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POVERI MICI

Post n°38 pubblicato il 17 Dicembre 2007 da manga9598

 Dopo il topo che non ha paura del gatto ecco un'altra notizia che deve far riflettere:

Seul, 14 dic. (AP) - Se esposti a raggi ultravioletti, s'illuminano di rosso. Sono i primi gatti 'fluorescenti' creati da scienziati sudcoreani con la clonazione di un gene modificato. Questo nuovo risultato della scienza aiuterà a sviluppare cure per le malattie genetiche dell'uomo, assicura il ministero della Scienza e della Tecnologia di Seoul che ha diffuso la notizia. I tre gatti d'Angora che si illuminano nella notte sono nati tra gennaio e febbraio, ma di questi ne sono sopravvissuti due. L'esperimento è stato portato avanti dal team di Kong Il-keun dell'università di Gyeongsang: gli scienziati hanno preso delle cellule dalla pelle di un gatto normale e vi hanno inserito un gene che produce una proteina rossa fosforescente. Poi hanno trapiantato le cellule modificate negli ovuli. Secondo le autorità sudcoreane, è la prima volta al mondo che vengono clonati gatti con geni modificati.
font:http://www.apcom.net

 
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Tetley, il maialino tascabile

Post n°36 pubblicato il 06 Dicembre 2007 da manga9598

Nella Pennywell Farm di Buckfastleigh, nel Devon, in Inghilterra, Chris Murray ha dato vita ad una razza di maiali in miniatura. Tetley è il più piccolo degli 8 nati.

Se Babe, il maialino coraggioso della Disney non riesce a non farvi tenerezza, Tetley con il suo musetto indifeso e le sue misure da guinness dei primati vi farà innamorare.

Tetley è un maiale, ma a guardarlo bene sembra uno di quei cagnolini minuscoli da portare nella borsetta. E'un cucciolo alto 8 centimetri e lungo 12, e da adulto non sarà molto più grande di come lo vediamo ora: non supererà mai, infatti, le misure di un Cocker Spaniel.

Tetley è il più piccolo della prima cucciolata di mini-pig. Una nuova razza di maiali in miniatura nati dall'impegno di Chris Murray, proprietario di una fattoria inglese, e che da anni incrocia le razze in cerca del perfetto maiale in miniatura.

Quello che viene spontaneo chiedersi è il perchè di tanto impegno per creare un porcellino più piccolo del normale. La maggior parte degli esemplari saranno venduti come animali domestici, e solo una piccola parte di loro rimarrà nelle fattorie e sarà destinato all'allevamento. Pensiamo quindi che l'idea del mini-maiale derivi da una crescente richiesta di maialini da tenere in casa come animali domestici, al posto del classico cane o gatto.

Evidentemente George Clooney ha fatto scuola con il suo "maiale domestico" Max (recentemente scoparso), ed ora comprare un maialino come animale da compagnia non sembra più una cosa tanto stravagante. Anche perchè chi ci ha già avuto a che fare sa che i maiali sono animali svegli ed intelligenti.

 
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L'ORO NERO

Post n°35 pubblicato il 28 Novembre 2007 da manga9598

Continua la corsa al rialzo del petrolio che ormai è sempre più vicino alla quota dei 100 dollari al barile. Cresce quindi anche il prezzo della benzina e dei suoi derivati con inevitabile ripercussioni sull'intera economia.

 Questi continui aumenti ci devo far riflettere seriamente per cercare innanzitutto di risparmiare energia evitando tantissimi sprechi e inoltre far riflettere i governi sul fatto che  l'essere troppo dipendenti dal petrolio alla fine distruggera' l'economia mondiale.
Bisogna seriamente pensare a fonti energetiche alternative in larga scala per poterci sganciare almeno in parte dalla dittatura dell'oro nero
.

 
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Post N° 34

Post n°34 pubblicato il 17 Novembre 2007 da manga9598

Blog, blog, blog è bello scriverci, è bello leggere e vedere che altri leggono quello che con sforzo o ricerca riesci a trattare. Il mio è un blog piccolo, qualcuno ci passa per caso ma nessuno lascia un commento. Sara' che ognuno ha le sue mille cose da fare, sarà che l'interesse di tutti e su altro e sarà che non scrivo niente d'interessante. Sarà tutto questo e allora forse potrò chiamarlo diario: ecco il mio diario.

