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Un blog creato da luce_riflessa il 23/03/2007

ORA D'ARIA

Sono un pazzo schizzato, un deviato cronico; rinnego dio e lo bestemmio a gran voce, sono un coprofago figlio di austera meretrice, sono il male che incede nelle vostre menti, sono il delirio vorace e purulento che divora i vostri sessi, morir vorrei per immergermi nel succo delle vostre vagine; sono cardine su porta infernale; sono un violento che uccide per una dose, un disagiato che fotte corpi morti; non amo nessuno e odio la vita compresa la donna che tutte le notti mi prende il cazzo fin giù in gola.

 
 

ho visto le menti migliori della mia generazione distrutte dalla pazzia, affamate nude isteriche, trascinarsi nelle strade all'alba, in cerca di droga rabbiosa

e si lasciarono scopare nel culo da santi motociclisti e srillarono di gioia

Allen Ginsberg

 

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Post N° 53

Post n°53 pubblicato il 08 Marzo 2008 da luce_riflessa

vomito parole semplici
per giorni assopiti
al fuoco dei tuoi nudi

instinti.

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Commenti al Post:
newcolors
newcolors il 11/03/08 alle 18:26 via WEB
è una dedica alle donne? Io me la prendo o stesso... ciao
 
simas
simas il 26/03/08 alle 19:50 via WEB
ciao uomo.
 
legolina83
legolina83 il 31/03/08 alle 13:36 via WEB
ci godiamo in silenzio le tue ultime parole in attesa di un tuo ritorno... un bacio dolce mery
 
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Le uniche persone per me sono i matti.... quelli che non sbadigliano mai e non dicono mai un luogo comune, ma bruciano, bruciano, bruciano come candele romane gialle e favolose, che esplodono come ragni tra le stelle.

Jack Kerouac

 
La guardò. Ma d'uno sguardo per cui guardare già è una parola troppo forte. Sguardo meraviglioso che è vedere senza chiedersi nulla, vedere e basta. Qualcosa come due cose che si toccano - gli occhi e l'immagine - uno sguardo che non prende ma riceve, nel silenzio più assoluto della mente, l'unico sguardo che davvero ci potrebbe salvare - vergine di qualsiasi domanda, ancora non sfregiato dal vizio del sapere - sola innocenza che potrebbe prevenire le ferite delle cose quando da fuori entrano nel cerchio del nostro sentire-vedere-sentire- perché sarebbe nulla di più che un meraviglioso stare davanti, noi e le cose, e negli occhi ricevere il mondo - ricevere - senza domande, perfino senza meraviglia - ricevere-solo-ricevere- negli occhi - il mondo. 
 
 
 
 

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