Creato da MYSoundofsilence il 20/09/2009

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Cadere nella merda: che fortuna !!

Post n°29 pubblicato il 18 Gennaio 2010 da MYSoundofsilence
 
Foto di MYSoundofsilence

Non è sempre vero che quando si finisce nella merda, si è sfortunati. Può anche essere il contrario, ed è quello che è capitato a una donna cinese a Nanjing, capitale della provincia orientale di Jiangsu. Una agenzia stampa di Pechino ha riportato la notizia di una donna  sopravvissuta a una caduta da un balcone dal sesto piano, dopo essere atterrata fortunosamente su di un mucchio di merda. Pare si sia sbilanciata mentre stendeva il bucato, volando di sotto dove il caso ha voluto che degli operai stessero svuotando a mano un pozzo nero. Gli escrementi hanno avuto l’effetto di attutire l’impatto e la donna ha sofferto solo ferite di lieve entità.

   

 

 
 
 

ROCK BAND N° 14

Post n°28 pubblicato il 07 Gennaio 2010 da MYSoundofsilence
 
Foto di MYSoundofsilence

Ve li ricordate i Nirvana ? Anche se quella mitica band ormai, con la morte del suo leader supremo, Kurt Cobain, ha smesso di esistere nel '94, un suo proseguo in effetti ci è stato, perché un anno dopo  uno dei componenti del gruppo formò i Foo Fighters. Il loro nome deriva dal termine foo fighter, espressione usata per indicare, durante la Seconda Guerra Mondiale, quei piloti alleati che riferivano strani avvistamenti aerei, simili a quelli che oggi chiamiamo UFO.

     La loro storia inizia dal progetto del solista Dave Grohl, quando faceva parte dei Nirvana. All'insaputa di molti fan, Grohl aveva iniziato a scrivere diverse canzoni, ma non le aveva mai pubblicate con la sua band perché temeva di rovinare ciò che Cobain aveva creato. Nel '92, sotto lo pseudonimo di "Late!", Grohl pubblica una cassetta demo dal titolo Pocketwatch per la casa discografica Simple Machines. Di questa cassetta fa parte la canzone Friend of a Friend che troverà spazio anche nei successivi album dei Foo Fighters, In Your Honor e Skin and Bones.

     In seguito alla morte di Cobain, Grohl iniziò a incidere alcune di queste canzoni nello studio di Robert Lang a Seattle, sotto la guida dell'amico produttore Barrett Jones. Ad eccezione di alcune parti di chitarra in X-Static, suonate da Greg Dulli degli Afghan Whigs, c'era Grohl dietro a tutti gli strumenti e alla linea vocale. Il demo piacque alla Capitol Records, che sotto la guida del presidente Gary Gersh, già A&R dei Nirvana, decise di incidere il primo album, omonimo, dei Foo Fighters. Tuttavia Grohl non voleva che i Foo Fighters fossero un progetto del tipo one-man band: si impegnò quindi a cercare dei musicisti in grado di aiutarlo.

   Inizialmente la scelta sembrò ricadere su Krist Novoselic, ex compagno nei Nirvana, ma entrambi erano preoccupati che in questo modo i Foo Fighters sarebbero stati una pallida reincarnazione della band di Cobain. Grohl venne a sapere che una band di Seattle, i Sunny Day Real Estate, si stavano per separare. Perciò reclutò il bassista, Nate Mendel, e il batterista, William Goldsmith. Pat Smear, che fu una pedina non ufficiale dei Nirvana dopo la pubblicazione dell'album In Utero, fu aggiunto come secondo chitarrista.

     Saltiamo al 7 luglio 2007 quando i Foo Fighters partecipano al Live Earth a Londra, e trovandosi tra le ultime esibizioni, suonano nell'ordine All My Life, My Hero, Times Like These, Best of You e Everlong. A detta di molti, la loro è stata la migliore performance della serata. Nel settembre 2007 esce il nuovo album Echoes, Silence, Patience & Grace, sesto lavoro in studio, preceduto dal singolo The Pretender, nelle radio da dopo metà agosto. The Pretender raggiunge il record di settimane in vetta alla Modern Rock Tracks, con 18 settimane, superando i Green Day, gli Staind e i Red Hot Chili Peppers. L'anno dopo , a febbraio 2008, i Foo Fighters vincono due Grammy Award nelle categorie Miglior album rock e Miglior canzone hard rock. Gustateveli ora in un ottimo pezzo di un rock innovativo nelle sonorità, ma tradizionale nello stile. La canzone, dal titolo Wheels, è una delle ultime incise, buono ascolto...

