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Le degustazioni di Borghi d’Europa Azienda Agroforestale Fontezoppa – Civitanova Marche (MC)

Post n°25 pubblicato il 17 Maggio 2022 da eurovinum1

 

 

 

 

Giovedì 5 maggio 2022, presso la Caffetteria Goppion di Vittorio Veneto, la redazione di Borghi d’Europa ha degustato due diverse espressioni della produzione della cantina Fontezoppa di Paolo Luzi & C., con sede in contrada San Domenico a Civitanova Marche (MC).

L’Azienda Agroforestale Fontezoppa, prende il nome dalla fonte che anticamente sgorgava dove si trovano ora le vigne. È una azienda legata alle radici marchigiane ed un punto di riferimento per la produzione e la valorizzazione dei vitigni autoctoni. Come ci spiega Manuele Dal Bianco, che ne cura localmente la distribuzione, la gamma dei vini nasce quasi elusivamente da uve autoctone di ribona o maceratinopecorinoincrocio bruni 54 (incrocio delle varietà sauvignon e verdicchio), sangiovese e vernaccia nera, quest’ultima proveniente dalla proprietà di Serrapetrona, una località nota per la produzione della Vernaccia di Serrapetrona DOCG. Un vino spumante, prodotto nelle tipologie secco e dolce, unico per la sua tipologia e per la tecnica di produzione che prevede tre fermentazioni.

Lo scrittore, giornalista e regista Mario Soldati (*1906 - †1999), nell’opera Vino al Vino, citando Luigi Veronelli, così descrisse

[…] la famosa Vernaccia di Serrapetrona, vino rosso, abboccato, spumante: vino antico, pare, e molto raro: il Veronelli nella sua guida ne dice mirabilia: […] «Gran vino, degno di cru, degno di fama: colore rosso porporino, caratteristico personale sui generis largo e continuo bouquet, sapore dolce e tuttavia elegante, che va attenuandosi, sempre più spirituale, in bottiglia»”.

Questi i vini degustati:

Pepato – Serrapetrona DOC 2017 - Vino Biologico – 100% vernaccia nera  – alc. 13,5% vol.

Rosso rubino intenso e vivace.  Al naso alla speziatura di pepe nero e pepe bianco si uniscono profumi di ciliegie, ribes e prugne, con richiami balsamici e sensazioni minerali nel finale. All’assaggio il sorso presenta un tannino garbato, ben integrato, che si accompagna ad una decisa freschezza. Un vino elegante da abbinare a secondi piatti di carni rosse, come ad esempio, il filetto al pepe verde.

Joco – Falerio Pecorino DOC - Vino Biologico 2021 – 100% pecorino - alc. 13% vol.

Giallo paglierino brillante. L’olfatto è ricco, emergono sentori di erbe aromatiche, profumi di fiori di tiglio e ginestra, aromi di frutta esotica, ananas, mango, ricordi di agrumi e spruzzi salmastri in sottofondo. In bocca è caldo, morbido, equilibrato da tonica freschezza e decisa sapidità. Molto persistente con finale lungo.  Da abbinare ad una frittura di pesce dell’Adriatico ma anche con un primo piatto come le pappardelle al ragù  di carni bianche. Presso la Caffetteria Goppion di Vittorio Veneto questo vino è stato proposto in abbinamento con il ricco e gustoso Club Sandwich, rivisitato da Riccardo Da Boit, un mix di ingredienti perfettamente dosati e calibrati, arricchiti dalla presenza dell’uovo sodo.

Arrivederci alla prossima degustazione!

 

Antonella Pianca

 

 
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Il vino col fondo di Luigi Comarella – L'abbinamento con il prosciutto cotto alla Fiamma del Salumificio Spader

Post n°24 pubblicato il 25 Novembre 2021 da eurovinum1

 



 

Luigi Comarella non si sarebbe mai aspettato di arrivare al primo posto al 6° Concorso “Vino della Tradizione”, a cui avevano partecipato 49 aziende del territorio, in una gara dedicata tutta al cosiddetto “Vino col Fondo”.

 

Ne parliamo nella cantina dell'azienda agricola che aveva iniziato il proprio percorso operando sia nel settore zootecnico che in quello della produzione dell'uva.

 

“ Avevamo anche lo spaccio di carne fresca, aperto ai consumatori.Poi è

prevalsa la linea della specializzazione enoica anche se ,a dire il vero, un po' di rimpianto vi è ancora....”

 

L'azienda Agricola Comarella si trova tra le splendide colline di Valdobbiadene nella zona di Bigolino, baciata dal sole e vocata alla coltivazione della vite, da cui si produce il prosecco DOCG di Valdobbiadene, vanta una tradizione esemplare nella produzione del prosecco iniziata dal padre Teo ed ora continuata dal figlio Luigi.

Produce vino Prosecco DOCG frizzante, extra dry e col fondo e vende sia in bottiglia che sfuso.

 

Luigi è una persona sincera, va dritto al segno, non gira attorno ai problemi.

