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Creato da: fedelissimiroma1971 il 26/01/2009
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Reggina, Puggioni seguito da Samp e Torino

Post n°7180 pubblicato il 13 Giugno 2011 da fedelissimiroma1971

 

Sessione di calciomercato decisiva per il futuro di Christian Puggioni. Secondo indiscrezioni raccolte da TuttoMercatoWeb, l'estremo difensore della Reggina già a gennaio è stato cercato da diverse squadre, ma allora Foti decise di non cederlo. Ora, però, due club di Serie B si sono nuovamente fatti avanti: si tratta della Sampdoria, col suo ex tecnico Gianluca Atzori che vorrebbe portarlo con sé in Liguria, e il Torino. Da monitorare anche la situazione in casa Fiorentina. Puggioni piace al club viola, ma una trattativa con la società di patron Della Valle dipenderà dalle eventuali cessioni di Frey e Boruc.

 

 
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Di Marzio: "Clayton piace anche al Torino"

Post n°7179 pubblicato il 13 Giugno 2011 da fedelissimiroma1971


Il Varese ha avuto in questa stagione uno dei migliori difensori della serie B: si chiama Clayton Dos Santos, brasiliano, classe 84, un passato da predestinato con la chiamata del Milan da ragazzino e la stima di Ancelotti, poi mille infortuni e adesso un ritorno da protagonista. L'affare è scontato: il suo contratto è scaduto, il giocatore è libero, il suo manager Pedrinho (l'ex difensore del Catania) pronto a valutare tutte le situazioni. Hanno già chiesto informazioni Lecce e Chievo in A, Samp e Torino in B.

 

 
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Vicenza e Torino, in bilico il futuro di Gorobsov

Post n°7178 pubblicato il 13 Giugno 2011 da fedelissimiroma1971

 

Fonte: TMW


Di ritorno dal prestito al Cesena, dopo un'annata di quasi totale inutilizzo, per il regista di centrocampo Nicolas Martin Gorobsov (21) permane il dubbio riguardante la casacca da vestire in vista della prossima stagione: in comproprietà tra Vicenza e Torino, entrambe le squadre appaiono al momento interessate a servirsi del giovane italo-argentino per rimpolpare la propria rosa. Valevole fino al giugno 2014 l'attuale contratto, la compartecipazione dovrebbe essere in ogni caso rinnovata

 
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Toro, il ritiro estivo inizia il 15 luglio

Post n°7177 pubblicato il 10 Giugno 2011 da fedelissimiroma1971

Due settimane a Sappada (Belluno) poi ritrovo a Omegna. Il 14 agosto primo match ufficiale: coppa Italia all'Olimpico

 

Venerdì 15 luglio il Toro partirà per Sappada, in provincia di Belluno. La squadra resterà sulle Dolomiti fino a sabato 30. Quattro le amichevoli in programma: la più importante con una squadra di serie A, forse la Fiorentina. Dopo due giorni di riposo, il gruppo farà rotta verso Omegna, sul lago d'Orta: ci starà fino a sabato 13. Domenica 14 il primo impegno ufficiale: all'Olimpico c'è la coppa Italia. Se il Toro passa, giocherà ancora domenica 21, ma fuori casa. L'inizio del campionato è previsto domenica 28 agosto.

 
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Gillet e Ogbonna, il Toro riparte dai numeri uno

Post n°7176 pubblicato il 10 Giugno 2011 da fedelissimiroma1971

Piace il portiere del Bari, può restare il neo azzurro. Bianchi sul mercato: lo cerca il Napoli

 FRANCESCO MANASSERO

 

Dieci acquisti in trentacinque giorni. È la ricetta di Petrachi per consegnare a Ventura la rosa già quasi al completo per la preparazione estiva. Per il ds, alla quarta campagna acquisti (gennaio compreso) con Cairo, potrebbe essere la più difficile: dopo l'era dei peones, occorrono rinforzi veri. Il Toro non può sbagliare. L'unica certezza è la data di scadenza della prima verifica fissata dal presidente: venerdì 15 luglio, giorno della partenza per Sappada. Entro quel termine, Petrachi dovrà aver sciolto molti dei nodi cruciali, che altrimenti rischierebbero di condizionare la stagione. «Quest'anno facciamo le cose per bene», assicura Cairo.

Già oggi potrebbe risolversi la questione Bianchi, prima che si trasformi nel solito tormentone estivo. È in programma un contatto con il fratello-procuratore dell'attaccante. «Rolando ha un contratto fino al 2013 e finora non è arrivata nessuna proposta – così Riccardo Bianchi –. Se rientra nel progetto di Ventura, può rimanere. Contano le motivazioni. E il Toro può ancora dargli gli stimoli giusti».

Bianchi è in vacanza, ma con un paio d'ore d'aereo raggiungerebbe Milano. Il Torino però pensa più alla cessione, che a tentare di convincerlo: 6-7 milioni fanno comodo. Napoli in vantaggio, poi Parma e Catania sulle traccie di Rolandinho. Petrachi farà un tentativo per arrivare a Barreto del Bari, ma la sola comproprietà costa 4 milioni. Intanto ne segue altri tre, due sono ex Toro: Calaiò (Siena) e Tiribocchi (Atalanta), più Mastronunzio (Siena). Ogbonna invece potrebbe restare, spinto dall'offerta di rinnovo. Sullo stopper c'è sempre il Napoli e anche la Roma ha chiesto informazioni. Ma servono rinforzi.

