Foto di FatepenafratelliFoto di Fatepenafratelli by Andrea: (Speziale?!!!) SEI PAZZO O COSA? CHE ***** DI PROBLEMI HAI FATTI CURARE http://www.youtube.com/watch?v=YZzKoaHCEMM&feature=relmfu

Foto di Fatepenafratelli

Chi sono io e chi mi dice ste cose amme? Il vero problema è che di carabinieri degni di essere chiamati tali in Italia non ce ne sono. http://www.youtube.com/watch?v=9O5CDu3WOwg&list=UUP7Sn7HkXHlBcBlQIQVZdTg&index=10&feature=plcp

 

Foto di FatepenafratelliIn questa condominia ce sona le fantasma, mostre mostruse e kaprette kornutazze. Voja le vedeta?  Mah! PisciascarpisBisogno di dare una sistematina al corpo, all'anima, alla mente... alle tasche, al matrimonio, al patrimonio... alla fedina penale, alla carta di soggiorno, alla nazionalità, al certificato di nascita, residenza, allo Stato di famiglia...? Fidatevi! Ve lo consiGlio caldamente.

 

La Morticia furiosa - La Marina radiosa

 Foto di FatepenafratelliLa Morticia furiosa

La Berluscona, prove di canto. La Morticia furiosa in: Licenza di uccidere (di fare schifo. Inno d'itaGlia) http://www.youtube.com/watch?v=Loabedi5vrc&feature=plcp Comprate e dite che vi piace o la Morticia furiosa vi fa infami, infamosi... La Berluscona. Prove di canto. La Marina sospirosa in... La Marina romanticosa in... La Marina ardimentosa in... La Marina ubertosa in... Se canta la Morticia/Marina manda tutti in visibilio.  Era un fenomeno e non lo sapeva!

 

Foto di Fatepenafratelli 

Quegli assurdi dubbi sull'equilibrio del Colle. "Sei un cretino con licenza ministeriale". Ma si può? http://www.youtube.com/watch?v=JSr8EmYFc1U  Mi perseguitano da anni. Pizza napolitana!

Foto di Fatepenafratelli 

"quel pm magna" Foto di FatepenafratelliNon sono io!Se questo infimo è sindaco, il primo cittadino, gli altri a che livello sono?Foto di Fatepenafratelli Foto di Fatepenafratelli

 

L'INCUBOFoto di Fatepenafratelli
…dall’inconscio…l’uomo nuovo = ribellione
Parole e musica di Angelo Russo della Russo/Caramia (ante 2004)
Arriva il mattino
malinconico e freddo
giardino di pietra,
nei cui pressi sono disteso
martoriato e stanco,
senza riflessi assente

Un raggio di sole colpisce il mio viso
gli occhi si aprono al giorno
dell’orribile mostro è vivo il ricordo
mi atterriscono ancora
i suoi occhi e gli artigli

Oh notte che verrai
non portarmi ancora
gli orrori le ansie che
sono di questa vita,
riversa nei miei sogni
la luce ed i colori
che regnano nel mondo
della fantasia

La mia preghiera è vana la bestia ricompare
agguerrita e minacciosa
mi assedia mi tormenta
adesso non è sola
ogni via di scampo
è chiusa son perduto

Nell’incoscienza trovo
la forza l’ardimento
che quasi sempre manca
quando il senno c’è
sguaino la spada
arretrano le ombre
svaniscono nel nulla
mai più le rivedrò

Al nuovo mattino mi ritrovo nel petto
il cuor di un leone
le ingiustizie i soprusi
sono pronto a sfidare
piccoli e grandi prepotenti tremate!
- Lo spartito musicale di questa creazione
si trova nel sito
www.a-russo.it -C'era!