 

 
 
 

ROCK BAND N° 13

Post n°27 pubblicato il 05 Gennaio 2010 da MYSoundofsilence
 
Foto di MYSoundofsilence

American Idol: The Search for a Superstar, noto universalmente come American Idol e negli States solo come Idol, è un reality show americano che consiste in una competizione canora fra concorrenti scelti per mezzo di audizioni e selezioni effettuate da tre giudici e, solamente nelle fasi finali, dal pubblico, tramite televoto. A tutto il 2009 ha raggiunto le nove stagioni, e proprio da questo successo strepitoso che è nato il fornat mondiale X factor.

     Bene, vi voglio parlare proprio del secondo classificato dell'edizione americana del 2008. Si chiama Adam Albert ed è originario di Indianapolis, nell'Indiana; nato nel '82, poco dopo la sua nascita la famiglia si trasferisce in California. Lambert, essendo ebreo, fa le sue prime esibizione canore cantando in ebraico a diversi eventi ebraici, canzoni come Shir LaShalom. Sempre sulle tematiche ebraiche, Lambert ha partecipato alla versione statunitense del musical I dieci comandamenti, interpretando Giosuè ed eseguendo il brano Is Anybody Listening?.

     Arriviamo così al 2008 quando a 26 anni Lambert partecipa ai provini per l'ottava edizione di American Idol, che si tengono a San Francisco . Riesce ad arrivare alla finale come super favorito però bisogna precisare che Lambert è apertamente gay, e la sua omosessualità dichiarata è stata al centro di varie speculazioni dei media, che sostenevano che il suo orientamento sessuale possa avergli giovato per arrivare in finale, come primo "Americal Idol Gay".

     Nella finale però è stato battuto classificandosi a sorpresa secondo, dietro al vincitore Kris Allen. Subito dopo fa un contratto con la RCA Records e pubblica nel novembre scorso il suo primo album solista, intitolato For Your Entertainment, col quale raggiunge i primi posti della Billboard Top 100 di questo mese di gennaio. Ora voglio farvi ascoltare questa voce grintosa, alla Freddy Mercury, certo il divino Freddy sarà difficimente eguagliabile, ma questo ragazzo è comunque dotato. Il pezzo si intitolata Fever, buon ascolto...

 
 
 

ROCK BAND N° 12

Post n°26 pubblicato il 03 Gennaio 2010 da MYSoundofsilence
 
Foto di MYSoundofsilence

Può un comune barista, per giunta sudafricano (Johannesburg), diventare una grande stella del Rock, oltre a raggiungere i primi post tra i più bravi chitarristi del mondo ? Ebbene si.

    Nel novembre del 1990 David John Matthews, figlio di una famiglia Sudafricana emigrata in America, lavorava come barista in un bar di Charlottesville chiamato "Miller's" . Un amico che aveva in quel periodo era un avvocato di nome Ross Hoffman. Timido e mostruosamente impaurito dall'esibirsi di fronte ad altre persone, Hoffman convinse Matthews a preparare un demo delle poche canzoni che aveva scritto, sperava che Matthews potesse proporre le canzoni ad altri musicisti, per iniziare un lavoro di incisione in studio. Hoffman propose a Matthews di contattare Carter Beauford, un musicista della scena locale di Charlottesville.

     Dopo aver sentito il demo, Carter decise di provare a suonare assieme a Matthews, sia dentro che fuori dallo studio di registrazione. Nel frattempo Dave contattò anche Leroi Moore, un altro musicista jazz che si era spesso esibito con il John D'Earth Quintet, chiedendogli se fosse interessato ad unirsi a loro. Con la convinzione che Matthews fosse nulla più che un barista da Miller, Moore ascoltò non senza scetticismo il demo. Ad ogni modo, dopo aver apprezzato quello che aveva sentito, Moore decise che anche lui avrebbe dato una chance al giovane ragazzo sudafricano.