Il primo potrebbe essere Gillet. Il numero uno del Bari, seguito da Palermo e Catania, non è insensibile alle lusinghe di Ventura e non esclude l'ipotesi Toro. Con le valigie Rubinho e Bassi: il brasiliano tornerà al Palermo, il secondo all'Empoli. Incerto il destino di Morello, che ha ancora un anno di contratto. Un'altra priorità è il centrocampo: ieri Petrachi ha chiesto informazioni su Pulzetti, ex Bari e Chievo ma di proprietà del Livorno, e Gazzi, regista del Bari. Sono partiti De Feudis e De Vezze, ma il primo (Cesena) potrebbe tornare indietro (prestito). Un «nuovo» acquisto sarà Gabionetta. L'intenzione del Toro è rinnovare l'«affitto» con l'Hortolandia e farlo partire per il ritiro: Ventura vuole riportarlo ai tempi in cui incantava Crotone. Su Iunco c'è un punto interrogativo: con il Chievo si potrebbe andare alle buste. Stesso discorso per Gorobsov (Treviso) e Malonga (Cesena), mentre per Antenucci c'è la volontà di accordarsi con il Catania prima dell'asta al buio (20-22 giugno). Rimarrà Sgrigna, mentre per Gasbarroni si cercano acquirenti.

Difficile la situazione di Lazarevic. Lo sloveno vuole restare, ma la sua posizione è favorevole al Genoa, che l'ha promesso all'Udinese. Se parte, Petrachi farà un tentativo per Alvarez, esterno del Bari che Ventura conosce bene: costa 2 milioni. In difesa torna Rubin, reduce dalla buona stagione al Bologna. A destra D'Ambrosio potrebbe essere ceduto in prestito.

 
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News

Post n°7175 pubblicato il 10 Giugno 2011 da fedelissimiroma1971


Preso il mister, ora bisogna costruire una squadra, questa volta verranno privilegiati prima gli uomini e poi tutto il resto

 

Oggi è stato presentato il nuovo mister del Toro, Giampiero Ventura, in pratica si è deciso di annullare un altro errore dei tanti commessi in passato. Anche se a piccoli passi, Cairo dimostra ancora una volta di essere un uomo vero correggendo il suo modo di gestire la Società granata.
Altro non può fare visto che nessuno vuole acquistare il Torino FC e lui, per fortuna di chi tifa TORO, cerca di porre rimedio a disastri provocati da lui e da gente da lui pagata.
Sinceramente, insultarlo mi sembra masochistico e come se un paziente in fin di vita che si presenta in sala operatoria offendesse il chirurgo prima di un intervento vitale.
Ora comprendo che tra i tifosi del Toro ci sono tanti “pazzi” ma esagerare è da idioti, altro che tornare al passato, qui si entra in un tunnel senza uscita.
L’unica nostra speranza è vedere una svolta nella conduzione societaria e tecnica, in sostanza conquistare la Serie A con una squadra fatta di giocatori veri. Contestare, fare marce è inutile. Scrivere commenti che incitano a violente contestazioni è solo un modo per uccidere un Toro moribondo.

Io non voglio contribuire all’uccisione del Toro. Sarò un inguaribile ottimista, ma non mi risulta che siano stati o fossero, dei pessimisti tutti coloro che nel passato hanno dato vita a scoperte importanti o ad innovazioni tecnologiche di vita.
Solo l’ottimismo aiuta a combattere credendoci sempre senza mollare mai. Quindi, cominciare ad insultare già Ventura prima di vederlo all’opera è davvero incredibile, così come credere subito all’acquisto di calciatori, mano male che il mister li ha smentiti, che al Toro non servono.
Già avevo annunciato che il nuovo mister sarebbe stato VENTURA e con qualcuno di voi, in privato, lo avevo detto ancor prima che si sapesse l’esito del campionato.
La scelta era già stata presa da tempo. A Torino ed al Toro serve un mister bravo ad allenare giocatori, stampa, Società e tifosi, Giampiero Ventura ne ha la capacità tecniche, dialettiche ed umane.
Io gli faccio i migliori auguri, mi fido di lui e mi auguro che il popolo granata, quello sano, lo giudichi per il lavoro svolto sul campo.
Preso il mister, ora bisogna costruire una squadra. Questa volta verranno privilegiati prima gli uomini e poi tutto il resto. La casacca granata pesa, quindi serve personalità. Non ci sono dubbi, il calciatore ideale per costruire il Toro del futuro si chiama “HO LE PALLE”.

La sequenza dei colloqui ci farà capire se veramente Bianchi ed Ogbonna verranno ceduti. Cairo vorrebbe tenerli malgrado l’ingaggio del Capitano. Petrachi è già partito per discutere di comproprietà e prestiti già in rosa quest’anno.
Può lavorare senza pensare troppo se al mister piace perché sa già quali sono i calciatori da prendere.
Il mio pronostico su Bianchi ed Ogbonna è: restano entrambi. Rolly perché è un sentimentale che si è innamorato del Toro, Angelo perché ha compreso che giocare nel Toro in B, con Ventura, lo aiuterà ancor di più a migliorare.
Ovvio che le offerte esagerate potrebbero cambiare tutto, così come un compratore vero della Società. Se Bianchi verrà ceduto sarà o per questioni di bilancio o per scelte tecniche. Mai, però, biasimerei Rolly ed Angelo se scegliessero di emigrare.