 

Vuoi essere accettato, rispettato, riverito, premiato?Presentati così. Sono un estimatore dei tuberi in toga, militi ignoti, etc., e desidero la morte di Mostro e Kapretta. Funziona con tutti.*L'impunità rende il cosidetto umano meno che verme *In Italia il più leale è un Giuda moltiplicato mille *L'Italia è una Repubblica militar/psico/porno/ giudiziaria "il pm magna" Il taglianastri di Via Fatepenafratelli... Foto di FatepenafratelliNon sono io! Se questo infimo è il presidente dei presidenti, gli altri a che livello sono?Foto di Fatepenafratelli

 

27938/04 e collegati

"il pm magna" "ha fatto carriera" "è il più capo magnaccia che c'è in circolazione" NON SONO IO! Alfredo Robledo Maria Luisa Dameno Cecilia Vassena  Giuliano Turone Musso Marcello Eugenio Gaetano Ruta Stefano Maria Pio Civardi Tragni Laura Lucia Elena Formica Giuseppe Tarantola Alessandra Cerretti Maria G. Rispoli Maria Cogliandolo Serena Baccolini Celestino Paladino Ferdinando Vitiello Antonio Corte Ferdinando Pomarici Rosa Galbo Fabio Salamone Corrado Carnevale Pomodoro Livia... Bruti Liberati!?Foto di Fatepenafratelli

 

Dio è morto! Lo hanno ucciso gli eccelsi, gli eccessi, i cessi.

INESISTENTEFoto di Fatepenafratelli (Parole e musica di Angelo Russo della Russo/Caramia (Pre 2004)
 Parole e musica di Angelo Russo della Russo/caramia (pre 2004) Dedicata a Milano/ìtaGlia/MerdaviGlia
Non ho voglia di parlare del presente
non ho voglia di parlare del futuro
voglio stare con le mani fra le mani,
solo con me stesso e non pensare a niente
Fuori è primavera?
E’ giugno o dicembre?
Siamo nel duemila?
Siamo nel seimila?
All’inferno il tempo!
Suonano alla porta
io non apro
è senz’altro un conto
da pagare
Come strilla forte
il cellulare
è senz’altro un pirla
che ha sbagliato

Non esiste più uno specchio li ho buttati
non riuscivo più a guardare la mia faccia
Neanche più la mia presenza ormai sopporto
Meglio un colpo che morire soffocati
Che vuol dire giorno?
Che vuol dire notte?
Che vuol dire sole?
Che vuol dire luce?
Che vuol dire vita?
Sopra me un soffitto
è il mio cielo
e davanti un muro
l’orizzonte
Non ricordo l’anno
che ho dipinto
sopra e intorno regna
sporco e nero
Resterà per sempre
Tutto uguale

L’ombra nera che divora si avvicina
affamata la sua bocca è spalancata
Ma in quest’arca non esiste un animale
e io non sono più neanche un animale
Non ho dato niente
ora neanche il sangue
Non ho dato niente
ora neanche il sangue
Cosa inesistente

 

Falchi iene avvoltoiFoto di Fatepenafratelli (Parole e musica di Angelo Russo della Russo/Caramia (Pre 2004)
Falchi iene avvoltoi
Falchi iene avvoltoi

Cosa dire cosa fare noi
In questo pomeriggio inutile
Che si arrampica instancabile
Non trovando ostacoli

Non ci resta che guardare su
Lì nell’attesa di presenze blu
Resteremo credo io e te
Qui indifesi e fragili

Noi siamo stati derisi dal mare
Che per un istante poteva entrare in noi
Ma senza accorgerci di niente
Siamo rimasti qui
Inventandoci eroi
Non lo siamo e più giù
Noi cadiamo perché
Siamo soli io e te

Dove sono andati gli angeli?
Ma io di certo posso dirti che
Se l’amore ti fa piangere
Poi ti fa rinascere

Chi può raccontarci favole
E’ lì nascosto ride e guarda noi
Attorniati da probabili
Falchi iene ed avvoltoi

E vai di corsa così fino a quando
Non ti accorgi neanche chi sei che cosa fai
Mare asciutto non commuove
Fragili siamo noi
Vento che passerà
E mai più tornerà
Vento che passerà
E mai più tornerà

Per convenienza si diventa deboli
Ci conquistiamo così il diritto di sbagliare
Paura dell’esposizione
Situazioni poco chiare

Ma cosa avranno fatto gli angeli invece di proteggerci?
Ma cosa avranno fatto gli angeli invece di proteggerci?

