Musica a 360°

ALMENO FABER SEGUI' LA SUA (CATTIVA) STRADA

Il 18/02/07 Fabrizio avrebbe festeggiato il suo 67° compleanno.
Continueremo ad ilolatrarlo, non ringrazieremo mai abbastanza la sua memoria perchè ci ha regalato le poesie più belle del nostro secolo e le ha rese immortali con la sua voce.
Ci manca, De Andrè.
Se Fabrizio fosse ancora vivo avrebbe continuato a produrre dischi diversi dagli altri, per la sua grande voglia di sperimentare, di cambiare radicalmente.
In quella "direzione ostinata e contraria" che era il senso profondo della sua vita e della sua scelta intellettuale.
E poi la forte spiritualità; quell'ansia creativa che "non si poteva quietare".
In un Paese dove non ci sono più neppure i cattivi maestri, i nostri ragazzi cercano disperatamente di allargare gli orizzonti ma hanno davvere pochissimi riferimenti.
E allora De Andrè appare sempre più come un mito.
Una cosa che lo farebbe inorridire, lui che piuttosto si considerava un "amico fragile" e mai e poi mai un poeta, semmai un narratore.
Ma poeti non ci si dichiara, poeti si è.
Chi più di Fabrizio ci ha raccontato il dramma, l'oscenità, e l'imbarazzo della gente?
Chi ha saputo con altrettanta forza descriverci la realtà più cruda e disperata e insieme la poesia più sublime, le emozioni che si consumano negli sguardi, in un sorso di vita?
Gli uomini, che hanno paura della guerra, che non conoscono l'amore e si illudono ancora di trovarlo salendo quelle scale.
Buon compleanno, Faber.