Ricapitolando, il Toro liberatosi di diversi pesi morti e fatto piazza pulita di ingaggi stratosferici può pensare al mercato con molta serenità. La rosa è ridotta, ma non ha solo 10 i calciatori di proprietà come qualcuno insinua per buttare fango, deve essere completata nei titolari prima del ritiro del 15 luglio, per far lavorare il mister e per avere la possibilità di correggere errori ed aumentare la qualità della rosa. Questo è il secondo passo che deve compiere la Società per dimostrare che ha capito qual è la strada da percorrere. Un mese di tempo non è poco, anche se mi rendo conto che il mercato non si fa da soli ma insieme a squadre che hanno esigenze diverse dalle nostre.
A me non dispiacerebbe il ritorno di Genevier e Malonga, la conferma di Gabionetta e Pagano. C’è di meglio, ma questi al Toro possono starci.I nomi che circolano sono tanti, ma vedrete che i veri obiettivi verranno fuori a breve, per ora sono sconosciuti anche a me. Vi farò sapere appena so qualcosa.Sempre Forza Toro.

 

Fabrizio Duranti  

 
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Torino, il centrocampo è la chiave di tutto

Post n°7174 pubblicato il 10 Giugno 2011 da fedelissimiroma1971

Costruire e interdire le qualità dei centrocampisti per il possesso palla che vuole Ventura. Il mercato è agli inizi, ma già circolano i nomi di: De Falco, Pulzetti, Gazzi più il probabile rinnovo di De Vezze. Il portiere altro acquisto urgente.
 


Se sarà 4-4-2 o 4-2-4 non fa molta differenza, perché i due moduli di gioco sono uno l’evoluzione dell’altro, a seconda che si sia in fase difensiva o offensiva; ma una cosa è certa: il centrocampo è il vero fulcro di tutto. Quindi anche per Ventura, come in passato per gli altri allenatori che si sono susseguiti sulla panchina granata, avere a disposizione gli uomini giusti in questa zona del terreno di gioco sarà fondamentale. Per uomini giusti s’intendono i due centrali più ancora degli esterni, comunque anche questi ultimi devono avere caratteristiche tecniche ben precise, altrimenti vanificano il lavoro prodotto dal resto della squadra. I centrali di centro campo, bisticcio di parole a parte, devono avere due caratteristiche: saper costruire e saper interdire. Detto così sembra la scoperta dell’acqua calda, ed è indubbiamente vero, ma proprio a causa del ruolo che ricoprono, che è fondamentale per l’equilibrio del gioco, sono i calciatori sui quali la scelta deve essere perfetta. Se così non fosse vi saranno problemi che si ripercuoteranno per tutta la stagione, perché accorgersi durante il girone d’andata di non aver individuato bene questi interpreti e poi cercare nel mercato invernale di aggiustare il tiro vuol dire buttare alle ortiche mezzo campionato, quindi mettersi nella condizione di dover disputare il girone di ritorno tutto in salita, visti i precedenti accaduti nelle due passate stagioni: è meglio evitarlo peggio che fosse la peste.
 
Il calciomercato non ha ancora aperto ufficialmente i battenti, lo farà dal primo luglio, ma le trattative sono in pieno svolgimento e in primis, questo vale per tutte le squadre, devono essere risolti i prestiti e le comproprietà. Ventura imposta il gioco delle sue squadre sul possesso palla, in più ritiene che il possesso inizi “sempre dal portiere”, che è il giocatore che dà il là all’azione, ma poi è inevitabile che la trama del gioco debba passare dal centrocampo. E’ vero che con un lancio lungo è possibile scavalcare quasi tutto il campo per far arrivare il pallone direttamente agli attaccanti, ma questo tipo di soluzione è utilizzabile ogni tanto e soprattutto non offre abbastanza garanzie che l’azione vada a buon fine con il tiro nello specchio della porta, infatti, in questi casi molto spesso la palla finisce preda dei difensori avversari. Perciò ritorniamo all’importanza degli interpreti del centrocampo. Si diceva che devono saper costruire e interdire e per farlo il gioco non può svilupparsi solo per vie orizzontali, come troppe volte era accaduto nella stagione appena trascorsa e sappiamo tutti con quali pessimi risultati, ma soprattutto verticalizzando. Per trovare centrocampisti con queste caratteristiche Petrachi dovrà svolgere un lavoro molto impegnativo e Cairo lo dovrà supportare adeguatamente, aprendo anche abbastanza i cordoni della borsa e tirando fuori un bel po’ di soldini.
 