     Quindi il 1991 inizia con Matthews, Beauford e Moore al lavoro sulle canzoni di Dave. Fu allora che decisero anche di iniziare a provare delle performances live, principalmente nella cantina di Carter e nella cantina della madre di Matthews. Saltiamo al '94, quando la Dave Matthews Band, questo è il nome che nel frattempo si era dato il gruppo, realizza il suo primo LP, Under the Table and Dreaming, con le hits What Would You Say e Ants Marching. Under the Table and Dreaming ed il successivo album, Crash, furono i lavori che resero nota la DMB a livello nazionale, fama che culminò in un Grammy Award, come Best Rock Vocal Performance by a Duo or Group per So Much To Say, insieme ad altre quattro nominations tra il 1996 e il 1997.

     Dal '97, la DMB raggiunge livelli incredibili di fama attraverso il paese e, gradatamente, anche nel mondo. Per combattere un crescente mercato di bootleg a scopo di lucro, realizzarono un album live, Live at Red Rocks 8.15.95. Quest'album contiene i maggiori successi dei tre album precedenti e vede la collaborazione del chitarrista Tim Reynolds. Verso la fine del 1997, la band tornò in studio con il produttore Steve Lillywhite ed una sfilza di collaboratori, fra cui il banjo di Béla Fleck, la voce di Alanis Morissette, la chitarra di Tim Reynolds, le tastiere di Butch Taylor e il Kronos Quartet, per comporre e registrare Before These Crowded Streets, il loro terzo album con la RCA.

     Before These Crownded Streets rappresenta una svolta importante, infatti invece di contare sul successo dei singoli estratti, l'album ha una struttura e complessità unica. Nel '99 Dave Matthews pubblicò un duo live album, Live at Luther College, da un concerto acustico del 1996 suonato da Dave e dal suo amico chitarrista di vecchia data Tim Reynolds, mentre la band realizzò un altro live album, Listener Supported, un concerto del settembre 1999 che fu mandato in onda, parzialmente, dalla PBS. Durante questo stesso anno la DMB ricevette altre due nominations ai Grammy.

     Ascoltatevelo ora da dal vivo in un famoso concerto tenuto a Central Park di New York, mentre insieme ad un altro “mostro” della chitararra Warren Haynes, dei leggendari Allman Brothers Band, eseguono Cortez the Killer, una cover del mitico Neil Young. Magistrale dimostrazione di come si suona la chitarra. Buon ascolto ...

 
 
 

ROCK BAND N° 11

Post n°25 pubblicato il 02 Gennaio 2010 da MYSoundofsilence
 
Foto di MYSoundofsilence

Credevate che  dopo Aretha Franklin, non ci sarebbero potute più stare altre cantanti aspiranti al trono di regina del Rhythm and Blues. Invece no, perché una c'è, e porta il nome di Mari J. Blige. Con un sound moderno ed elegante ed una voce energica e sentimentale questa cantante, dopo un passato burrascoso di droga e alcol, e riuscita a tornare a una nuova vita e a diventare una delle più grandi interpreti R'n'B, in quanto a successo di vendite (40 milioni di copie vendute) e a doti vocali e interpretative.

     In una delle tante interviste si è autodefinita “vincente nello spirito”. E non ha tutti i torti la 36enne cantante del Bronx. Prima di sfondare nella musica, girovagava affamata tra le case popolari del suo quartiere. Per quanto si odiava, aveva anche pensato di farla finita con la vita. Ma l’attuale regina dell’Hip Hop Soul ha scelto di rialzarsi in piedi cantando con l’ottimismo nel cuore nonostante porti ancora i segni di una vita disordinata e di un’infanzia difficile, sul viso (una cicatrice sotto l’occhio sinistro) e nell’anima.

