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nel vento dell'anima

 

IL MARE HA SCHIUMA DI VOCI

Post n°28 pubblicato il 21 Luglio 2017 da ro.sheen


IL MARE HA SCHIUMA DI VOCI 
... ai bambini che giocano in fondo al mare..


Eri un viaggio di silenzio

fra le acque e il cielo

il muto sentire che nell'attesa si faceva respiro

la zattera che percorreva l'altura dei sogni

un tuffo solitario per l'incontro

uno scontro di battiti

un pulsare di suono...

Eri la carezza lieve sulla tenera speranza

l'eco ovattato di sussurri dolenti

una strada sui tuoi passi segreti.

Un istante fulmineo di solitaria unione

di pupille dell'anima

Eri l'onda che silente viaggiava,

l'arcobaleno di albe sperate

polvere di diamante nel sibilare del vento

... ma non abitavi la casa del nostro sguardo.

Muta la parola

emerge dal suono del profondo abisso

e scuote le fondamenta del nostro respiro

..il mare ha schiuma di voci...

Sei pioggia ora di gocce pungenti

... dentro un'onda ti sento

Musico la treccia dei tanti nomi di carezze e di aria

dove la nota ha il ritmo disperato del cuore

... l'abisso è un pianto migrante di nomi...

Tra le stille del tuo dolore

vago sulle note mute della tua danza

Vorrei stringerti fra le mie palpebre

e nelle mie braccia farti annegare ...

... ma sdraierò il mio respiro sul tuo manto musicale

e dimorerò il tuo cuore nelle onde del mare

Cercandoti tra galleggianti aghi di stelle,

mi spegnerò nei tuoi profondi occhi di speranze

pupille fonde di bambino

inabissate

senza nome

...le nostre case si sono vestite di crepe...

Ti sia culla la notte che nell'onda si spegne

e l'acqua sia la carezza che solletica il tuo riposo

Compagni di gioco siano i colori dei pesci

sabbia,roccia e conchiglie

i mattoni dei tuoi sogni

Nei tuoi occhi possa albeggiare il sorriso

e il canto ovattato del profondo mare

sia la tua casa

come il caldo e dolce ventre di una mamma...




Dalla raccolta "Rosa nera dell'anima" di Barbara Berengo - ro.sheen

2015,Edizioni Progetto Cultura, Roma
Tutti i diritti riservati



 

 
 
 

LE GAMBE INTRECCIATE AI PROFUMI DI TRANSUMANZA

Post n°27 pubblicato il 24 Ottobre 2015 da ro.sheen

 

Cari amici, non ci sono da  parecchio tempo qui nel blog, ma ho continuato a scrivere senza pubblicare. Questa è la mia terza raccolta, uscita da pochi giorni con Edizioni Progetto Cultura di Roma e quella che potete leggere qui sotto, è una delle poesie che ne fanno parte. Spero di essere un pò più presente. Un abbraccio a tutti voi e grazie per i vostri pensieri amorevoli.

A presto



LE GAMBE INTRECCIATE AI PROFUMI DI TRANSUMANZA

dalla raccolta " Rosa nera dell'anima" Edizioni Progetto Cultura Roma


Seduta sulle pieghe della pietraia

stavi ferma nel gioco che si nasconde

Ti trovò l'odore dell'istinto

o l'angolo giro del giorno

dove piegare la corolla all'imbrunire

e seminare la crosta del presente

mentre segreti i giochi calpestavano

le tue bambole di stoffa

Bella nelle tua dita, con mani di rafia e ceste di rami

giocavi alla sera fiorente

dentro il petto ricamavi organze cresciute di terra

Tra fili d'erba secca

raccolti i capelli con paglia e fiori di campo

avanzavi sul' esile corpo ricamato di brina

Moscerini stuzzicavano narici

in campi di campanelline e ranuncoli

confini d'azzurro e di giallo

dove posare il desiderio di bellezza

Più giù a valle il profumo di stufe

e petali bianchi di zampe d'erba cipollina

la muffa che odorava di pioggia

affreschi di fumo sulla volta inclinata dell'occhio

e al di là, oltrepassata la terra,

c'era la rossa argilla da inventare, da masticare


- abitammo le vesti che fioriscono all'alba di ogni respiro

e calpestammo la terra che ha il sapore di conquiste e di speranze

attraversammo il torrente che odora di lontananza -


Ballavi su i tuoi sandali slegati

mentre scendeva il carretto dalle zucche ridenti

e i grilli cantavano la stagione delle fronde

quando le lune raccolgono i sospiri degli occhi

Strumenti crudi accompagnavano i tempi

c'erano pause

paure di suoni

ritmi imprigionati, scomposti

tra sassi marmorei

e gambe intrecciate ai profumi di transumanze


-volammo scomposti nella morbidezza della fioritura che chiama al risveglio

abbracciammo il sogno racchiuso nel ballo

che s'anima di foglie, torna indietro e riprende fiato

eravamo nell'invito alla vita di ogni nostro giorno-


Stavi li, in mezzo,

tra la primavera e l'autunno

le labbra bagnate dalla seta di catini

e secca la lingua di parole baciate

ghirlande fiorite e campanelline di partenze

Passava la ruota mentre l'asino si dissetava

correva il ruscello annacquato di neve

si preparava la terra allo sbocciare dei frutti

Strizzava la bocca il becco dell'usignolo

mentre scorreva sulla terra bruciata

la cenere dei ramoscelli che furono di ieri


- abitammo tra le gemme e nelle gemme

e come pistilli seminammo la speranza

radici succhiammo la lontananza delle sere

aspettammo la pioggia e il vento del temporale

per ricamare nuvole tra i fulmini

e salimmo gli occhi fioriti di una bugia imbevuta del dolce incanto-


Eri anche tu come noi nell'attraversata della vita...