Radio mercato con il suo tam tam caotico, spesso fatto di voci messe in giro per cercare di far focalizzare l’interesse generale più su un calciatore che su un altro o per far alzare o abbassare il costo del cartellino, dice che al Torino interessano: Andrea De Falco (auguri, perché oggi compie venticinque anni), Nico Pulzetti e Alessandro Gazzi e che Daniele De Vezze, in scadenza di contratto, è vicino al rinnovo pronto a continuare a vestire la maglia granata. Proprio quest’ultimo ha già fatto coppia sia con Pulzetti (Livorno, stagione 2007-‘08) sia con Gazzi (Bari, 2008-‘09). E non va dimenticato che De Vezze e Gazzi sono già stati alle dipendenze di Ventura nel Bari e che Pulzetti lo era stato al Verona nel 2006-‘07. Quanti intrecci! Chissà quali binomi si ricostituiranno? Vedremo, le trattative sono in corso. Ritornando a un punto fermo del gioco di Ventura, ovvero “il possesso palla inizia sempre dal portiere”, è proprio in questo ruolo delicatissimo e fondamentale - soprattutto in B dove vige la regola “prima non prenderle e poi darle” se vi vuole ritrovarsi a fine stagione in A - che il Torino ha urgenza di trovare un giocatore valido, capace di dominare l’area piccola, sicuro nelle uscite e dai piedi buoni, utili appunto per impostare l’azione. Un portiere che ha la totale stima di mister Ventura è il belga Jean François Gillet e guarda caso i due hanno lavorato insieme proprio in quel Bari che due anni fa terminò il campionato di serie A al decimo posto. Ma un portiere della sua esperienza e con la sua affidabilità è ambito anche da squadre della massima serie, perciò c’è solo un modo per convincere il Bari, di cui è capitano, a cederlo ovvero che Cairo tiri fuori parecchi euro …… vedremo, in fin dei conti lo ha detto il presidente: “Bisogna mettere un punto e chiudere con il passato e andare a capo. Capitolo nuovo. Prenderemo giocatori ovviamente mirati, funzionali alle necessità dell’impianto di gioco del mister”. Appunto!

 

 
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Torino, perchè scarichi Bianchi?

Post n°7173 pubblicato il 10 Giugno 2011 da fedelissimiroma1971

Qualcuno può pensare che il capitano del Torino abbia chiesto a Cairo di essere ceduto perchè vuole giocare in A. Niente affatto. Anzi, dalle parole del fratello-procuratore, Riccardo Bianchi, non solo non ha ricevuto finora offerte da altre squadre, ma ha fatto anche intendere che Rolly resterebbe volentieri al Torino ancora in B, soprattutto se sa che la tifoseria lo apprezza ancora. Tuttavia il neo mister Giampiero Ventura ha detto che il bomber granata è giusto che giochi nella massima serie. Ma come, uno come Bianchi ti dà la sua disponibilità e tu non l'accetti? E pensare che lo stesso Ventura avrebbe detto, nel summit di mercoledì, giorno della sua presentazione ufficiale, con Petrachi e Cairo, che vorrebbe ripartire da quei sei/sette giocatori simbolo della squadra attuale. Sinceramente di gente che possa fregiarsi del titolo di simbolo ce ne sono due: Ogbonna (che arriva dalle giovanili, sposando la maglia granata fin dai tempi di Cimminelli) e Bianchi, appunto. Vogliamo dire che è un simbolo D'Ambrosio che di certo non ha dimostrato umiltà in questa stagione? Dunque qualcosa stona, ovvero da che si è intuito alla conferenza dell'Hotel Sitea, qui si sta giocando allo scaricabarile e Bianchi ne è diventata la vittima sacrificale. Colpa sua se il Toro non è venuto in A, giacchè i suoi 19 gol non sono serviti a nulla? Ebbene, allora andiamo a vedere gli altri bomber granata a che numero di reti si sono fermati: Sgrigna in 32 match giocati ha segnato 6 reti (giocando in un ruolo non suo per bontà di Lerda). Iunco in 17 gare ha segnato anche lui 6 gol, comunque sia la sua stagione è stata condizionata da infortuni a ripetizione. Antenucci, ha lo stesso score dei primi due, con 17 partite giocate, essendo arrivato a gennaio. Infine Pellicori, che in 22 gare disputate, quasi mai da titolare, ha totalizzato una sola rete. Tutti e quattro arrivano alla stessa cifra segnata da Rolandinho da solo, escludendo qualche gol sporadico di centrocampisti e difensori.
 
Bianchi nel Torino ha giocato con la maglia granata 100 match segnando 52 gol, quest'anno ha giocato 33 gare, saltandone alcune per infortunio, prima per il problema alla schiena, che l'ha fermato nel pre campionato, e poi a metà stagione con un guaio all'adduttore. Se non fosse stato frenato da questi stop fisici sarebbe arrivato ad una cifra ben più consistente. Senza contare che il gioco praticato da Lerda non aiutava gli attaccanti, tutti e non solo Bianchi. La leggerezza del centrocampo faceva sì che arrivasserro pochi palloni giocabili in avanti. Vogliamo dire che è Bianchi la causa di tutti i mali? Cairo ha fatto intendere che buona parte della colpa è da imputare ai giocatori, perchè sono loro che sono scesi in campo. Va bene, diamo per buona questa tesi, ma tra questi Bianchi ha sempre fatto il suo dovere, che è quello di segnare. Poi ci può stare l'errore, magari per assenza di serenità, ma la sua grinta e la faccia ce l'ha sempre messa. Infatti dopo la disfatta di Padova ha cercato di andare a parlare con i tifosi più agguerriti, ma l'hanno mandato via e poi si è presentato con gli occhi lucidi davanti alle telecamere. Chi sta tentando di scaricare le colpe sugli altri invece stava tornando a Milano per evitare una contestazione più feroce, mentre un altro dei responsabili, Lerda, ha preferito incontrare pochi giornalisti, scelti da lui, per un conferenza d'addio dopo un allenamento. Diciamo che Cairo, con la cessione di Bianchi, risparmierebbe i soldi del suo ingaggio e prenderebbe qualche milione di euro da investire altrove, ma se pensiamo a tutti i soldi che ha buttato via tra allenatori e ds esonerati, un sacrificio per tenersi Bianchi potrebbe anche farlo.