     A cinque anni aveve già subito abusi sessuali e maltrattamenti, a 16 ha iniziato ad attaccarsi alla bottiglia e a 18 a drogarsi. Quasi per caso viene lanciata nel mondo discografico: nel 1989 si registra a un karaoke machine mentre canta Caught Up In The Rapture di Anita Baker, grande artista del soul jazz; il nastro arriva nelle mani del talent scout André Harrell della Uptown Records, etichetta di rilievo sulla scena Hip Hop e R&B di New York, che la scrittura come semplice corista per alcuni gruppi locali.

     La ragazza mostra fin da subito di possedere grinta e carisma. Nel 1992 viene scoperta dal giovane produttore/pigmalione Puff Daddy, ora noto rapper, che l’aiuta a realizzare il suo album di debutto What's the 411?, che scala le classifiche arrivando a vendere in breve tempo 3 milioni di copie negli Stati Uniti. L’impronta di Puff è qui inconfondibile. Hip Hop e Soul, Rap e R&B si fondono per battezzare un nuovo genere musicale, tanto che Mary J. Blige verrà omaggiata d’ora in avanti a regina dell’Hip Hop-Soul.

     Nel 2007 ha vinto 3 volte il Grammy Awards: come miglior canzone, miglior album R&B e miglior performance femminile R&B. Mary J. Blige ha anche trionfato ai recenti Billboard Music Awards, l’importante manifestazione musicale svoltasi a Las Vegas a dicembre 2006, dove ha ricevuto ben 9 premi, tra cui artista R&B/Hip-hop dell’anno, canzone dell’anno e miglior videoclip.

     Ve la voglio fare ascoltare in duo canoro con un altra delle voci “icona” del Rock planetario, Paul David Hewson. E chi è adesso questo ? “Boni”, che mo' ve...l'ho già detto...anzi per l'esattezza, Bono Vox (soprannome derivato dal nome di un negozio di cornetti acustici di Dublino). Si proprio lui, il cantante degli U2 . Insieme cantano un loro cavallo di battaglia One. Ditemi poi se, in un certo senso, la sua voce non nobilita il pezzo più di quanto già gli e dovuto. Buon ascolto....

 
 
 

ROCK BAND N°10

Post n°24 pubblicato il 01 Gennaio 2010 da MYSoundofsilence
 
Foto di MYSoundofsilence

Siete abbastanza intronati, eh ? Grandi bagordi ieri notte !! Bene, vista la situazione generale, iniziamo l'anno nuovo con qualcosa di soft. E voglio proprio parlarvi di una di quelle voci portatrici di calore, che quando le ascolti ti riscaldano il cuore. Come mi capita quando ascolto Brad Paisley.

     Questo cantante country americano di origini che più miste non si può, aveva infatti i nonni ognuno di origine diversa italiani, scozzesi, irlandesi e tedeschi, iniziò ad amare la musica country proprio grazie a uno di questi. Perché fu suo nonno materno che all'età di 8 anni gli regalò la sua prima chitarra e iniziò a insegnargli a suonare. Chissà che non sia stato proprio quello italiano, boh ? Comunque il bravo Brad a 12 anni già aveva scritto la sua prima canzone e a 13 aveva iniziato a fare da supporter, come cantante di spalla a concerti di grandi cantanti country come Ricky Skaggs e George Jones al Capital Music Hall di Wheeling in West Virginia.

     Riesce perfino a laurearsi a Belmont, poi Paisley firma un contratto con la EMI Music Publishing e scrive il successo Another You per David Kersh, e altre canzoni per Tracy Byrd e David Ball. Il suo debutto come cantante è con l'etichetta Arista Nashville e la canzone Who Needs Pictures . Nel maggio del '99 fa la sua prima apparizione al Grand Ole Opry. Sette mesi dopo, la sua canzone He Didn't Have to Be va al primo posto in classifica. Nel 2000, Paisley comincia a farsi sentire anche dal pubblico americano non strettamente country, quando il produttore Todd Baker riesce a farlo partecipare allo speciale di TLC Route 66: Main Street America. In questo show si vedono Brad e la sua band esibirsi in rare versioni acustiche di Route 66.

