VERSIPERSISPARSI
Laboratorio di sensazioni pioneristiche per future canzoni
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Ottobre
Post n°45 pubblicato il 01 Novembre 2010 da salvatore.oppesidano
Volgo le spalle alla prima alba d'ottobre la mia auto corre verso le Alpi sulla strada che porta al lavoro il suo rosso splendore mi infilza gli occhi di riflesso dallo specchio retrovisore. Sei sempre bella e perfetta ti amo ogni giorno di più anche se so benissimo che mi stai divorando a poco a poco e uccidendo qualcuno da qualche parte.
Mi manca non avere il tempo da dedicare alla mia solitudine e anche la preziosa quiete silvestre dove andavo spesso a cogliere consigli utili.
Piove a dirotto oramai da giorni la marcia del clima punta dritto come un chiodo fisso a cadere nell'inverno. La casa è più fredda chi ha il camino lo accende, vestirsi a carciofo è ideale perché il sole può anche spuntare e scaldare ancora da un momento all'altro senza smentire la sua fedeltà.
Il danno subito non è il tamponamento in se dove tra l'altro hai preso il torto in pieno chiedendo scusa ma l'età presunta che ci separa mi fa chiedere come mai tutto questo non è successo vent'anni fa.
Correre sempre a tappare buchi che compaiono come funghi, tutte noie e rogne in urgenza da colmare al più presto. Un anno ostinato e tutto contrario che continua a martellare con i suoi infausti eventi come una macchina da guerra che sta devastando la pace che senza sosta si rigenera ineluttabilmente.
La volontà della stagione in corso si sente nell'aria nel cielo e nei colori delle foglie che s'infiammano di dipartita dal rosso violaceo al giallo marcescente che divora il verde. Non è più tempo di fermenti e rivoluzioni d'annata ad eccetto dei frutti delle vigne. L'autunno canta la sua armonica decadenza e tra le baldorie nelle stanze da pranzo tra sagre di funghi cardi e castagne fuori regna un ambiente senza vigore e la natura stanca sonnecchia mentre folti stormi di uccelli lasciano il paese migrando a sud dove il gelo sarà solo un esclusiva nelle cime più alte delle montagne.
Il venticello ha perso la sua dolcezza e nei viali soffia quanto basta per lo stacco contagioso delle foglie come se fosse un volo liberatorio.
Se rendi valicabili i limiti della percezione senza mai procurarti punti fermi , se sai che nelle poche ore contate che hai a disposizione nei confronti dell'infinito puoi immaginare qualsiasi cosa concretizzandola nella realtà, se pensi che un giorno arriveranno gli extraterrestri e saranno tuoi amici, se credi che " prima dell'inizio" sia tale e quale come " dopo la fine" convinto di rappresentare un segmento di niente puoi benissimo ritenerti un genio! Ma non è che sia e serva un gran che al tuo corpo masturbarsi il cervello in un interminabile assolo massacrante per capire chi sei e cosa vuoi ..... E' sempre meglio sfinirsi con chi ha condiviso con te il dolce e l'amaro e gran parte dei sentimenti in una vita vissuta in simbiosi. Il motivo del successo è nello scrigno di ogni fine e di ogni morte dove viene custodita e si realizza la perfezione .
Torna la nebbia nell'ormai buio tragitto mattutino; il traffico s'ingorga, fuori sui marciapiedi i visi impalliditi guardano la strada imbietoliti, la periferia si accende tutto parte a pieni giri un gatto nella notte si è suicidato sulla strada non c'era nessun divieto di morire . La mia auto arriva a destinazione la mia mano striscia un badge nella bollatrice, s'inizia la produzione che è già in crisi infatti è li a fine mese con un contratto a termine che mi guarda come un arbitro pronto ad alzare il cartellino rosso ed espellermi dal mio contributo precario.
Ottobre scorre sobrio e tra il muschio squallido vicino ai cassoni della differenziata rivedo una pietra buttata esattamente un anno fa nello stesso posto in un cortile in totale rifacimento in corso che la farà sparire per sempre come tutte le altre cose inerti al suolo. Abbiamo tutti le ore contate non c'è niente e nessuno che si salva.
L'idea è accesa anche se so che il cammino sarà lungo la sto curando giorno per giorno dedicando qualche minuto o qualche secondo, il metodo è di seminare versi e melodie sparsi nei luoghi e tempi della mia esistenza quando sarà il momento ripercorrerò la strada scremando il tutto e condensando in canzoni quello che è stato dei miei lunghi pensieri e stati d'animo di questo periodo assassino.
