sul tetto
a fare la guardia.
Io non so se i ladri
sarebbero venuti,
per non ho avuto più paura.
Sono andato a letto
e ho dormito in pace"

Così ho detto loro:

"Bambini,
ora avete imparato
come difendere la vostra casa,
d'ora innanzi fatelo tutte le sere,
che diventi un'abitudine
per aiutarvi
a vivere meglio"

Da quel momento
vi è stato un grande piazzamento
di Angeli,
e "pregare"
è diventato qualcosa
di molto simpatico.
Ho anche pensato
di andare con i bimbi
ad aiutare
quando vi sono delle situazioni disperate,
come catastrofi naturali.

"Dobbiamo andare col pensiero
in quel luogo
e vedere cosa si pu fare.
Chiudete gli occhi
e andiamo più veloci della luce!"

E così,
veloci come la luce
scendiamo in quel luogo
e portiamo un po' di pace
in mezzo a tanta disperazione.
Poi andiamo anche nella casa delle famiglie
che hanno perso i loro cari.

"Dobbiamo aiutarli"

dico ai bambini.

"Come possiamo fare maestra?"

"Immaginate di aprire il cuore
di questa gente
che è così chiuso,
così addolorato,
dove non passa nient'altro
che disperazione!
Metteteci dentro
tutto il vostro amore,
voi siete bambini,
voi sapete come fare"

Cosa mi raccontano i bambini?
Cosa vedono in questi viaggi,
come intervengono?
Vi sono alcuni che,
dopo la meditazione
mi raccontano come sono andati,
cosa hanno visto.
Un giorno è mancata una persona
che i bambini conoscevano bene.
Io dissi loro:

"Ora andiamo
ad aiutare la sua anima
in modo che trovi
la strada nel mondo
in cui si trova.
Quindi le diciamo
che l'amiamo,
che la ricordiamo.
Dobbiamo indicarle la luce
perché magari si trova un po'
disorientata.
Infatti chi ha appena
lasciato il suo corpo di carne,
si trova in un mondo
a noi invisibile,
ha un corpo che sembra
di nebbia sottile
e non sa né dove andare
né cosa fare".

Una mattina,
abbiamo fatto una meditazione
di un altro tipo.

"Immaginate
la sorgente divina
di un'immensa luce.
Noi possiamo raccogliere
questa luce
perché siamo come canali.
Ora aprite le vostre mani
e fate entrare questa luce
in voi.
Riempitevi le mani
e quindi riempite dei piccoli cestini.
Quindi andate in giro
per le strade
e fate entrare la luce
nella testa,
nella mente della gente.
Vi sono tante persone
che non capiscono,
non sanno amare ed apprezzare
le cose buone.
Aprite queste teste
e metteteci dentro
un po' di luce"

Al termine della meditazione un bambino mi ha detto:

"Io sono andato.
Ho incontrato un testone
che non mi voleva aprire la sua testa.
Sapesse quanto ho dovuto lavorare,
maestra!
Ho preso la spazzola,
ma sai quelle spazzole
che si usano per i cani?
e ho spazzolato spazzolato!
A un certo punto il cranio
si è aperto
e allora ci ho infilato dentro
tutto il cestino di luce
che avevo accumulato
e poi sono passato
a riempire il suo cuore ..."

"Giusto,
quando andate per le strade
a mettere luce nelle teste
dovete anche metterla
nel cuore della gente,
perché il cuore e testa
lavorano insieme,
quindi aprite anche la porta del loro cuore
e metterci tanta luce..."

"Maestra, avessi visto!
La gente scappava
e diceva 'Ma cosa fai? ma cosa vuoi?'
e io continuavo ad aprire
le porticine del loro cuore
e a mettere dentro tante rose rosse,
tanti fiori!
Maestra,
non potevano arrabbiarsi
perché chi porta fiori
non fa del male.
E poi sono tornato in classe ..."

Sono cose molto grandi
e molto belle,
che i bambini fanno con semplicità,
giocando,
serenamente.
Crescendo cominceranno pian piano
a rendersi conto
che non era poi tutto un gioco.
Infatti queste azioni
mettono realmente in moto
delle energie sottili.
Quando si dice di mettere un Angelo
di guardia a tutte le porte,
a tutte le finestre...
si crea una vibrazione-pensiero
che attira veramente gli Esseri di Luce.
Il desiderio di un bimbo
che desidera un Angelo
di guardia alla sua porta,
l'Angelo lo fa arrivare davvero!
Il bambino si sente sereno
perché percepisce che la casa
è protetta,
ma la casa
è protetta davvero!
Una volta compreso il meccanismo,
abbiamo provato a fare
tipi diversi di meditazione
con risultati sorprendenti.
Un Sabato mattina
si è sentita male la mamma di una bambina.
Portata in ospedale,
le hanno diagnosticato appendicite acuta
da operare quanto prima.
La bimba angosciata,
ci chiese di aiutarla
con il nostro consueto "viaggio".
Con la semplicità che abbiamo sempre usato fra noi,
dissi ai bambini:

"Andiamo in ospedale,
voi conoscete tutti la mamma
di L. visualizzatela,
ha dolore negli organi della pancia.
Mandate tanto amore
dove lei ha male ..."

Abbiamo fatto la consueta meditazione,
poi i bambini
ad occhi chiusi,
sono partiti per il "viaggio".
Alla fine,
uno dei bimbi ci ha raccontato:

"Sono andato all'ospedale,
sono entrato nella pancia
della sua mamma mettendo
amore di qua e di là.
Poi ho messo una bomba d'amore
che ha sparato amore
da tutte le parti e
sono uscito.
Quando è arrivato il chirurgo
per visitarla gli ho detto:
"Fatti in là,
che la stiamo curando noi!...".

All'una,
quando il papà della bimba
venne a prenderla, ci disse,
tutto contento:

"Mia moglie viene a casa in giornata.
Le sono cessati i dolori,
non è più necessario operare!".

Subito non ho collegato le due cose,
ma poi, ripensandoci
sono stata presa
da una vivissima emozione.
Mi è sembrato giusto ritrasmettere
questa gioia ai bambini,
così il lunedì ho detto loro:

"La signora è guarita,
anche noi abbiamo fatto
la nostra piccola parte.
Ricordate per una cosa:
non siamo noi gli autori
di questa guarigione,
noi usiamo l'energia di Dio
che ci hanno portato gli Angeli.
Noi prendiamo
dal grande serbatoio d'amore
e lo ritrasmettiamo
a chi ne ha bisogno.
Ricordatelo sempre:
siamo solo dei canali,
non è nostra questa energia!".
"Noi siamo come le grondaie,
raccogliamo l'acqua
che Dio affida agli Angeli
i quali la riversano sul tetto...".

Prima di iniziare la meditazione...
Gli stessi bambini si sono resi conto
che la mente è difficile da tenere ferma,
uno di loro ci ha detto:

"Si è vero,
anche la mia mente scappa"
ed un'altro:

"Maestra se non ci concentriamo in qualche modo
io penso ai miei giocattoli,
io penso alla mia mamma."

Ci mettiamo allora in silenzio
e poi in modo tradizionale,
recitiamo con tutto il cuore una preghiera,
anche inventata,
purchè sia dolce e delicata, ripetendola due volte.
Ho trovato che è la maniera
più efficace per dare ai bambini
la necessaria tranquillità.

www.angelinet.com

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Commenti al Post:
theris
theris il 27/03/07 alle 21:16 via WEB
Un po' lungo (mamma che fatica leggerlo tutto :)), ma ne vale la pena. Decisamente una storia bellissima!
(Rispondi)
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