 
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E' Barreto l'uomo di Ventura proveniente dal Bari

Post n°7172 pubblicato il 10 Giugno 2011 da fedelissimiroma1971

Ventura, nel giorno della sua presentazione, aveva escluso che arrivassero suoi ex giocatori provenienti dal Bari e dal Pisa, forse solo uno dalla società pugliese. Alcuni media avevano dato Kutuzov come possibile rinforzo del Torino, ma lo stesso Ventura ha subito messo le mani avanti mercoledì, dicendo che non sarebbe mai arrivato. Ma quale potrebbe essere il giocatore che piace tanto a Ventura e potrebbe davvero arrivare al Torino? L'attaccante brasiliano Paulo Vitor de Souza Barreto Barreto, classe '85, il cui cartellino è diviso tra la società barese e l'Udinese, le due squadre che ancora non hanno trovato un accordo sul giocatore. Ma su di lui ci sarebbe anche la Fiorentina, che avrebbe la priorità perchè permetterebbe al giocatore di restare in A.

 

 
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CCTC, riunione sabato tra i tifosi

Post n°7171 pubblicato il 10 Giugno 2011 da fedelissimiroma1971

Fonte: www.cctoroclubs.it
 

In questi giorni diversi tifosi ci hanno scritto per manifestare il proprio pensiero sulla situazione attuale. E’ palese che la situazione sia arrivata a un punto di non ritorno, come da noi previsto a suo tempo, ed è per questo che alcuni di voi ci hanno richiesto di fare una riunione che, a differenza delle volte precedenti in cui le diverse anime del tifo si sono confrontate tra loro, abbiamo pensato di dedicare a tutti.
 

Riteniamo che nessuno possa ritenersi soddisfatto della situazione attuale e pensiamo sia importante trovarsi per parlarci e confrontarsi su diversi temi che riguardano tutti quanti da vicino, ma soprattutto raccogliere le proposte che vorrete avanzare. Così come avvenuto in precedenti occasioni come Modena, Norcia e altre ancora.
 

La proposta del direttivo è quella di trovarsi Sabato 11 giugno alle ore 10,00 presso la sede del TC Borgo Vittoria in via Valfenera 8 a Torino.La scelta della giornata è stata fatta espressamente per consentire a tutti coloro che spesso ci hanno detto di avere problemi negli incontri serali, di partecipare liberamente.
 

Grazie a tutti per la collaborazione e …….portate idee.
 
 
 
 
 
CCTC

 
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Quadrangolare di calcio in Sicilia tra Torino e Juventus

Post n°7170 pubblicato il 10 Giugno 2011 da fedelissimiroma1971

A Borgo Rio Favara Bagaglino Resort di Ispica ( Ragusa ), dopo il grande successo dello scorso anno per l'evento che è stato organizzato tra vecchie glorie anni 60-70 di Toro e Catania, quest'anno gli organizzatori hanno pensato di riproporre l'evento, ma questa volta tra Juve e Toro ( Anni 70-80 ), visto l'interesse mediatico che ha avuto l'anno scorso. Così il weekend del 24 e 25 giugno, si terrà la manifestazione che vedrà tra le fila granata vecchie conoscenze come Garella, Vullo, Fossati, Caporale, Mozzini, C. Sala, Beruatto e Pallavicini. Nella Juve certa la presenza di Tacconi, Padovano (ds granata durante i Lodisti e tifoso del Torino), Schillaci e Tacchinardi.

 
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Il Toro vuole riscattare Antenucci

Post n°7169 pubblicato il 10 Giugno 2011 da fedelissimiroma1971

Fonte: itasportpress.it
 
L'agente di Mirko Antenucci, attaccante in comproprietà fra Torino e Catania, Lionello Manfredonia, ha parlato del futuro del suo assistito a Itasportpress. Il giocatore piace a Bisoli, nuovo tecnico del Bologna e Manfredonia conferma la volontà dei felsinei di portarlo in Emilia: "L'interesse del Bologna è concreto ma il giocatore è intenzionato a rimanere a Torino perchè vuole riportare a suon di gol i granata nel massimo campionato. Nei prossimi giorni le due società proprietarie al 50% del cartellino di Antenucci si incontreranno per definire l'operazione anche perchè mi risulta che il Torino è intenzionato a riscattarlo".

 
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Torino, Caldirola: "L'interesse dei granata fa piacere, ma..."