    Sempre nel 2000 Paisley vince il Country Music Association (CMA) Horizon Award, che è il trofeo per il miglior cantante emergente della Academy of Country Music. La sua prima nomination per il Grammy Award la ottiene un anno dopo. Il 17 febbraio 2001, dopo quaranta apparizioni allo show, viene annoverato nella Opry Hall of Fame. Nel 2003 Paisley fa uscire il suo terzo album, Mud on the Tires , dopo Who Needs Pictures del '99 e Part II del 2001. L'album contiene il successo Celebrity, il cui video è una parodia di reality show come Fear Factor e American Idol e vi partecipano celebrità come Jason Alexander, Jim Belushi, Little Jimmy Dickens, Trista Rehn, e William Shatner. La title track, Mud on the Tires, raggiunge il primo posto nella classifica di Billboard nel 2004. E ora ascoltatelo dal vivo in uno dei suoi ultimi concerti, la canzone è bellissima e si intitola: Then !! buon ascolto.

 

 

 

 
 
 

ROCK BAND N° 9

Post n°23 pubblicato il 30 Dicembre 2009 da MYSoundofsilence
 
Foto di MYSoundofsilence

Siamo a Londra nella primavera del '67, la scena musicale è pervasa dal sound californiano "flower power", i Beatles sono ormai famosi e milionari, e in Italia si canta...mettete dei fiori nei vostri cannoni. A quei tempi, prima di diventare un pericoloso rivale in classifica, l'artista più esotico a spopolare nella Londra underground era Jimi hendrix, un cantante-chitarrista che, dopo essere stato “scoperto” mentre proponeva le sue ardite sperimentazioni musicali nel semivuoto Caffe Wha? Di New York, era stato portato in Inghilterra per trasformarsi nell'ultima (o quasi ) grande icona estranea al boom del beat britannico a conquistare il Regno Unito.

     << La prima volta che vidi Jimi al Bag O' Nails >> questo è Paul McCartney a ricordare << la domanda non era “chi è questo” ? Ma, “ cosa è questa roba ?” Era Jimi. Non c'era molta gente nel club, ma al concerto successivo io, Eric Clapton e Peter Townshend ( The Who) eravamo in mezzo al pubblico gremito, accorso in massa per rendere omaggio al nuovo dio arrivato in città.>>

     Fu proprio su insistenza dello stesso Paul McCartney, che Hendrix fu scritturato per una storica perfomance all'International Pop Music Festival di Monterey (California) nel giugno del '67. Da quel giorno un velo fu sollevato su ciò che bolliva in pentola a San Fransisco, qualche chilometro più a nord lungo la costa. Fu qui che la leggendaria presenza scenica di Jimi e la sua pirotecnica chitarristica si aprirono un varco verso la fama mondiale nella storia della musica rock.

     Ed è proprio in un prezioso video di quel concerto, che voglio farvi gustare il “divino” Jimi mentre esegue un pezzo storico di Bob Dylan, Like A Rolling Stone. Ascoltatelo, e poi ditemi se la sua musica e il suo stile di suonare, a distanza di più di 40 anni, non sono ancora attualissimi...

 
 
 

ROCK BAND N° 8

Post n°22 pubblicato il 29 Dicembre 2009 da MYSoundofsilence
 
Foto di MYSoundofsilence

Quando nel destino di qualcuno è scritto che deve fare qualcosa di importante, accada quel che accada, alla fine qualcosa di grande combina. E questo è il caso di Jack Hody Johnson, che nasce nel 1975 vicino Haleiwa, nella costa nord di Oahu (Hawaii). Figlio del famoso surfista locale Jeff Johnson, apprende dal padre fin da giovanissimo la passione per il surf.

     Passione che lo porta a 17 anni a far parte della competizione pipeline raggiungendo le finali e ottenendo il record di più giovane partecipante a questo evento di prestigio mondiale. Ottiene un contratto da professionista con la Quiksilver ancor prima di finire il liceo, un predestinato. Ma poco dopo Jack, durante il Pipeline Masters, deve fare i conti con un incidente quasi mortale andando a sbattere contro gli scogli.

     Decide così di abbandonare le competizioni ma non il mondo del surf di cui si sente parte integrante. Si trasferisce così in California dove si laurea in cinematografia all'università di Santa Barbara. Nel '99 un suo documentario dal titolo Thicker Than Water viene premiato fra gli spot più cool del surf. Jack oltre alla regia, aveva curato anche le musiche dove ne era sia l'autore che il cantante, esprimendo sonorità prettamente folk, con alcuni richiami al rock e al blues.

