![Foto di leon8oo3](getmedia.php?4re.jgmmkJwugJw%7De%7C%60o-578356%25%3E058%3D%25%3Aaied-oiionlkxakeamttdCz%2732%25%3B%05kmcnmgjgx%7B%27ek%2Fne%7Col-%3F%28)
"Il più grande campione che ho visto giocare è Diego Armando Maradona.
Credimi, figlio mio, non esisterà mai più, nei secoli dei secoli, un
altro come lui. Ha fatto dell'imperfezione la perfezione. Piccolo,
gonfio, dedito ad albe stanche, svogliate e sbagliate, vittima di falsi
amici e della volontà di andare oltre ogni regola, Maradona ha
trasformato un semplicissimo pallone di cuoio in uno scrigno di
bellezza" (Darwin Pastorin Direttore tg sportivo di La 7)
In questi versi si racchiude molta della retorica (per molta parte giustificatissima) che gira intorno a Maradon.
Mio
padre è molto più prosaico e sostiene che "quando un giocatore da solo
riesce a far vincere uno scudetto ad una squadra come il Napoli, beh,
allora è il più grande"
Anche questo è un luogo comune che forse sarebbe il caso di sfatare.
La
carriera di Maradona in Italia comincia il 5 luglio del 1984. Un San
paolo gremito da il benvenuto al funambolico campione Argentino che già
ha mostrato un talento ececzionale con il Barcellona. Quell'anno però
non ci saranno le vittorie che i tifosi si aspettavano. Nonostante
l'abilità del campione (ovviamente) il Napoli atterra morbidamente a
metà classifica, dopo aver volato alto per un po con l'immaginazione.
L'anno dopo arrivano rinforzi come Salvatore Bagni, Bruno Giordano,
Claudio Garella, Alessandro renica e dalle giovanili arriva anche un
certo Cioro Ferrara. Quell'anno il Napoli arriva terzo. Poi sarà l'ora
dei grandi successi (arrivando a battere la Juve in casa) Arriveranno
le coppe Europee e i campionati nazionali.
Oggi, a molti anni dai
problemi di natura morale, fisica ed economica, Diego Armando Maradone
ha raggiunto lo status di Sem- dio, con tanto di feste comandate con il
Natale il 30 Ottobre, il giorno della sua nascita e pasqua il 22
giugno, giorno del suo quantomeno memorabile gol contro l'Inghilterra
grazie alla cosiddetta "mano de dios". "Mi è sembrato di rubare la
borsetta a Margareth Tatcher" dichiara el pibe de oro. Ma ammette che
un po di malizia c'era "era recente il ricordo delle guerre Malvine".
maradona è evidentemente il tipo che non dimentica "volevano
presentarmi il principe Carlo. No! Ho detto. Non stringerei mai una
mano così insanguinata. Ma è capace di essere ancora più incruento con
gli americani "Bush è un criminale di guerra. Un assassino."
Naturalmente ogni uno ha il diritto di avere una sua opinione. Va
considerato in oltre che i Giornalisti spesso si dilettano quando hanno
di fronte una star con l'accusa facile. Ma a suon di fare dichiarazioni
altisonanti si finisce col dire magari anche qualche cosa non fa
proprio onore alla verità. "Fidel è l'unico lider che rischia la vita
per la sua nazione."Il tutto avviene in un contesto non tra i più
attinenti. Maradona presenta a Cannes insieme ad Emir Kuturica l'ultimo
film del documentarista.
Ma la platea è tutta per Diego che si
lancia in altre bordate. "in Italia gli unici ad aver preso l'eroina
eravamo io e Caniggia. I calciatori italiani non prendevano neanche
l'aspirina" Se pensava diversamente avrebbe sempre potuto denunciare
tutto ai suoi tempi. Ma a Maradona mancavano anche parecchie denunce
dei redditi, che per alcuni, furono il vero motivo che lo spinsero
fuori dall'Italia.
Pelè ha detto di recente che ha Maradona
dovrebbero ritirare tutti i premi. Maradona risponde da par suo "Pelé
deve ringraziarmi. Se non mi fossi fatto tanto male da solo, lui non
sarebbe arrivato neanche secondo" e qui probabilmente si potrebbe
discutere per ore a livello calcistico, senza arrivare da nessuna
parte. Poi parte un attacco a Mattarrese che avrebbe a suo dire
pilotato il mondiale di Italia 90 (non si sa bene come).
Poi
annuncia che sarebbe disposto a rinunciare alla mano che segnò il
celebre gol con l'Inghilterra (ma non sia mai) per incontrare Giulia
Roberts. Chissà. Magari la signora Roberts se lo risparmia.
In
definitiva, sono i nostri idoli che parlano. Quelli che non si prendono
la responsabilità di quello che dicono, che fanno o che hanno fatto.
Una opinione da sportivo, ma anche da aspirante persona si buon senso
potrebbe essere che, un grande, indiscutibile campione come Maradona,
non incarna comunque lo spirito del calcio e dello sporto in generale.
Magari è questo il motivo dell'attacco a Pelè. Se i tuoi maggiori
successi nella vita sono l'essere riuscito a fare un gol di mano ,
l'essere riusciti ad evadere il fisco per parecchi miliardi, aver
consumato eroina, essere ingrassato di cento chili e averne persi
altrettanti, allora credo che ci sono molti Maradona in giro, che
potrebbero incarnare anche meglio lo spirito dello sport e magari non
hanno bisogno di dire ovvietà ed illazioni, di lanciare anatemi e
scomuniche per pubblicizzare il loro ultimo film.
Fonte:http://www.corriere.it/cronache/08_maggio_21/maradona_cannes_pele_