Falchi iene avvoltoi
Falchi iene avvoltoi

- Lo spartito si trova nel sito
www.a-russo.it - (C'era!

 

Fabbrica i mostri, allontanali da tutti, isolali, lascia che si uccidano fra loro.*Valium Mafie e Sette Riunite.

 

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Ultimi commenti

E comunque i fetenti più pericolosi sono i militi ignoti,...
Inviato da: Fatepenafratelli
il 31/07/2012 alle 09:16
 
Bene!
Inviato da: Fatepenafratelli
il 31/07/2012 alle 09:02
 
e c'è pure riuscito! oggi è muorta la direttrice!...
Inviato da: vzzv
il 31/07/2012 alle 07:05
 
Grazie per il commento
Inviato da: Fatepenafratelli
il 25/07/2012 alle 11:34
 
Un fattaccio si è consumato recentemente, una sera, quando...
Inviato da: pgmma
il 25/07/2012 alle 09:10
 
 

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Creato da: Fatepenafratelli il 29/09/2011
Nonostante tutto siamo ancora qui. Vi dispiace? - Tuberi in toga, militi ignoti, etc., se la tirano, Mostro e Kapretta tirano la carretta - Salve ItaGlia! Due milioni di euro al giorno a partire dal 27458/98, il resto dopo. Ricevuto?

 

 
« Le munnezze dove le metto?Se Berlusconi è prosciol... »

Le trame del Vaticano Affari e guai di famiglia del vescovo Viganò

Post n°25 pubblicato il 28 Gennaio 2012 da Fatepenafratelli
 
Foto di Fatepenafratelli

Un piccolo, piccolissimo, "dal 27458/98 al 27938/04. E poi....

Le trame del Vaticano Affari e guai di famiglia del vescovo Viganò
Il "moralizzatore" della Santa sede denunciato dal fratello prete. Voleva farlo dichiarare incapace per gestirne i soldi.
Il pm (il nome non c'è) archivia! (Il gip chi è?) Ma non dovrebbero arrestare il reo? Come a dire: affari vostri, scannatevi, vinca il migliore, il più forte, ovvero il reo. E' questa la Giustizia? Per la Severino il problema giustizia si risolve con il telematico. Però! Un monumento alla Severino Paola, ministro della giustizia del Governo tecnico, premier il Monti Mario, un nome una garanzia.
(Olga Titty for you... Pornodoro d'ItaGlia for kiù)

Due sacerdoti, per di più fratelli, che si fanno la guerra. Senza esclusione di colpi. Denunce pesantissime da una parte e dall’altra. Accuse quasi incredibili che hanno spaccato in due una solidissima e ricchissima famiglia dell’alta borghesia milanese. È una storia cupa quella che affiora dalla carte depositate al tribunale di Milano. Una vicenda ancora più sconvolgente perché al centro dell’intrigo sembra esserci un personaggio di altissimo spessore: il vescovo Carlo Maria Viganò, l’ex segretario del Governatorato che papa Ratzinger con un gesto discusso ha rimosso, spostandolo però ad un altro incarico di primissimo ordine: quello di nunzio a Washington.

Viganò, a leggere i documenti nella disponibilità del Giornale, avrebbe manovrato addirittura per dimostrare che il fratello Lorenzo, sacerdote e biblista di fama, era una persona debole di intelletto, ormai nelle mani di familiari rapaci come avvoltoi. Così negli atti di questo doppio dramma in tonaca si trova una denuncia firmata dal vescovo per circonvenzione di incapace. Ma nella denuncia di Lorenzo si scopre che sarebbe stato il vescovo e solo lui a gestire gli ingenti beni che la coppia aveva in comune e sarebbe stato sempre lui a dargli molto, molto meno di quello che gli spettava. Il monsignore - come si ricava dall’archiviazione del suo esposto - avrebbe fabbricato l’immagine distorta di un fratello dalla mente oscurata e facilmente raggirabile.