Post n°7168 pubblicato il 10 Giugno 2011 da fedelissimiroma1971

Fonte: TMW
 


"Fa piacere sapere dell'interesse del Torino, che è una città importante con una squadra ambiziosa che punta a risalire in serie A". Luca Caldirola, difensore di proprietà dell'Inter e in prestito al Vitesse, ai microfoni di TuttoMercatoWeb apre all'ipotesi granata nel caso in cui si presentasse l'opportunità di approdare agli ordini di Giampiero Ventura. "Prima però - puntualizza Caldirola - discuterò del rinnovo contrattuale con l'Inter, che è il passo più importante. Poi si vedrà. Il Torino comunque - prosegue - è una squadra importante. Devo comunque trovare continuità e quindi una soluzione che mi dia la possibilità di giocare. E questo lo farò di comune accordo con l'Inter".

 
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Toro senza... Freni, Ventura, grande colpo di Cairo

Post n°7167 pubblicato il 10 Giugno 2011 da fedelissimiroma1971

Fonte: Federico Freni per www.carlonesti.it

Mentre spuntano intercettazioni riguardanti anche partite del Toro (ma per il momento nulla è chiaro e tutto potrebbe ricondursi ad una bolla di sapone, speriamo), ieri è stato il giorno di Giampiero Ventura. Presentato in un hotel del centro, il tecnico ligure ha immediatamente sfoggiato le sue doti di grande comunicatore, risvegliando almeno un pochino le speranze del povero tifoso granata ormai rassegnato ad una depressione costante.
 Personalmente, reputo Giampiero Ventura la miglior soluzione possibile che il Torino potesse permettersi. Tecnico esperto, capace, navigato, abile a far giocare bene le proprie squadre, detentore e fautore di un concetto di “gioco”, di una “organizzazione di gioco” ben precisa, Ventura ha in dote anche la capacità di sapersi acclimatare velocemente all’ambiente di lavoro in cui opera, dall’alto dei suoi 63 anni. E quest’ultimo aspetto, a mio modo di vedere, è ciò che principalmente è mancato a Lerda durante l’ultima stagione.
 Altro pregio focale, già anticipato prima peraltro, è la qualità di comunicatore. Sa parlare, Ventura, sorridere, fare la battuta al momento giusto. Sa soprattutto SDRAMMATIZZARE, spesso con l’ironia. E in una piazza calda come Torino, piena di pressioni, tumulti e problemi che entrano ed escono da ogni parte, la capacità di dare serenità, calma e sicurezza sono doti essenziali. Mi piace Ventura, mi è sempre piaciuto. Non è una scommessa, sia chiaro, ma il primo grande colpo per la prossima stagione. Grande, grandissimo colpo. Ora, però, servono giocatori adatti alla sua filosofia di gioco. Gente affamata ma di personalità. Uomini, prima che calciatori. Non sarà facile e molto dipenderà dal budget di spesa messo a disposizione da Cairo.
 In bocca al lupo.

 
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Toro, lo Zenit ti offre Rosina

Post n°7166 pubblicato il 10 Giugno 2011 da fedelissimiroma1971

Ventura ha messo per iscritto le richieste al presidente Cairo: vuole almeno 6/7 giocatori simbolo, giocatori di spessore, dei trascinatori insomma. Uno di questi potrebbe essere una vecchia conoscenza del Torino, che già quest'anno è tornato a ricalcare i campi italiani: Alessandro Rosina. Secondo quanto riportato dal TuttoSport, un importante emissario dello Zenit, la squadra che ne detiene il cartellino, avrebbe proposto al club granata il bomber tascabile che proprio in granata ha trovato sì gioie, ma anche diversi dolori tra cui l'ultima discesa in Serie B. La presentazione di Ventura è stata solo ieri, da oggi il mercato deve partire.

 
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Ag. Rubin: "Piace a Bologna, Chievo e Fiorentina"

Post n°7165 pubblicato il 10 Giugno 2011 da fedelissimiroma1971

Alessandro D'Amico, agente del terzino sinistro del Torino Matteo Rubin, nella scorsa stagione in prestito al Bologna, ha spiegato a TorinoGranata le novità riguardante un'eventuale nuova destinazione del suo assistito.
 

"Per il momento non ci sono novità su Rubin, è tornato al Torino perchè al Bologna era in prestito secco. A questo punto il futuro dipenderà anche dalla richiesta economica che farà il Torino, visto che non credo proprio lo vogliano dare via in prestito di nuovo. Posso dire che ci sono diverse squadre che lo seguono, anche se non è ancora stata intavolata una trattativa vera e propria, tra cui lo stesso Bologna, ma anche il Chievo e la Fiorentina".

 
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Ventura: "A Torino avrò un compito molto difficile"

Post n°7164 pubblicato il 10 Giugno 2011 da fedelissimiroma1971

A Radio Crc nella trasmissione "Si gonfia la rete" di Raffaele Auriemma è intervenuto Giampiero Ventura, nuovo allenatore del Torino. "Bianchi è un giocatore importante, mediamente fa 20 gol a campionato. Credo che se il Napoli dovesse prendere Bianchi farebbe un colpaccio. È un giocatore che, per il gioco della squadra di Mazzarri, sarebbe perfetto".
 
