IL BLOG DI EVA

A te, che ho visto mai

A te, che ho visto mai

eppure vibro, senza badare a come, dove, quando,

o a chi, con chi, per chi...

ingoio la schiusa di queste mie labbra

che ne assaporano altre

soffocando grida che non t'arriveranno

e che rinnoverò, domani e poi

senza che tu mi possa vedere.

Nel burro della mia carne

tatuaggi di dita, gravine d'unghie, vermigli pulsanti.

E un solo sussurro, prima del baratro:

"a te, che ho visto mai..."

che sopra i digrigni

si fa rintocco, diario, pazienza,

passione lasciata in regalo a me stessa. 

(foto di Steve Emme)

PAUSA PRANZO

Vorrei vedermi con gli occhi di un uomo,
ora ch’ho addosso questo vestito, che lascia immaginare esattamente quello che io voglia sia immaginato.

Vorrei avere gli occhi di un uomo,
ora che, seduta al tavolo, accavallo le gambe, le volto, le apro e le chiudo.

Vorrei sapere cosa vede, cosa pensa, cosa sogna, quando allunga l’occhio sotto la mia gonna.

Vorrei essere nella mente di quell’uomo,
quando mi avvicino alla cassa e mi chino insolente a raccogliere la borsetta, quando lo spacco della mia gonna arriva proprio al limite di quello che sogna.

Vorrei donargli un attimo di piacere,
quando m’allontano e lui si chiede se quello che ha intravisto è pizzo nero o è altro…

IL MIO BLOG: PRESENTAZIONE E CHIARIMENTI