     Per la prima volta il connubio musica e cinema prende forma. Questa altra grande passione, che è la musica, la coltivava già da quando ha 14 anni, quando cominciò a suonare la chitarra. La sua prima band i Limber Chicken proponeva una sorta di punk, avendo però tra i loro artisti preferiti i Beatles, Nick Drake, Bob Marley, Bob Dylan e Ben Harper. Ben presto Thicker Than Water diventa un cult e viene premiato nel 2000 come "Video Of The Year" dal Surfer Magazine.

     Il suo nome comincia a farsi largo tra i surfisti di tutto il mondo sia per l'ottimo lavoro alla regia che per le melodie proposte. Da questo momento in poi la strada di Jack sarà incentrata sulla musica. Nella canzone Flake, contenuta nell'album d'esordio, Ben Harper suona come ospite, mentre il singolo Middle Man fa parte della colonna sonora del film Loose Change, di Taylor Steele, aumentando le quotazioni di musicista di Jack. Dopo due tour da solista, tra la primavera e l'estate del 2002 Jack si mette al lavoro per il secondo album.

     Nel frattempo, insieme alla moglie e ai fratelli Malloy, fonda nelle Hawaii la Brushfire Records, etichetta discografica indipendente. Prodotto da Mario Caldato jr. e registrato nell'isola nativa di Jack esce nel maggio del 2003 On and on. L'album ottiene un buon successo aiutato anche dal video di Taylor Steele che entra nel circuito di MTV, facendo conoscere alle masse il talento di Jack.

     Seguono altri tour da “Sold-Out”, e nel febbraio 2005 esce, sempre per la sua Brushfire Records, il terzo album In Between Dreams, preceduto dal singolo e dal video di Sitting, Waiting, Wishing. L'album vola al 3° posto della classifica di Billboard. Per arrivare al 2006, quando ottiene una nomination ai Grammy Awards e firma la colonna sonora del film Disney Curious George, da cui viene tratto il singolo e il video di Upsidedown a conferma della fama mondiale che Jack ha ormai raggiunto. E proprio nel video di questo brano, Upsidedown, voglio proporvi quel cantante tuttofare di Jack Johnson. Buon ascolto ...

 
 
 

ROCK BAND N° 7

Post n°21 pubblicato il 28 Dicembre 2009 da MYSoundofsilence
 
Foto di MYSoundofsilence

Oggi parlerò di una ragazza nata in quel paese che è l'America, forse l'unico al mondo dove tutto ciò che sogni può anche diventare realtà, la cui vita poteva essere come una delle tante buttate al vento, visto gli inizi, invece è riuscita a trasformarsi, grazie alla sua tenacia e al suo talento, nella vita di in una delle grandi stelle dell'attuale firmamento musicale.

     Come cantante è riuscita a ottenere nel corso della sua rapida carriera un grande successo in tutto il mondo, vendendo oltre 23 milioni di copie di album e affermandosi come una delle voci più grintose del panorama musicale mondiale. Ha ottenuto inoltre numerosi riconoscimenti, tra cui due Grammy Award. Insomma l'interprete di questa favola alla Pretty Woman, è la cantautrice americana Alecia Beth Moore in arte P!nk o Pink .

     Alecia era agli inizi una bambina tranquilla, cresciuta ascoltando le canzoni che il padre le cantava e sognando di diventare una cantante rock. Poi i genitori divorziarono, quando Alecia aveva solo 7 anni, così la ragazzina cominciò a sperimentare le droghe, e continuò a farlo fino al Thanksgiving del '95. Nel suo curriculum, Pink annovera anche lavori da cameriera presso Pizza Hut, McDonald's, Wendy's e in una stazione di servizio. La puntualità non era il suo forte e odiava prendere le ordinazioni dei clienti. La musica che ascoltava era quella di Janis Joplin, Jimi Hendrix, Billy Joel, Guns N'Roses, Green Day e 2Pac.