"A Torino ho trovato molta amarezza, quest'anno non si è neppure arrivati ai play off. È evidente che c'è da ricostruire il DNA di questa società. In passato mi ricordo che il Torino faceva diventare grandi i giocatori, adesso dovremmo prendere calciatori in grado di risollevare la squadra. A Torino avrò un compito non facile ma, stimolante".
 
"Bianchi è un giocatore consolidato, ha già una sua dimensione e merita di giocare in serie A. Ogbonna è un giovane che si è affacciato adesso al calcio, deve ancora crescere e maturare, quindi non penso sia ancora pronto a giocare in piazze importanti altrimenti rischierebbe di bruciarsi".
 
"Un pizzico di orgoglio del Napoli in Champions League ce l'ho anche io perché in passato credo di aver dato il massimo a questa squadra".

 
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Torino, andare molto cauti su scommessopoli

Post n°7163 pubblicato il 09 Giugno 2011 da fedelissimiroma1971

 

Procedono gli interrogatori degli indagati per appurare la verità e viene coinvolto, seppur con parole vaghe e senza fare nomi, il Torino. Cairo è sicuro dell'estraneità della sua società. Prima di pensare male bisogna attendere che ci siano le prove
 

“Il Toro vuole ottanta” questa frase tiene in fibrillazione tutto il mondo granata. Non mettere mai la mano sul fuoco sull’onestà di chicchessia è sicuramente un atteggiamento prudente, ma allo stesso tempo non bisogna additare mettendo alla gogna chi è tirato in ballo in intercettazioni disposte dalla magistratura. Che non si debba sposare l’atteggiamento, spesso frutto solo di ipocrita comodità, di chi, di fronte alle notizie sulle indagini, afferma che bisogna essere sempre attenti a non accusare fino a quando non ci sono le condanne definitive è però altrettanto giusto, perché si può benissimo prendere una posizione senza condannare prematuramente e ingiustamente. Ma il mondo granata prima di preoccuparsi e cadere in uno sconforto ancora più grande rispetto, a quello di essere al terzo anno consecutivo in B, deve ben soppesare le intercettazioni che al momento sono conosciute. Analizzandole si capisce, senza ombra di dubbio, che non sono per nulla chiare e che, se non verrà aggiunto altro, nulla si ha da temere.
 
Il 15 febbraio scorso Parlato, ex calciatore e collaboratore tecnico del Viareggio, parlando al telefono con Marco Pirani, l’odontoiatra di Ancona, dice: “Ma noi a Torino siamo completamente scoperti o c’abbiamo modo di arrivare … a livello di società?” Risponde Pirani: “Non proprio, non siamo scoperti”. La risposta indica chiaramente che non vi sono delle certezze, verosimilmente stando a queste pochissime parole si può ipotizzare che è in atto il tentativo di agganciare qualcuno per vedere se è possibile “aggiustare” il risultato di una partita. Ma bisogna ben tenere presente che vedere di trovare dei complici non vuol dire che poi questi complici vengano assoldati. La conversazione fra i due prosegue: “Loro – afferma Parlato - sono in grosse difficoltà, se i nostri referenti di Livorno …. magari vogliono ancora ricominciare a fare …. So per certo che il loro capo è uno che investe”. Che il Torino in quel periodo non fosse in una buona posizione in classifica, s’intende che era fuori dalla zona playoff, è vero, ma con questo non significa che se una società è al di sotto dell’obiettivo minimo stagionale per forza cerchi di comprarsi le partite. In più va ben evidenziato che vengono pronunciate le parole “magari vogliono”, appunto magari, ma non è detto che vogliano. Certo i più apprensivi diranno c’è anche la parola “ricominciare”, però queste frasi si riferiscono ai referenti di Livorno, mica al Torino Fc. Continua ancora la conversazione intercettata: “Vogliono muoversi, perché hanno bisogno e stanno fuori dai playoff …. Noi siamo agganciati bene con un determinato numero di persone solo che il canale ….”. Altra frase vaga “Vogliono”, ma chi? Non è dato saperlo, non è fatto alcun nome o anche solo riferimento riconducibile a qualche persona che possa essere chiaramente, o almeno abbastanza, bene individuata. E poi di nuovo “un determinato numero di persone”, ma chi saranno mai queste persone? E di quante persone si tratterebbe? Siamo sempre nel vago. Va ricordato che in questa inchiesta ci sono anche tante frasi dette millantando, non scordiamolo mai. Alla precedente frase detta da Parlato, Pironi risponde: “Il canale ce l’ho”, quale sia questo canale però è una delle tante cose che non è dato sapere. E poi uno può avere tutti i canali che vuole, ma bisogna vedere se questi canali sono disposti ad agire secondo quanto richiesto. Due giorni dopo, quindi il 17 febbraio, Parlato manda un sms a Pirani e gli investigatori scrivono che in questo messaggino c’è “l’indicazione della cifra richiesta dal Torino, per manipolare la partita Torino-Pescara che si svolgerà il 20 febbraio, ammonta a 80”. Per chi non lo ricordasse la gara fu vinta dai granata 3 a 1: al dodicesimo andarono in vantaggio gli ospiti con Diamoutene, pareggiò al trentaquattresimo De Vezze, al quarantanovesimo segnò Antenucci e al settantaseiesimo Bianchi. Dopo questo sms vi è ancora una telefonata fra Pirani e Parlato: “Se la giocano” dice il primo, “Bene” risponde il secondo. Ovvero sembra che non ci sia stata nessuna compra-vendita della partita. Quindi aria fritta. E poi, se anche il Torino avesse voluto comprarsi la partita per risalire in classifica, perché non c’è traccia nelle intercettazioni di un tentativo di corrompere i giocatori e la società del Pescara, che avrebbero dovuto perdere per garantire la vittoria ai granata? Che poi effettivamente il Torino abbia vinto non significa che abbia comprato la partita, anche se quest’anno il Toro ha giocato spesso male non vuol dire che qualche volta non sia stato capace di giocare decentemente e vincere meritatamente senza bisogno di “aiutini”.
 
