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L'ESPERIENZA A STRASBURGO E BRUXELLES
LA CRISI DELL'EURO. LE STATISTICHE.
Quì riportate ci sono le statistiche della crisi dell'euro, meglio spiegate in uno dei post sottostanti.
LA CRISI IN ITALIA. LE STATISTICHE.
Attualmente il 98% delle imprese Italiane, sono piccole imprese, imprese cioe’ che impiegano un Massimo di 10 dipendenti.
Dal 1992 in poi l’Italia inizio’ un processo di risanamento delle finanze pubbliche per entrare nell’Euro ma con la rimozione del blocco ai movimenti di capitale l’Italia fu colpita da una grave crisi finanziaria che spinse i governi ad accelerare il risanamento.
L’Euro non permetteva piu’ svalutazioni competitive, e in piu’ si rivalutava rispetto alle principali valute come il dollaro o lo yen.
Il governo, credendo di vivere di rendita grazie ai bassi tassi di interesse, si limito’ ad alzare la spesa pubblica.
Nel 2008, l’Italia fu colpita da una pesante recessione che si ando’ a sommare ai bassi livelli di crescita economica degli anni precedente e ad un alto livello di debito pubblico. La caduta del Pil comporta l’operare degli “stabilizzatori” automatici, e la spesa pubblica aumenta per sopperire alla diminuzione del gettito fiscale dovuto alla contrazione dell’attivita’ produttiva.
CRISI ECONOMICA E POVERTÀ - EUROPA E ITALIA
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conseguenze della crisi in italia
Post n°10 pubblicato il 08 Aprile 2013 da PieralliEurogroup
" BRUXELLES, 26 MAR - Nel 2012 l'Italia e' il Paese dove lo stress finanziario ha avuto le conseguenze maggiori: e' quanto si legge nel rapporto di Bruxelles sull'occupazione. ''Lo stress economico ha avuto ripercussioni in Bulgaria, Cipro, Irlanda, Portogallo, Grecia, Spagna e soprattutto Italia, dove e' salita al 15% la popolazione in difficolta' economica''. nel rapporto si legge anche che ''in seguito a crescita debole o negativa cala la produttivita' in Ue e l'Italia ha fatto registrare di gran lunga il suo calo piu' accentuato: -2,8% nell'ultimo trimestre 2012, dopo il calo ancora piu' forte del 3% del precedente trimestre''. "
"Tra i paesi più grandi dell'Ue, l'Italia ha subito nell'ultimo trimestre 2012 l'accelerazione più marcata della disoccupazione rispetto al trimestre precedente (+0,5%), secondo il rapporto della Commissione Ue. Seguono Polonia (+0,3%), Spagna (+0,1%) e Francia (+0.1%).(ANSAmed). "
Nel 2012, le famiglie italiane sono state le più colpite dalla crisi. Questo, da come si può vedere, ha colpito molti settori tra cui quello lavorativo e quello dell'istruzione. I dati istat ci fanno capire come la disoccupazione non cala, ma, anzi, aumenta. A dicembre il tasso di disoccupazione era dell'11,2%, sicuramente maggiore rispetto all'1,8 del 2011. Ancora più preoccupante sono i dati sulla disoccupazione giovanile che ammonta al 36, 6% nel dicembre 2012.
Come si riesce a vedere dai grafici, molto denaro è stato tolto anche all'istruzione. Uno dei settori dell'istruzione che è stato più colpito è quello degli Erasmus che non hanno ottenuto gli stessi finanziamenti che avevano fino a pochi anni fà |
PIERALLI EUROGROUP!
NOI siamo un gruppo composto da 9 ragazzi, studenti di 16, 17 e 18 anni del Liceo Psicopedagocico, indirizzo Socio-Economico, "Assunta Pieralli" di Perugia, Umbria.
I post sono stati interamente scritti da noi grazie alle nostre conoscenze personali e scolastiche. Le statistiche sono state prese dai siti apposti italiani e non.
Alcuni post sono stati realizzati similmente a saggi brevi, dove vengono anche citati opere e/o autori per i quali, se nessario abbiamo aggiunto link.
Inviato da: PieralliEurogroup
il 08/04/2013 alle 19:27
Inviato da: PieralliEurogroup
il 08/04/2013 alle 17:42