Fantasie Proibite

Facciamo una cosa, non te la prendere, questa settimana farò un viaggio molto lontano per cui proverò a vedere le cose da molto moltissimo distante. Non so se riuscirò a scarabocchiare di là ... quando torno, sinceramente, comincia a pensare per quella cioccolata. Insomma scardiniamo le regole ... un abbraccio

idem,sono nella stessa situazione,sto a guardare che succede...

Non so ancora dire se il destino mi/ci è favorevole o no ... avrei motivi per dire sia pro che contro ... ma non sono astio, in questa fase non prendo parte, registro solamente ...

o era destino cosi' ;)

Devo dire che una domanda apparentemente così semplice ha creato un certo sgomento nei miei pensieri di questi giorni. Poi come tutte le cose più semplici, in cui la risposta è spesso lì davanti agli occhi, anche per questa l'ho scovata proprio ascoltando la canzone che ora stai ascoltando. Chissà se tu esploratrice di Blog ripasserai mai di qua, per rileggere questa mia risposta, ma in questo caso penso che la risposta serva più a me (a noi) nel scriverla che tu nel leggerla; diciamo che in questo caso è come se scrivessi in questo blog a 4 mani, come un narratore esterno e non come uno dei due autori. Il sottofondo musicale mi ha fatto ripensare al "Mago di Oz" e devo dire che proprio questo mi ha fatto ritrovare l'attinenza con quanto forse sto vivendo in questo periodo: mi sento come Dorothy quando torna a casa. Non che presto non farò nuovi viaggi, ma diciamo che prima o poi qualunque viaggio si faccia si torna al punto di partenza. Cambiati? Non credo, più ricchi probabilmente, di esperienze. Ho conosciuto l'uomo di latta, lo spaventapasseri e il leone ... che in realtà non sono nient'altro che le nostre paure, le nostre angosce .. poi però si deve riaprire gli occhi e chiedersi: e ora? Bene son qui perché avevo bisogno di ritrovare il mio senso. Se hai voglia, se hai tempo, leggici ...

Anche io ho bisogno di un risveglio in un certo senso, risveglio dal mondo di illusioni, di fantasie, di sogni di cui mi nutro tutt'ora per poter respirare. Ma sentivo la necessità di toccar terra con i piedi, per ritrovar me stesso da sveglio: e la mia terra, mi son accorto, è questo luogo. Non confidavo sinceramente di incrociarci già così presto: deve essere una città molto piccola questa :D

si,il mio risveglio non e' stato piacevole sai,ma era necessario,adesso si ricomincia in tanti sensi :)

Al bivio abbiamo preso due strade diverse, per veder quale delle due era corretta; inevitabilmente si sono ricongiunte. Penso che siamo solo andati in letargo, non credi?

Aspettare e' gia' un qualcosa,non aspettare e aspettarsi niente e' terribile..

Faremo un passo la volta ... sorreggendoci l'un l'altra, un po come due vecchietti ... d'altronde