In un’altra conversazione avvenuta prima, esattamente il 26 gennaio, fra Parlato e Massimo Erodiani, il titolare di alcune agenzie di scommesse in Abruzzo, i due parlano di giocatori che cambiano squadra durante il mercato invernale. “Il mio uomo – dice Parlato – il mio uomo …. Uomo, uomo fraterno oggi ha firmato con ….” ed Erodiani: “L’ho letto!.....Portogruaro!...” continua Parlato: “Il discorso nostro di ieri e c’era il discorso che il mio uomo che è andato lì a Porto (Portogruaro) il numero uno” ancora Erodiani: “Ah quello mi stavi dicendo?” prosegue Parlato: “Eh è andato lì è andato settimana prossima c’hanno dentro il Livo (Livorno)” risponde Erodiani: “Sì, sì, sì” e conclude Parlato: “E tra tre settimane hanno dentro il Toro (Torino)”. Tre settimane dopo ci sarebbe stata la famosa partita Torino-Pescara, peccato che sembrerebbe proprio che per quella gara di combine non se ne siano fatte, ma allora di cosa si sta parlando? Probabilmente del nulla, tutt’al più, ed è tutto da dimostrare, di un tentativo non andato a buon fine.
 
Se queste sono tutte le intercettazioni che riguardano i Torino Fc allora ha ragione Cairo quando liquida tutta la faccenda con: “Non esiste al mondo. Il Toro è pulito”. Come anche riportato oggi in un articolo di Tuttosport, a firma Alberto Pastorella, il presidente del Torino commenta cautamente queste notizie e pensa all’opportunità di tutelare legalmente la società. “Ho letto l’agenzia, sì. Mah, la cosa mi pare piuttosto vaga, non fa nomi, non ci sono chiari riferimenti”. E poi sottolinea di non aver mai avuto nessun sospetto che nella sua società qualcuno potesse aver commesso atti di questo genere. “Assolutamente e nella maniera più categorica non ho avuto mai nessun sospetto. Adesso vediamo se affidare tutto a un avvocato, devo riflettere. Però allo stato delle cose non circostanziate, non so neanche se sia il caso di reagire. E’ totalmente assurda questa storia, inesistente, inventata. Non voglio giurare sui miei figli, ma lo potrei anche fare”. Appunto siamo tutti prudenti, non giuriamo sull’onestà altrui, ma non accusiamo nessuno, visto che al momento siamo a conoscenza solo di vaghe parole.

 
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Ag Bianchi: "Aspettiamo un segnale dal Toro..."

Post n°7162 pubblicato il 09 Giugno 2011 da fedelissimiroma1971

 


In queste ore c'è grande interesse verso il futuro di Rolando Bianchi, il giocatore che pare essere ambito in serie A , visto che anche quest'anno ha dato un ottimo aiuto al Torino con i suoi 19 gol e 52 reti in carriera. A proposito abbiamo sentito il fratello del giocatore, che è anche suo procuratore, Riccardo Bianchi.
 
Oggi o domani è atteso un vertice con il presidente, com'è la situazione?
 Non ci sono novità, sto aspettando di vedermi con il Presidente Cairo. Ad oggi Rolando parte con il Torino per il ritiro, avendo un contratto fino al 2013. Sto aspettando una chiamata da parte del presidente, evidentemente è molto impegnato e non ha tempo in questi giorni da dedicarci.
 

Sono veri gli interessi di squadre come Bologna, Parma e Catania verso Bianchi?
Ad oggi sono notizie giornalistiche, io non ho parlato con nessuno, nessuno ad oggi mi ha contattatto.

 
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Nesti: "Ventura «mette a fuoco» Cairo"

Post n°7161 pubblicato il 09 Giugno 2011 da fedelissimiroma1971

 

 

 

Ventura esclama: "Io l'ho messo a fuoco il presidente!". Dall'esterno, si ode un boato: sono gli ultras granata, che, immediatamente, chiedono dov'è il rogo. "Ma no! - precisa Ventura - Cosa avete capito? Non intendevo dire che gli ho dato fuoco, ma che ho compreso che ha la mia stessa voglia di vincere!". Respiro di sollievo, in sala, dei moderati. "Allenare il Toro - prosegue - è una libidine!". Qualche collega, connesso a siti "particolari", per ingannare il tempo, chiude il PC, imbarazzato. "Se non andrò in A, smetterò di allenare". Si intravede Cairo cercare chiavi e monete in tasca, con movimenti prolungati... L'unica libidine, a questo punto, è tutta sua!

 
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