Ciao a chi passa anche per caso e buon weekend

 
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Post N° 33

Post n°33 pubblicato il 08 Novembre 2007 da manga9598
 

7 nov. - Gli scienziati giapponesi hanno creato un super-topo geneticamente modificato che, privo dell'olfatto, non riconosce i nemici. Un'equipe di biochimici e biofisici, guidati dal professor Hitoshi Sakano, e' riuscita a identificare e disattivare i recettori della narice dei topi che individuano gli odori considerati sgradevoli (un cibo avariato o un predatore). Il risultato e' stato un gruppo di roditori transgenici, che non hanno paura dei gatti. Come prova del successo, gli scienziati hanno mostrato le foto di un topino-cuor-di-leone che gioca tranquillo, senza alcuna paura, vicino a un gatto, gli annusa l'orecchio, lo sbaciuccia e gioca con il collare del predatore. "Prima di scattare le foto", ha pero' spiegato il professore Sakano - abbiamo dato da mangiare al gatto", credendo in tal modo di convincere i suoi interlocutopri che il felino sazio non abbia dato sfogo al suo istinto. Secondo gli scienziati l'esperimento consente di capire come il cervello interpreta le informazioni: "Il sistema olfattivo principale dei topi e' composto da due circuiti: uno che e' quello che fornisce una risposta innata agli odori e l'altro che si basa sulla intepretazione e associazione degli odori mediante l'apprendimento. E' probabile che la paura innata come risposta a uno stimolo e' geneticamente programmata nel sistema neuronale", spiegano gli scienziati.

Questa notizia mi fa pensare subito a Tommy e Gerry, secondo questa nuova trovata non avrebbero più storia. Forse è giusto che il gatto mangi il topo, chissà...

 
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BUON COMPLEANNO DENISE

Post n°32 pubblicato il 26 Ottobre 2007 da manga9598

 

 
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Post n°30 pubblicato il 24 Ottobre 2007 da manga9598

 
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IMBARAZZISMI

Post n°29 pubblicato il 18 Ottobre 2007 da manga9598

Kossi Komla-Ebri
Imbarazzismi

Quotidiani imbarazzi in bianco e nero

Un giorno, in classe, durante un incontro sull'interculturalismo, chiesi ai ragazzi di darmi una definizione del termine "razzismo".
Subito, il più sveglio esclamò:
"Il razzista è il bianco che non ama il nero!"
"Bene!" dissi. "E il nero che non ama il bianco?"
Mi guardarono tutti stupiti ed increduli con l'espressione tipo: "Come può un nero permettersi di non amare un bianco?"

Si leggono in meno di un'ora ma fanno pensare per tanto, tanto tempo. Perché gli "imbarazzi quotidiani" che qui vengono ritratti non coinvolgono tanto i razzisti convinti, quanto la maggioranza di noi italiani "brava gente", ben disposti verso gli altri, volenterosi, pronti a simpatizzare con lo straniero, eppure, in fondo in fondo, provinciali, spesso ignoranti, fondamentalmente razzisti.
Kossi Komla-Ebri, medico italo-togolese, nato in Togo ma in Italia dal 1974, racconta episodi spassosi capitati alla sua famiglia e ai suoi amici: scene di vita quotidiana ambientate nei nostri ospedali, negli uffici pubblici, nei treni locali, nelle cartolerie, ai giardinetti... Episodi apparentemente insignificanti, parole dette senza pensare, talvolta senza aver "collegato il cervello", insomma... situazioni imbarazzanti proposte con leggerezza e senso dell'umorismo.
Ecco allora un giovane togolese, sposato con un'italiana, che passeggia nei giardini pubblici con i due figlioletti e un'anziana signora che, con amorevole compassione, afferma: "Oh, por diavul, ga tucà fa ul baby-sitter!". Perché, certo, quel giovane non può essere il padre dei due bimbi. Identica è la compassione che caratterizza la lezione di geografia che l'autore è costretto a sorbirsi nello scompartimento di un treno locale: "Tu da che paese Africa venire?" (...) "Ah Togo! Nel tuo dialetto forse dire "Togo", ma noi in italiano dire "Congo". Tu capire? Congo!".
Ma c'è anche il signore sulla cinquantina che, incrociando Komla-Ebri con due carrelli davanti al supermercato, emette un fastidioso "ssst" e schioccando le dita gli fa cenno di sistemare anche il suo carrello. Evidentemente ha fatto la somma "negro + carrelli = povero extra-comunitario che sbarca il lunario".
E poi c'è Gratus che, uscito da scuola, cerca di comprare un quaderno in una cartoleria e viene bloccato dal commerciante, affetto da "sindrome da vù-comprà", con un frettoloso "No, grazie, non compriamo niente!".
Ma se gli italiani non fanno una bella figura, stessa sorte capita anche ai nostri vicini europei. Basti citare l'amico tedesco che si dice avido di conoscere altre culture e, dopo pochi giorni di vacanza africana, chiede nervosamente all'autore: "Ma perché camminate così e fate tutto con tanta lentezza? Perdete troppo tempo! Perché mangiate tutti assieme nello stesso piatto? Non è igienico!". A niente valgono le spiegazioni di Kossi che quello è, appunto, il loro modo di camminare e di mangiare, e che non accettarlo significa non accettare la sua cultura.
Bella figura fa anche il "professore di fede liberista-avanguardista" che più volte invita Kossi a passare il fine settimana con la sua famiglia: non riesce "proprio a capire come fa la gente ad essere razzista" ma, all'ipotesi di uno sposo togolese per la figlia, risponde con un imbarazzato: "Beh... questa è un'altra cosa!".