Tutto falso. Tanto che in questa faida familiare arriva l’immancabile colpo di scena: Lorenzo, descritto dal vescovo come un figura facilmente suggestionabile se non un povero mentecatto, si presenta a palazzo di giustizia, si fa interrogare, tiene testa al pm che sbalordito gli pone le domande, costringe la procura a correre verso l’archiviazione della penosa vicenda.

Insomma, anche se il quadro non è ancora completo e il finale di questa intricata vicenda deve ancora essere scritto, quel che affiora alimenta qualche dubbio sulla trasparenza assoluta della figura di monsignor Viganò, oggi al centro di un clamoroso caso mediatico che nulla ha a che fare con la faida familiare. È stato infatti nei giorni scorsi il programma di La7 «Gli intoccabili» a far esplodere il caso e a portare alla luce la lettera che Viganò aveva scritto al papa il 27 marzo 2011. Allora il monsignore era ancora segretario del Governatorato vaticano e in quella missiva chiedeva di non essere rimosso. Viganò aveva tagliato e risanato i bilanci del Governatorato(da un deficit di 7,8 milioni a un utile di 34,4 milioni) e per questo, per il suo coraggio, si sarebbe fatto molti nemici in Vaticano.

Ieri il Fatto quotidiano ha rincarato la dose e Marco Lillo ha svelato un’altra lettera di Viganò, questa volta al segretario di Stato Tarcisio Bertone, in cui il vescovo se la prende con i suoi nemici interni alla Chiesa, si difende con le unghie e con i denti, chiama in causa perfino il Giornale accusandolo di aver messo in circolazione notizie false sul suo conto. La battaglia di monsignor Viganò s’infrange contro la decisione del Papa che ad ottobre, tre mesi fa, lo toglie dal Vaticano e lo sposta negli Usa. Viganò è sconfitto, ma ottiene un posto di grande prestigio.

Quel che nessuno conosce è però la battaglia furibonda che si combatte fra le mura di casa. Una grande casa borghese, quella dei Viganò, famiglia storica di industriali che hanno fatto le loro fortune nel mondo della siderurgia. Sono otto fratelli e sorelle, i Viganò. Due di loro però sviluppano un legame speciale: sono don Carlo Maria, classe 1941, e don Lorenzo che invece è del ’38. I due hanno scelto in gioventù la strada del Signore e hanno stabilito di mettere in comune le rispettive quote del patrimonio familiare. Si tratta di beni per un valore di almeno trenta milioni di euro, ma la stima sarebbe per difetto.

Solo che Carlo Maria e Lorenzo hanno anche profili e temperamenti assai diversi: il primo è un personaggio carismatico, autorevole, capace di muoversi fra i Sacri Palazzi con il piglio del manager. Lorenzo è invece uno studioso puro, passa le sue giornate chino sui libri, da molti anni si è trasferito negli Stati Uniti e conduce un’esistenza appartata e discreta. Nel 1996 però il sacerdote viene colpito da un ictus che lo inchioda su una sedia a rotelle. La mente per fortuna resta integra e il prete continua a studiare e a sfornare libri. I soldi però non gli bastano più: ha bisogno di risorse economiche più importanti per vivere dignitosamente ora che è menomato nel fisico. Per questo si rivolge a Carlo Maria che tiene i cordoni della borsa dall’altra parte dell’oceano. È l’incipit di questa storia.

Il resto lo racconta don Lorenzo nella denuncia presentata alla procura di Milano il 7 aprile dell’anno scorso: «Tutte le somme e frutti della comunione sono sempre stati versati sui conti correnti intestati al solo Carlo Maria Viganò, anche perché io mi accontentavo di prelevare dal conto corrente a lui intestato gli importi di cui necessitavo...attraverso una carta di credito». Poi la musica cambia: «Ho chiesto a mio fratello di avere autonome disponibilità liquide senza dover fare a lui di volta in volta la questua per disporre delle somme che, nella misura del 50 per cento, erano e sono anche mie».

