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« L'IMPEGNO DEI CATTOLICI...ALLEANZA PER UDINE 2013/2018 »

una base per riflettere su Udine come la vorrei .

Post n°144 pubblicato il 18 Novembre 2011 da abc57

 

La Udine del futuroNuove aree di sosta blu e aumento del ticket in centro, ma anche tante rivoluzioni per la viabilità cittadina tra ’metropolitana’ di superficie e linee bus potenziate. Presentato il nuovo Piano urbano

Udine panoramica - Una panoramica di Udine
Una panoramica di Udine

Cinquantamila veicoli, sessantaduemila spostamenti in auto, 3 mila e 500 utenti che si muovono in autobus, 1.760 in treno, 350 quelli che utilizzano la tratta Udine-Cividale e 3.800 persone che sfruttano il trasporto pubblico extraurbano, per un totale di utilizzatori su tpl (trasporto pubblico locale) di 8.700 utenti.

Numeri importanti, soprattutto se si considera il fatto che, nei 18 comuni dell’area vasta, tutti questi spostamenti avvengono in una sola ora, ovvero nella fascia mattutina che va dalle 7.30 alle 8.30 o in quella serale dalle 17.15 alle 18.15. Il che, tradotto in poche parole, significa che in un normale giorno lavorativo, su 220 mila abitanti, oltre 60 mila, quasi uno su quattro, si spostano, in quell’ora, con la propria auto.

È da queste premesse, e dalle conseguenti necessità di predisporre valide alternative e soluzioni alla congestione del traffico cittadino e dell’hinterland, che parte il nuovo Piano Urbano della Mobilità (Pum) di Udine, lo strumento che serve ad affrontare complessivamente il problema delle scelte di politica dei trasporti a scala urbana e/o metropolitana, considerando tutte le questioni inerenti la mobilità e i trasporti.

Il Pum è già consultabile sul sito internet del Comune di Udine ed è stata spedita una lettera informativa a tutti i consiglieri comunali e alle associazioni. Fino al 28 novembre gli elaborati posso quindi essere visionati e scaricati dal sito e possono essere presentate osservazioni in forma scritta (da inviare a: Comune di Udine, protocollo generale – via Lionello, 1), tramite posta elettronica certificata (protocollo@pec.comune.udine.it) o anche online (compilando il form presente sul sito internet del Comune).

Il Pum nei dettagli

Il piano si presenta in 4 volumi per un totale di 434 pagine, 1.160 in allegato di dati, tabelle e grafici.
Nel primo volume sono presenti i principi generali e la visione politica al 2025, quando, come già accennato, si vorrà centrare l’obiettivo del 50% auto, 25% tpl e 25% bici/piedi.
In questa parte si trova anche la descrizione del lungo processo di analisi svolta in 18 comuni per un totale di 220 mila abitanti, considerando che la sola area dell’aster udinese (Campoformido, Pozzuolo, Tavagnacco e Udine) ammonta a 130 mila abitanti.
L’analisi dei dati di flusso, suddivisa in 178 zone di traffico, ha fatto emergere un forte squilibrio verso la mobilità privata di tutta l’area di studio del Pum.
Dalla tabella sottostante si evincono le percentuali di utilizzo di auto, tpl e piedi/bici nelle tre aree studiate

Fondamentale la realizzazione delle tangenziali Sud ed Est per una circolazione che dovrà avvenire in modo orbitale evitando l’attraversamento della città.

Opere da realizzare

Tra le opere che verranno messe in cantiere si va dalla realizzazione del raccordo via Popone-via Pozzuolo, al sottopasso monte Grappa-Zoffo, passando per il sottopasso e il collegamento via Pozzuolo, Lumignacco, Marsala, l’allargamento di via Gonars, la rotatoria viale Cadore-via della Faula, o il collegamento via Pasolini-via Cotonificio e quello via Cividina-via Molin Nuovo.

Ring cittadino

Per quanto riguarda l’area interna al ring cittadino, invece, si prevede la creazione e il potenziamento dell’asse metropolitano del trasporto pubblico da piazzale Osoppo a piazzale D’Annunzio, la realizzazione di rotatorie di completamento del primo anello (via Ciconi-via Manzoni, piazzale Cavedalis, piazzale Oberdan).

Ma sono previsti interventi anche all’esterno del ring, come la regolamentazione delle svolte a sinistra in viale Venezia per fluidificare il traffico e ridurre l’elevata incidentalità.