     È in questo periodo che Alecia Moore si guadagna il soprannome Pink, dapprima per la sua carnagione rosea, poi per il colorito che assume ogni volta che s'imbarazza e, infine, per l'arrivo di Mr.Pink, nel film di Quentin Tarantino "Le Iene". La Pink adolescente si dà molto da fare per raggiungere il suo sogno, canta gospel in una chiesa frequentata solo da fedeli di etnia nera, entra a far parte, unica donna, di una punk band Basic Instinct, collabora come corista nel gruppo rap Scratch N'Smoove e si esibisce col suo skate-board al Club Fever di Philadelphia i venerdì sera. Fin quando proprio lì un talent scout la nota, offrendole la possibilità di volare ad Atlanta ed entrare nel trio R&B chiamato Choice.

     L'esecutivo della casa discografica L.A. Reid, dopo un'esibizione delle Choice rimane molto colpito da Alecia e le offre di incidere come solista. L'artista accetta l'offerta e comincia la sua carriera come solista con il nome di Pink. Ora ve la farò ascoltare in una sua grintosa e splendida esecuzione dal vivo di uno degli ultimi suoi successi Sober. Buon ascolto e alla prossima.

 

 

 

 
 
 

ROCK BAND N° 6

Post n°20 pubblicato il 27 Dicembre 2009 da MYSoundofsilence
 
Foto di MYSoundofsilence

Oggi facciamo un bel tuffo nel passato discografico, e vi parlerò di un “Old Lion” della storia della musica rock. Si tratta di Thomas Earl Petty, per gli amici Tom Petty. Nato a Gainesville, in Florida, era un ragazzo che non aveva nessuna aspirazione musicale finché Elvis Presley non visitò la sua città natale. Abbandonò la scuola a 17 anni per unirsi al gruppo Mudcrutch, in cui suonavano il chitarrista Mike Campbell e il tastierista Benmont Tench. Nel 1970 i Mudcrutch si trasferirono a Los Angeles nella speranza di ottenere un contratto, ma finirono per sciogliersi.

     Tom Petty, che aveva firmato per la Shelter Records, si esibì con diverse bands prima di riunirsi con Campbell e Tench nel '75. In quel periodo i due vecchi compagni stavano lavorando insieme al bassista Ron Blair e al batterista Stan Lynch sotto il nome Heartbreakers. La Shelter Records accettò generosamente di "incorporarli" a Petty, e da qui nacque nel '76 il gruppo Tom Petty & the Heartbreakers. Nello stesso anno la band irruppe nella scena musicale con l'album omonimo di debutto. La canzone Breakdown, registrata come singolo, entra nella Top 40 del 1977.

     Nel periodo successivo la sua casa discografica fallisce, scatenando l'apertura di una causa giudiziaria con la nuova per la proprietà dei diritti d'autore delle sue canzoni. Finanzierà le spese della causa con un nuovo tour chiamato appunto Lawsuite Tour. In questo stato precario nasce il suo album di maggior successo, Damn the Torpedoes, che raggiunge negli USA il triplo platino. Nel '88 entra a far parte della All-Stars Band dei Traveling Wilburys, nella quale sono presenti anche Bob Dylan, George Harrison, Roy Orbison e Jeff Lynne.

     I Traveling Wilburys nascono per gioco, per registrare il lato B di un singolo di George Harrison, ma Handle With Care, la canzone che ne viene fuori, è considerata troppo valida per essere relegata sul lato B di un singolo, e infatti ha un tale successo che i membri decidono di registrare un intero album: Traveling Wilburys Vol. 1 , che esce nel '88. Ma pochi mesi dopo, la morte improvvisa di Roy Orbison, fa calare un'ombra sul successo dell'album.

     Vi voglio ora fare ascoltare il “Vecchio Leone” di Tom Petty, come dal vivo  ancora riesce a far "ruggire" la sua chitarra in una delle sue più belle canzoni, I Won't Back Down . Il pezzo fa parte dell'album da solista Full Moon Fever, registrato nel '88 ma pubblicato nell'aprile dell'anno seguente, al quale collaborarono , tranne Bob Dylan, tutti gli altri componenti dei Traveling Wilburys, incluso Roy Orbison, l'amico deceduto. Buon ascolto....

 
 
 

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