Iniziano lunghe e accese discussioni. Finalmente il 13 ottobre 2008 sul conto di don Lorenzo viene accreditata la somma di un milione di euro. Ma l’incertezza continua: di lì a poco il gruzzolo gli viene tolto, «con la complicità di una banca (forse fin tropo compiacente) e con la collaborazione» di un altro fratello. La famiglia è irrimediabilmente divisa, la faglia corre e separa gli uni dagli altri come nelle saghe amare di tante dinastie. Don Lorenzo ormai non crede più alla buona fede del fratello, gli revoca la procura, cerca di sapere che fine abbia fatto la sua parte del patrimonio. Ma è una discesa in un antro buio che non si riesce a illuminare: «Carlo Maria non si è mai degnato di fornire alcun chiarimento e gli unici contatti di quest’ultimo e di taluni miei fratelli sono stati improntati, da un lato, a cercare di spaventarmi con subdoli e fantomatici avvertimenti minacciosi, poi ad invitarmi a sottoscrivere una divisione completamente iniqua». Tutti i tentativi di avere notizie sull’ammontare del tesoro di famiglia vanno a vuoto.

In contemporanea in procura ha bussato anche il vescovo. Che firma una denuncia contro ignoti: ma nel mirino c’è la sorella Rossana che avrebbe sfruttato la malattia del fratello per mettere le mani sul famoso milione. In sostanza, nell’atto il vescovo si considera vittima insieme al fratello sacerdote della perfidia di Rossana, di fatto sospettata di circonvenzione di incapace. Il pm fa di tutto: interrogatori, acquisizione di carte, perfino intercettazioni. Ma non trova nulla che possa confermare il terribile sospetto. Anzi, Rossana dà tutta un’altra versione: il milione le era stato prestato dal fratello per comprare una farmacia; d’altra parte Rossana spiega che don Lorenzo è nel pieno possesso delle sue facoltà intellettuali, porta in procura alcuni suoi libri recenti, insomma non può aver approfittato di lui. Il pm continua a scavare, ma non trova appigli alla sua tesi.

Anzi, il 22 giugno scorso ecco che davanti a lui si siede il presunto infermo, arrivato da Chicago. Il pm lo ascolta, poi chiede l’archiviazione: «Deve escludersi la sussistenza nel Lorenzo Viganò di uno stato di infermità o deficienza psichica, anche nella forma di una incisiva menomazione delle facoltà di discernimento, di determinazione volitiva e capacità di giudizio, su cui si è innestato un intervento suggestivo da parte degli indagati..Lo stesso confermava inoltre di aver spontaneamente deciso di effettuare un prestito alla sorella... Chiariva altresì le origini e le ragioni dei dissidi esistenti con il fratello Carlo Maria». Il 12 dicembre scorso il gip archivia.

La circonvenzione d’incapace non c’è stata. Don Lorenzo ha smentito il fratello vescovo e ha confermato il racconto della sorella Rossana. Ai misteri del Vaticano si aggiungono le torbide trame di casa Viganò. Ora è la querela di don Lorenzo ad andare avanti. Lui, con toni apocalittici, afferma: «Non ritengo più umanamente possibile continuare a sopportare le angherie di soggetti che fanno finta di indossare le pelli di agnelli dissimulando la loro vera natura di lupi». (Da: ilGiornale.it)

 
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SAPERE E' POTERE!Foto di Fatepenafratelli L'informazione ufficiale? O menzogne o, ancora peggio, mezze verità. "Quel pm magna"!Foto di Fatepenafratelli

 E allora chi è?Foto di Fatepenafratelli

Giambellino, 54/56 - MILANO - Lorenteggio, 30I prenditori... predatori... Tuberi in toga, militi ignoti, feccia varia, fra cui: Angelo Puleda e sorci, Francesco Corriero e sorci, Ruscio Scilvio Biascio e sorci, la Portinaia coi koglioni e sorci, i 400 Quaranta Kaini di puGlia... Amministratori condominiali tenie, zecche, vampiri, estorsori, a nome e per conto del Valium Mafie e Sette Riunite: Danilo Perego, Alessandro Treppaoli, Paolo Rezzani... ABUSIVI LEGALI! Mangiano, bevono, bisbocciano, e sputano. Soprattutto sulle donne e i bambini. SCHIFOSI!