Novilunio terso stellato d'ottobre, un immensa folla di brilli resa ancora più viva per la latitanza dalla luce urbana mi ha catturato in un vuoto sordo per pochi pensieri credendo di essere l'universo come se niente fosse. Dimentico il corpo rimanendo con la strana idea che ho di me parte di tutto e penso che una notte così come prova tecnica di infinità sia niente male.
Le presse senza commesse nel liberismo capitalismo e consumismo sfrenato sono una beffa per chi si è prodigato ad innalzarlo infestando il mondo di mostri da mercimonio . Questa non è crisi ma saturazione totale un ottimo momento per capire che avere per avere e farsi rubare il tempo dall'andamento del mercato non è una buona qualità della vita e ne un modo per essere felici. La mia prestazione d'opera trattata come una prostituta con un magnaccio per agenzia ed un cliente al bisogno per un tempo stabilito. Gli operai veterani si guardano senza una produzione ci si da alle pulizie superflue rubando il lavoro all'impresa preposta scendono gli spettri con il cuscino pronti ad intervenire per integrazione ma per noi interinali c'è solo il profitto che ci lascerà fuori dai suoi interessi.
Il momento buono chi è che lo decide come posso catturare la tua attenzione dovrei sapere prima alcune cose, dovrei vedere le tue mani che parlano più di qualsiasi bocca, dovrei sentire la tua voce per capire la bontà del tuo spirito; sei un cuore chiuso a chiave se busso mi apri? Per ora sono un fan dei tuoi sguardi del tuo portamento dei tuoi capelli e del tuo volto immenso. Non capisco come mai incontro spesso nei paraggi di qualche chilometro da casa mia la cosa più bella del mondo credevo fosse più grande questo pianeta!
L'aria della notte posa di già una sottile coltre ghiacciata sul parabrezza. La partenza mattutina necessita sbrinamento quindi è obbligato scaldare l'abitacolo che dopo aver raggiunto i confort di temperatura e di visibilità con una mano decisiva del tergicristallo prende la statale e la rotta giusta.
Un gatto affamato mangia un colombo su un marciapiede asfaltato, in posta qualcuno s'inalbera andando via sbattendo la porta, il fiato pronuncia parole vaporizzando nell'aria, in piazza la folla brulica tra le bancarelle nel mercato, il sabato mattino non basta e vola via tra la spesa e altre commissioni da fare.
Lunedì di pioggia incessante iniziato in un mattino a corto di luce che urla voglia di ora solare, é venuta presto la sera e la notte con un inedito narcisismo riflette se stessa tra specchi d'acqua a clessidra dalle ore contate, ora un vento ottobrino freddo e tranquillo sta finendo il giorno tra i crepitii di porte e finestre e scompigli di foglie tra gli alberi.
In mezzo ad una settimana in un delirio sospeso ad un filo; un acrobata con l'asta in equilibrio dove l'arrivo non si vede e non è stato elaborato neanche sotto forma di male o desiderio, dipende tutto dal se o dal forse ma anche dal magari! Si va avanti con cautela il passo falso è ovunque in agguato nel vuoto fermarsi è andare in pasto all'abisso continuare è un cercare in qualche modo un finale lieto o dolente non importa basti che si arrivi al sapere che sia tappa o traguardo.
Il lavoro si è fermato non viene più somministrato e nell'ultimo venerdì del mese mi è stato comunicato che il mio contratto non è stato rinnovato ora posso procedere a minimizzare tutte le mie funzioni vitali sia fisiologiche che ludiche fino a quando non mi somministreranno una nuova pozione. E' gradita ogni sorta di azione benefica di qualsiasi tipo attua a sollevare o sollazzare lo stato di precarietà .
L'asfalto la terra tutto fradicio la pioggia non risparmia nessuno la sonnolenza delle radici fa scarseggiare l'alimento ed ogni vegetale acconsente il taglio dei viveri senza reclamo. Un altro mese arrivato alla fine si dispone per lasciare il posto prendendo le sembianze del suo successore con il massimo rispetto mentre una festa in maschera si prepara a celebrare l'inutile. Ottobre se ne va in sordina con il suo volto trasparente attraversando il falso ostentare di un sacco di gente camuffata apposta per una notte insensata enfatizzando quello che ogni giorno si fa cioè confondere l'identità per ogni proprio scopo di lucro che da sostentamento dalla umile dignità alla vanitosa vanagloria.
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