Parcheggi: più si sosta più si paga

Sul fronte della sosta e dei parcheggi, inoltre, per aumentare le possibilità di sosta agli abbonati e aumentare l’offerta a rotazione per i commercianti, il Pum propone di estendere la zona blu nell’area all’interno del ring. Un altro dei principali punti che si vuole realizzare riguarda le tariffe, con l’introduzione del modello Isee per differenziare il costo degli abbonamenti dei residenti (con tariffe più basse per redditi inferiori), ma anche una riclassificazione delle fasce tariffarie, passando dalle attuali 4 in struttura (0,3, 0,5, 1, 1,2 euro) e 4 a raso (0,6, 1, 1,2, 1,5 euro) a tre nuovi scaglioni per la sosta in struttura (0,6, 1,2 e 1,5 euro) e altrettanti a raso (0,6, 1,2 1,8 euro), istituendo anche, come in molte altre città italiane ed europee, la tariffazione progressiva, che aumenta, cioè, in base alle ore di permanenza.

Ciclibali

Del Pum fa anche parte il piano della ciclabilità, già presentato alla cittadinanza. Qui l’obiettivo è potenziare entro il ring le ciclabili con 5,5 km di nuove piste dedicate alle due ruote, con la creazione di 4 corridoi di attraversamento (Diacono-Poscolle, Stazione-centro, Cella-Garibaldi, Teatro-Patriarcato), pianificando già anche altri itinerari come Stazione-Ospedale-Feletto Umberto e Stazione-Università, Stazione-Molin Nuovo. Per far questo saranno potenziate le stazioni di bike sharing, passando dalle attuali 9 stazioni a un sistema con 20 punti in cui poter prendere o lasciare la bicicletta a noleggio.

Limiti velocità a 30Km/h

Non mancano i riferimenti anche ai limiti di velocità per le auto. “Udine slow town”, questo il nome del capitolo riguardante la velocità consentita entro il ring, prevede la riduzione a 30 km all’ora per tutte le auto in circolazione nelle vie residenziali della città.

Per quanto riguarda autobus, corriere e trasporto pubblico locale, invece, il Pum contiene le proposte già inviate dai Comuni del sistema urbano udinese alla Regione, che sta elaborando il nuovo bando di gara per il tpl. In particolare, la richiesta che le diverse amministrazioni comunali avevano già a suo tempo inviato a Trieste riguardano il potenziamento di 2,5 milioni di chilometri da impiegare su autobus urbani e linee di trasporto extraurbano su gomma, anche con trasporto a chiamata.

Analizzando le proposte contenute nel documento e riguardanti la sola città di Udine, inoltre, il Pum prevede numerose azioni per incentivare l’uso dell’autobus. Ad esempio, si conferma la volontà di pedonalizzare via Mercatovecchio, ma di supportare l’accessibilità del centro storico con delle navette.

Linea 1 e 3 rivoluzionate
La linea 1
, di conseguenza, verrà spostata lungo viale Ungheria e piazza Patriarcato, dunque, diventerà la porta di accesso, tramite via Manin, al cuore della città.

La linea 3
, invece, proprio per venire incontro alle richieste dei comuni dell’aster e fino a quando la Regione non finanzierà i nuovi chilometri, verrà suddivisa in due nuove linee a servizio degli importanti sviluppi urbanistici che ci sono stati negli ultimi anni verso Zugliano e verso Adegliacco.

Il che vuol dire che una linea 3 collegherà la stazione con Zugliano e l’altra unirà la stazione con Adegliacco. Attenzione anche al pendolarismo studentesco con la deviazione del traffico di gran parte delle corriere da piazzale Chiavris, viale Ungheria e via Marco Volpe verso la grande viabilità, con la creazione anche del terminal studenti in via della Faula.

Oltre il 2016
Se fino ad ora il Pum si concentra sulle soluzioni da adottare entro 5 anni, non mancano le proposte a lungo periodo. Tra queste il collegamento del trasporto pubblico locale, una volta avuto l’ok dalla Regione, con i comuni dell’hinterland tramite servizi a chiamata e tre nuove linee bus (pendolini) ad alta frequenza per collegare Campoformido, Pozzuolo e Tavagnacco alla città. Anche per quanto riguarda il trasporto su rotaia il Pum propone alcune soluzioni, come ad esempio estendere l’esperienza della Ferrovia Udine-Cividale in altre tratte verso Campoformido e verso Tricesimo sfruttando i binari già esistenti e aumentando il numero delle stazioni.

Collegamento con l'aeroporto

Per una Udine europea, si intende infine procedere con il collegamento Aeroporto di Ronchi-Ferrovia affinché, grazie al contributo della Regione, si possa attivare una navetta di collegamento con la città, passaggio fondamentale per rilanciare lo stesso aeroporto e il capoluogo friulano.

18 novembre 2011, 10.00
 
 
 
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Data di creazione: 28/10/2008
 

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