 

Così quando osserviamo che anche nel settore del vino col fondo si fanno largo le furberie, evita di inoltrarsi nella polemica e commenta annuendo.

 

Un tempo i nostri contadini dedicavano al vino col fondo le uve migliori della vendemmia: oggi assistiamo a presunti vini a rifermentazione naturale che rivelano, inequivocabilmente, un passaggio......

 

Il vino col fondo di Comarella è semplicemente buono.

Lo degustiamo in una tersa mattinata di novembre, con l'accompagnamento del prosciutto cotto alla Fiamma del Salumificio Spader. La tenerezza e la succosità del prosciutto, con quel profumo e gusto di affumicatura naturale, dona all'abbinamento con il vino un equilibrio sincero.

 

I giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno invitato l'azienda di Valdobbiadene a partecipare alle iniziative di informazione del Percorso Internazionale Eurovinum, Il Paesaggio della vite e del vino.

La terza generazione di famiglia (tutta al femminile), assicurerà una lunga vita all'azienda : Federica studia finanza e marketing, Alessia ha iniziato enologia a Conegliano.... Barbara (la moglie ) accudisce la famiglia e Luigi in particolare !

 
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LE ANTEPRIME DEI BAROLO 2017 DELL’AGRICOLA MARRONE TESTATE DA BORGHI D’EUROPA

Post n°23 pubblicato il 02 Marzo 2021 da eurovinum1

 




 


 

Milano, 2 Marzo 2021- Sin da Grandilanghe 2020 i comunicatori  della testata giornalistica Borghi d’Europa sono rimasti affascinati dal modo di lavorare, genuino e in rispetto con la natura, dell’Agricola Marrone di La Morra (punto nevralgico del Barolo Docg), oggi condotta con capacità e passione dalle tre sorelle Denise, Valentina e Serena Marrone.

Purtroppo quest’anno per contrastare la lotta alla pandemia, Grandilanghe 2021 non si è potuta svolgere e allora la famiglia Marrone ha pensato bene di inviare alcuni campioni in anteprima delle ottime etichette prodotte a operatori del settore e winelovers.

Borghi d’Europa ha testato a tavola le anteprime del Barolo Docg  2017 Pichemej e il Barolo Docg 2017 Bussia, i vini più importanti e rappresentativi dell’Agricola Marrone, due veri gioiellini da uve Nebbiolo al 100%.

Per entrambi i Barolo l’abbinamento è stato lo stesso e decisamente azzeccato: una pasta con il famoso ragù napoletano, del tutto diverso da quello alla bolognese, visto che nella salsa di pomodoro sono state cotte delle salsicciette aromatizzate al finocchietto, le puntine e le costine di maiale, oltre a dei pezzi di spezzatino di manzo. Dunque un sugo corposo ed estremamente succulento.

L’Anteprima Barolo 2017 Pichemej ha rivelato alla vista un colore rosso rubino tenue, un bel bouquet fruttato con note che ricordano il ribes, il lampone e l’amarena e poi delle note balsamiche tendenti alla menta e una speziatura leggera (cannella), segno che  gli aromi terziari del legno non sono ancora preponderanti. Al palato il Pichemej è risultato abbastanza caldo, sapido e con un buon equilibrio. Sicuramente tenendolo da parte ancora per qualche anno le componenti morbide emergeranno assieme a delle note che ricordano più tabacco e cuoio.

Invece, l’Anteprima Barolo 2017 Bussia al calice ha svelato un colore rosso rubino con riflessi leggermente granati, al naso meno intenso e complesso del collega Pichemej, fruttato (piccoli frutti rossi), floreale e dopo un po' anche minerale e al palato abbastanza sapido e abbastanza avvolgente, anche’esso con un’ampia capacità di evoluzione.

 
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LE COCCOLE GUSTOSE DELL’AGRICOLA MARRONE IN VISTA DEL NATALE

Post n°22 pubblicato il 01 Dicembre 2020 da eurovinum1

 

 

 

 

 

Nuove lodevoli proposte e iniziative da parte della Cantina di La Morra

 

Milano, 27 Novembre 2020- L’Agricola Gian Piero Marrone si trova all’Annunziata di La Morra, nel cuore del Barolo Docg, ed è una cantina di qualità amante del buon e bello vivere, con un legame speciale col territorio langarolo, giunta oggi alla quarta generazione in termini di conduzione.

Borghi d’Europa ha già testato da vicino le notevoli etichette di Marrone, degne rappresentanti di un terroir spettacolare, che si può ammirare dalla terrazza e dai balconi della cantina stessa.

L’Agricola Marrone  è ottimamente organizzata per accogliere il popolo degli enonauti: in questo periodo difficile causato dalla seconda ondata della pandemia Covid-19, in vista di un’auspicabile riapertura dell’intera zona per le imminenti festività, nel pieno rispetto delle distanze verrebbe  garantito un tavolo ogni 4 persone, potendo anche suddividere gruppi più ampi, che potrebbero così gustarsi senza patemi e in piena sicurezza i vari vini in abbinamento alle pietanze proposte dallo Chef Paolo.