Foto di Fatepenafratelli  Foto di Fatepenafratelli "Non ho CRITICATO abbastanza Mostro e Kapretta, affini, e ora mi minacciano. Temo per i miei gigli. Vado all'autorità giudiziaria"? Pisciarobledo IdemMarangoni - Manganelli Idem Fatebenefratelli! Sorelle...

 
Adottato dalle Nursey Biot. Bel testo, vero?
Io se lo voglio - Nota bene
(Testo del magna PM Nobili Alberto)
Io se lo voglio
ho il diritto e
il dovere di spiarti di
riprenderti nudo sotto la doccia e
caricare il filmato su youporn
di telefonarti e farti gli scherzi telefonici
anche di venire a rubare in casa tua,
capito muso di mèrda?
capito muso di mérda?
MASSACRARE I BIB! QUESTO QUELLO!
MASSACRARE I BIB! QUESTO QUELLO!
Nota Bene
Io sono una brava persona
e sto dalla parte dei BIB,
di QUESTO QUELLO...
di QUESTO QUELLO...
Io se lo voglio voglio
voglio posso
Io se lo voglio voglio
voglio posso
Io se lo voglio nota bene
Io se lo voglio voglio
voglio posso....
Apre è chiude "Sacri Atti itaGlia in musica", la più grande opera di tutti i tempi. *MI MIMIMIRE MIMI MIMIMIRE MIMI.. SI... Le prima 4 battute eseguite da Mostro, il più grande esecutore di tutti i tempi *Si!
 

I cretini prevedono, creano, gli scienziati cancellano, ammazzano

nEUROnRIVOLUZIONEFoto di Fatepenafratelli (Parole e musica di Angelo Russo della Russo/Caramia (il Nullafacente, Terrorista, Golpista, Kan Gengis, Sandokan (Pre 2004)
All’erta tutti quanti arriva la rivoluzione La lira perderà tutto il suo potere e noi
Saremo dominati da nuovi loghi e tinte Per colorare i sogni di acquisti spesso vani
Osannate via il pensiero che niente cambierà Con i colori nuovi delle fresche banconote
Gioite non pensate che solo agli azionisti Il cambio servirà e ai furbi commercianti
Eurorivoluzione… Eurorivoluzione… Eurorivoluzione… Eurorivoluzione… Eurorivoluzione
Deluderà lo so toccando poi con mano La tanto attesa carta spacciata per divina
Crudele e mai sicura di farci conquistare La tanto attesa uscita dai crucci quotidiani
Bisognerà pagare purtroppo anche stavolta Per questo cambiamento epocale definito
Ci hanno convinto e allora dissanguiamo conti e tasche Compriamo la patacca ci penseremo dopo
Eurorivoluzione… Eurorivoluzione… Eurorivoluzione… Eurorivoluzione… Eurorivoluzione
E’ già passato un anno e i conti abbiamo fatto E’ chiaro il fallimento ci hanno fregato ancora
Stavolta i giuramenti sono stati rimangiati Dagli arrotondamenti dalla riconversione Eurorivoluzione
Ha sempre un nome è strano chi aveva mai pensato Che il fallimento sempre non si chiama Che Guevara
Allora richiamiamo Verdi e Montessori Un segno sulla scheda facciamoli tornare Eurorivoluzione
Non cambierà colore la nostra situazione Ma almeno in libertà la testa viaggerà
Verso nuove rivoluzioni… Nuove rivoluzioni… Nuove rivoluzioni… Nuove rivoluzioni…
Nuove rivoluzioni
Lo spartito musicale nel sito www.a-russo.it Non c'è più! Sparito per volontà dei padreterni d'itaGlia ovvero dei tuberi in toga, militi ignoti... complice il glorioso server Aruba.Foto di Fatepenafratelli

 

