Si sapeva del cuore di cobra ancora pulsante
e di due dita del suo sangue, estratto dal rettile
ancora vivo, usato come «mangia e bevi» dai
cinesi di Taiwan che così pensano, o pensavano
(chi scrive assistette alla scena in anni in cui il
Viagra era di là da venire) di migliorare le proprie
prestazioni sessuali. Un afrodisiaco, insomma.
La pratica era orribile, ma nessuno, a quanto ci
consta, si sognò mai di prendere le parti dei cobra.
La notizia che arriva dalla Tanzania, cuore dell’Africa
nera, è ancora più atroce, e poiché in qualche modo
ricorda la sorte dei cobra, ma ha a che fare col
cannibalismo, vien voglia di pensare che sia una di
quelle notizie che lievitano sulle pagine dei giornali
d’estate, come un tempo le puntuali apparizioni del
mostro di Lochness. A far la parte dei capri, in
Tanzania sarebbero uomini e donne affetti da una
bizzarra e piuttosto rara anomalia: l’albinismo.
Anomalia ereditaria che consiste nella mancanza
di pigmentazione melaninica nella pelle, nell’iride,
nei peli e nei capelli. Ne sono affetti anche i neri,
a giudicare dai 26 morti ammazzati nell’arco di un
anno (lo riferisce la Bbc, radiotelevisione inglese)
ai quali sono stati prelevati genitali, sangue, braccia,
orecchie, e perfino unghie. Tutta roba indispensabile,
secondo la locale confraternita di maghi, streghe e
pitonesse, per la preparazione di unguenti e rosolii
che pare siano un toccasana, un portento, per chi se
li può permettere. I costi di queste pozioni, avendo gli
albini una scarsissima propensione a cedere i propri
genitali o altre parti di sé sono infatti piuttosto alti.
Così alti, anzi, da indurre gli inquirenti di Dar es Salaam,
capitale dello Stato africano, a indirizzare le loro indagini
verso le classi più agiate (ma anche più ottuse, si direbbe)
della società. nel maggio scorso 11 persone (otto donne
fra i 70 e i 90 anni) e tre uomini, accusati di arti magiche,
sono state bruciati vivi a Nyakeo, un villaggio nell’ovest
del Kenya. Se avessero avuto a che fare con la morìa di
albini non si sa. Ma tra gli «uomini della medicina» della
sanguinaria camorra tanzanese la notizia ha creato un
certo disagio.