Per la famiglia Marrone è fondamentale far risaltare la bellezza e le peculiarità del territorio langarolo: per questo motivo sono iniziate alcune nuove e interessanti collaborazioni, come quella con Marco Robaldo e la sua famiglia, per raccontare e far vivere in prima persona il mondo della nocciola, direttamente a Cravanzana (www.cuordinocciola.com), poi con Marco Revelli di Cycling Nature (www.cyclingnature.it), per permettere alla gentile clientela di vivere le Langhe in sella a una bicicletta all’aria aperta, con una guida cicloturistica di prim’ordine, ed infine con Daniele Stroppiana, Marta e i loro cani, alla ricerca dei famosi tartufi conosciuti in tutto il mondo, assieme a  ragazzi giovani e appassionati, che hanno dedicato la loro vita e le loro conoscenze all’essere local.

Oltre a ciò, per coccolare maggiormente  il palato e gli occhi in ottica natalizia, sono stati fatti dipingere a mano dei magnifici magnum, grazie all’abilità di Elisa Chiarle, parente della famiglia Marrone e appassionata dell buon vino e del buon cibo. Questi magnum unici possono essere acquistati e spediti in tutta Italia, ed è altamente consigliato prenotarli con largo anticipo, visto che occorre molto tempo a dipingere le bottiglie una ad una. 

E’ poi possibile farsi spedire per mail o nelle scatole regalo con vini e prodotti tipici dei speciali voucher per delle visite future, nelle quali si potrà capire bene il territorio del Barolo Docg (con passeggiate in vigna) e provare le grandi etichette dell’Agricola Marrone, magari partecipando  anche a delle classi di cucina.

Borghi d’Europa apprezza molto tutte queste iniziative e proposte, che testimoniano il grande amore della famiglia Marrone per la propria zona e quanto sia importante valorizzarla e comunicarla nel modo migliore, anche e soprattutto in periodi duri come quello attuale.

 


 
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BORGHI D’EUROPA ALLA GRANDE KERMESSE DI BOTTIGLIE APERTE 2017

Post n°21 pubblicato il 18 Ottobre 2017 da eurovinum1

 

Grande appuntamento quello tenutosi al Palazzo delle Stelline a Milano
Milano, 15 Ottobre 2017- La sesta edizione di Bottiglie Aperte, tenutasi nella splendida cornice del Palazzo delle Stelline a Milano dal 15 al 16 Ottobre c.m. , a due passi dalla Chiesa di S. Maria delle Grazie (dove è conservato il celeberrimo Cenacolo Vinciano), ha registrato un afflusso di persone superiore all’edizione dell’anno scorso, confermandosi come kermesse del settore vitivinicolo non solo milanese (4000 presenze in 2 giorni!), ma anche italiana.
Nei 2 giorni Bottiglie Aperte, ideata e voluta da Federico Gordini, ha presentato al banco d’assaggio delle cantine notevoli e organizzato delle masterclass tematiche importanti, condotte da grandi esperti del settore come Cristiana Lauro, Adua Villa, Ernesto Abbona, Daniele Cernilli, Renzo e Riccardo Cotarella, Luca D’Attoma, Andrea Grignaffini, Luciano Ferraro, Giampaolo Gravina, Alessandro Rossi, Orazio Vagnozzi, Bruno Vespa, Riccardo Silla Viscardi, con l’obiettivo di avvicinare produttori ed operatori Horeca e fare rete.
Tra i giornalisti e comunicatori presenti, non poteva mancare la redazione milanese di Borghi d’Europa, che ha degustato alcuni vini eccellenti, selezionati tra i 150 produttori presenti.
Come bianchi sono stati provati i Prosecchi di Nino Negri (Valdobbiadene), il Friulano e la Ribolla di Ronco dei Tassi di Cormòns (Udine), le bollicine Metodo Classico di Travaglino, Cà del Gè, Bruno Verdi e La Manuelina dell’Oltrepo Pavese, il Roero Arneis di Ceste (Govone, Cuneo), il Timorasso di la Zerba di Volpedo dei Colli Tortonesi, l’ottimo Verdicchio di Matelica di Borgo Paglianetto (Pagliano di Matelica, Macerata), concludendo con una splendida verticale di Verdicchio di Jesi di Federico Mencaroni (Ancona) e con i bianchi abruzzesi come Pecorino e Passerina di Biagi del Teramano.
Come rossi invece, Borghi d’Europa ha provato il Malbech della famosa Cantina Loredan Gasparini di Volpago del Montello (Treviso), la Schiava e il Lagrein di Peter Zemmer (Alto Adige), il Nebbiolo di Donnalia di Salussola (Biella) e l’Aglianico de le Cantine del Notaio di Rionero in Vulture (Potenza): tutte grandissime etichette, che hanno fatto risplendere ancora di più la settima edizione di Bottiglie Aperte.

 

 
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