Il più grande crimine di tutti i tempi in versi e musica. L'aria è de "Al mio paese" con alcune variazioni.
VIA FATEPENAFRATELLIFoto di Fatepenafratelli
Parole e musica di Angelo Russo della Russo/Caramia (il nullafacente/KanGengis/Sandokan per decreto di... vino). Tratta da querele depositate in tribunale.
Nel covo losco
più infamoso di Milano
sono un tutt'uno
Ordinotti e manigoldi

E il tizio
che non sa perché sta lì
risposte mai non ha
gli dicono stai zitto
e se protesti ti
minacciano di guai
Si chiama Fatebenefratelli
la via del covo per ingannare
E se tu
non hai niente sulla coscienza ci restano male ed allora
gli Ordinotti sai
ti punzecchiano dicono fanno per farti gridare
Poi ti danno del matto e fin quando
protesti non sono
contenti e allora dai
punzecchia ancora un po
cincischia ancora un po
al punto che esci e tu sei deficiente o rio
Nel covo losco...
entri buono esci cattivo...
Nel covo losco...
entri onesto esci bandito...
Il forno è acceso
la pala e dentro il tizio è cotto si lascia andare
poi l'Ordinotto gli spara e ottiene
onori e gloria dal Taglianastri
"Aveva gli occhi bianchi grandi sembrava un demonio"
E ci credo!
Anche la volpe braccata è disperata e fa paura
se può prima di esalare l'ultimo respiro
raccoglie le forze e morde.
I veri malvagi sono gli Ordinotti i bracconieri
Gli Ordinotti i bracconieri e la feccia ammaestrata
In via Fatepenafratelli
il forno è acceso
la pala dentro il tizio è cotto si lascia andare
poi l'Ordinotto gli spara e ottiene
onori e gloria dal Taglianastri.
Che fatica essere eroi!
Ti devi fabbricare
anche la sagoma con sangue e testa!
Puntare mirare e poi sparare!
Spruzzi di cervella! Coriandoli a Carnevale! Che festa!
"Non avrei mai voluto farlo"!
E io ci credo. Si!Foto di Fatepenafratelli

 
Foto di FatepenafratelliTesto e musica di Angelo Russo della Russo/Caramia (il Nullafacente/KanGengis/Sandokan per decreto di... vino) Sacro Delirio itaGlia nr 1 in versi e musica VOLANTE ASSASSINA... ASSASSINATAFoto di Fatepenafratelli
Avevo finito di mettere il testo Di un certo Corrado in abito blu Piombò come furia spaccò il mio computer Mi disse di uscire quel posto era suo! Ma chi era quello lì? Pensai, un pazzo, lì per lì Di calmarlo io cercai ma arrabbiato sempre più… "Chiamo la polizia ti conviene sparire!" "Te ne vai con le buone o succedono guai!" Pensai fosse scemo chiamava i gendarmi? Ma questo qui vuole finire in galera?  Ma io non denuncio le sue malefatte Quel povero cristo salvarlo era meglio Foto di Fatepenafratelli
 

Arrivò la polizia due minuti e mi intimò Come il pazzo di lasciar il mio studio "o sono guai" "Ma voi state scherzando o siete falsi gendarmi? Quelli veri io chiamo voi finite nei guai!" S'inviperirono! Ma io molto di più! Fulmine fuoco gas crudele mi avventai Pugni sul collo su schiena il ginocchio E poi con violenza la botta alla fronte Questi qui li uccido! Questi qui li uccido! Ma poi ci ripensai Questi sono osceni manette sberloni In auto a pedate il rombo e via. La strada era lunga e intanto pensavo Li butto in un fosso o li porto alla legge Arrivammo alla Questura ed invece di gioire Ci rimasi alquanto male… eran poliziotti veri! Che dolore! Che pena, due gendarmi assassini! Questi dalla galera non li posso salvar Ma quale perdono! La cella più stretta La palla più grande ai piedi dei due Per questi animali bastone e catene L’onore del corpo si salva cosi Due tre rampe, a destra e poi a sinistra e continuò La sorpresa che durò otto ore e forse più Mezzanotte, uscii da lì, la sorpresa continuò Otto anni e ancora qui a pestarli, crudeltà Era Mostro sotto mentite spoglie!Foto di Fatepenafratelli

 

 

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