Imbarazzismi. Quotidiani imbarazzi in bianco e nero di Kossi Komla-Ebri
63 pag. Euro 6.20 - Edizioni Dell'Arco-Marna
ISBN 88-7203-174-5

Le prime righe

1
"Bel negro, vuoi guadagnarti 500 lire?"

Un giorno uscivo dal supermercato con mia moglie, che è un'italiana. Avevamo fatto tanta spesa da riempire due carrelli. Dopo aver caricato il tutto nel portabagagli della macchina, mia moglie mi spinse i due carrelli da riportare per recuperare le due 500 lire.
M'incamminavo con i miei due carrelli, quando sentii dietro le spalle un "ssst!" accompagnato da uno schioccare di dita. Mi girai e vidi un signore sulla cinquantina farmi segno con l'indice di avvicinarmi, ed abbozzare il gesto di spingere il suo carrello verso di me. Lo guardai con un'espressione che mia moglie descrisse poi come carica di lampi e fulmini.
Comunque il mio sguardo doveva essere stato eloquente, perché lo vidi trattenersi il suo carrello e portarselo per conto suo.
Senz'altro, visto il colore della mia pelle e il gesto d'affido dei carrelli da parte della mia signora, il "sciur" aveva fatto la somma deduttiva: negro + carrelli = povero extracomunitario che sbarca il lunario.
Tornando alla macchina, vidi la mia dolce metà, che conoscendo la mia permalosità, si contorceva dalle risate. Mi misi poi a ridere anch'io.
Ora ogni volta che andiamo a fare la spesa, lei mi spinge, ammiccando, il carrello con voce scherzosa: "Ehi bel negro, vuoi guadagnarti 500 lire?"

© 2002 Gruppo Solidarietà Come/Edizioni dell'Arco
In coedizione con:
In coedizione con: Marna Edizioni


L'autore

Kossi Komla-Ebri, nato a Togo nel 1954 è cittadino italo-togolese residente a Ponte Lambro (CO). In Italia dal 1974, si laurea a Bologna nel 1982 in Medicina e Chirurgia. Oggi lavora presso l'Ospedale Fatebenefratelli di Erba. Nel 1997 vince il primo premio della sezione narrativa del terzo concorso letterario Eks&tra di Rimini con il racconto Quando attraverserò il fiume. Autore di diversi racconti, articoli e saggi, è coautore con Aldo Lo Curto di Afrique - La santé en images che viene distribuito gratuitamente nei villaggi africani di diversi paesi, per divulgare un'educazione sanitaria fra le popolazioni locali. Occupa il suo tempo libero come mediatore interculturale nel mondo della scuola e della sanità.


Di Paola Di Giampaolo

 
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Rocinha

Post n°28 pubblicato il 15 Ottobre 2007 da manga9598

Rocinha è una della 600 favelas, un assembramento più o meno vasto di baracche e casupole costruite per lo più con materiali di recupero alla periferia di grandi agglomerati urbani.
che fanno parte della città di Rio de Janeiro. È la favela più grande del mondo e conta più di 150 mila abitanti ufficiali.



Come capita spesso ai quartieri poveri, essa è preda di lotte tra diverse gang di trafficanti (Amigos dos Amigos o Comando Vermelho) per prendere il controllo della favela.
Qui vivono circa 250.000 persone.

 
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