....siamo sconfinati prati che si costellano di pollini

e si vestono di neve,

partiamo,

torniamo

per poi ripartire ancora

in delicata e antica arresa...


ro.sheen - Barbara Berengo - tutti i diritti riservati

 

      

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ROSA NERA DELL'ANIMA

Post n°26 pubblicato il 21 Maggio 2014 da ro.sheen

 
ROSA NERA DELL'ANIMA

 Poesia quinta classificata e premiata con menzione d'onore
al primo concorso poetico Nazionale Sensualmente
Tutti i diritti riservati e soggetti a copyright

Anima alata di grazia fiamma

si compie in te

lo scosceso aroma di vertigine  

nell'incanto del tuo sguardo

sprofondo dentro,

più dentro

Un canto proteso al lirico silenzio

nudità del cedevole scorrere

nell'estasi dell'Amore

mi perdo dentro,

più dentro

Inerme cado in te

affamata ai piedi della tua grazia

perduta

tra la smisurata tua presenza

e il dono della tua carezza

Frammenti incastonati sui venti dei cuori

qui, tra il respiro e la fame,

di calore deglutisco

le perle bianche del tuo incanto

Sia tua corona la mia supplica

d' offrirti la chioma disciolta

dipinta di ellittica presa

... di vagarti l'ombra

mio divino alimento

... soffiarti la bocca dell'anima mia

a succhiarti linfa maestra

come cigno di cielo

scorrerti le vene

abitarti l'ampolla del cuore

e lì

... amarti

S'immergono passi di mani

nel profondo infinito segreto

della rosa nera dell'anima

un vuoto in cui cadere

un buio in cui guardare

e petali d'ali per poterci sprofondare

dentro, sempre più dentro...

 
Barbara Berengo-rosheen

 
 
 

tra le pieghe del cambiamento

Post n°25 pubblicato il 16 Gennaio 2014 da ro.sheen

 

 

 

Ho pelle di cielo e luna negli occhi

strade nelle ore che non ho percorso

scie d'aerei paralleli

per incroci che ho sognato.

Ho direzioni che si spogliano

dei circuiti ad intermittenza.

Non sono mai arrivata nel tempo...

poco prima o subito dopo

mi sono accinta al tuffo della mia nudità...

Preferirei non arrivare

dov'è l'ombra della partenza

e come onda sbattere e frantumarmi

nell'orizzonte che unisce il blu del pensiero

all'azzurro di una nuvola del passaggio.

Passeranno ancora le dita

tra le pieghe del cambiamento

si legheranno allo snodarsi del giorno

e costruirò grappoli di parole

vere per il solo tempo di una stagione

...perchè furono loro, i papaveri tra le spighe

ch'ebbero occhi da donarci

e profumi per inventarci

furono loro che si piegarono al vento

e nel vento ci fecero saltare 

protesi alla stretta della mano

...ed io che credevo 

che la V nei campi di spighe

fosse l'ombra delle anatre in volo...

non so se preferire

la vendetta della sera

o il ghigno del mattino

 

rosheen

 
 
 

Buona notte

Post n°24 pubblicato il 10 Agosto 2013 da ro.sheen

 


Ti sfiori pelle di bosco

 

a vestire il tuo passo nascosto

 

e polvere di pollini al vento

 

ad accarezzare il tuo volto

 

Sia cornice al tuo buio

 

il mio rame a spirale

 

non seta per le tue dita

 

i miei capelli arruffati

 

ma corde di resa

 

al silenzio che da pace

 

... restami impigliata come edera a riposare ...

 

ch'io possa esserti coperta di quiete

 

ch'io possa accompagnare il tuo respiro

 

Fermarti le labbra bagnate

 

a scoprire da dove arriva il vento

 

e oscurarti pupille di voli tra i colori

 

 ... disegnarne forme di essenze senza tempi...

 

Ti sia dolcezza la lenta pioggia di brina

 

che dagl'occhi porta l'anima mia che t'ama

 

Ti raggiunga la lentezza della mia carezza

 

a percorrere il tuo incedere di bimba

 

Buona notte mio respiro

 

guardandoti di radica sia dolce il tuo riposo

 

bruciandomi per scaldarti il cuore

 

e profumo di resina antica

 

inebri il tuo respiro

 

portandoti in sogni senza tempo

 

unguenti rampicanti ad inghiottire paure

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